Nella foto: Verbania vista dal lago
IL REFERENDUM SI FARA'
Il Comitato dei garanti ha detto sì
Legambiente chiede l'appoggio del Difensore civico
Il referendum sulla
permanenza o meno in città del polo chimico Acetati – Italpet si può fare.
Lo ha deciso oggi il Comitato dei Garanti del Comune di Verbania che ha
stabilito la validità di 1351 firme su 1477 presentate dai promotori.
Presieduto dal difensore civico Mirella Cristina, e dagli esperti Elio Casetta
e Fabrizio Fracchia, il Comitato ha pertanto decretato la validità del
quesito che referendario che recita testualmente:"Vuoi tu una variante
del piano regolatore generale comunlae che nell'area cittadina attualmente a
destinazione d'uso industriale (polo chimici Acetati – Italpet consenta in
futuro solamente destinazione d'uso diverse da quella industriale?". La
risposta la daranno a questo punto i verbanesi.
COMUNICATO
DEL CIRCOLO VERBANO
Da più di sei mesi il
Circolo Verbano di Legambiente ha esplicitato con dichiarazioni e con atti
propri di voler portare i cittadini alle urne referendarie, secondo le norme
previste dallo Statuto comunale. Soltanto ora, a domanda presentata, firme
raccolte, Comitato dei Garanti favorevole, il sindaco si ricorda che lo
Statuto comunale è carente di Regolamento regolare, dal quale dedurre le
modalità di organizzazione del referendum stesso, e quindi di gran carriera
sta abborracciando un regolamento ad hoc, da far approvare a tambur battente
dal Consiglio comunale. Si corre il rischio di un regolamento frettoloso,
lacunoso, che verrà respinto o approvato obtorto collo, elaborato nelle
sedi non opportune. Si corre il rischio di veder allontanare la data del
referendum. (All'orizzonte si profila anche un altro referendum, molto
somigliante a uno strumento di disturbo, che può concorrere ad allontanare
i tempi del referendum di Legambiente).
Tutto ciò ammassandosi all'orizzonte, il Circolo Verbano di Legambiente si
è rivolto al Difensore Civico, avv.ssa Mirella Cristina, a cui ha chiesto
di difendere nelle sedi istituzionali il suo diritto, faticosamente
conquistato, al referendum sulla permanenza nel cuore di Verbania di una
zona industriale chimica.