CAMERONE : il racconto del combattimento

S.T.Vilain      Cap. Danjou      S.T.Maine


Le truppe francesi assediavano Puebla.
Il compito assegnato alla Legione era quello di assicurare la protezione dei convogli che facevano la spola fra Vera Cruz e Puebla: 120 Km. di strada da sorvegliare in zona tropicale dove il terreno paludoso, il tifo e la terribile febbre gialla mietevano ogni giorno numerose vittime
Il 29 Aprile il Col. JEANNINGROS ricevette l'ordine di scortare un importante convoglio di armi e munizioni in partenza da Vera Cruz per Puebla. Il tratto di strada era infestato di ribelli messicani, tanto che JEANNINGROS decise di inviare una Compagnia di rinforzo incontro al convoglio.Venne designata per questo compito la 3^ Compagnia del Reggimento Straniero; il Capitano DANJOU, Aiutante Maggiore di JEANNINGROS ne prese il comando.
Il 30 Aprile, all'una di notte, la 3^ Compagnia, forte di 3 Ufficiali e 62 Legionari, si mise in cammino.
All'alba, appena giunta al villaggio di Palo Verde, l'unità venne attaccata da ribelli messicani comandati dal Col. MILAN.Il combattimento divampò subito. Il Cap. DANJOU fece formare il quadrato e finalmente,dopo aver respinto varie cariche di cavalleria, i Legionari riuscirono a disimpegnarsi ed a raggiungere l'hacienda di CAMERONE, vasta costruzione circondata da un muro alto tre metri, dove decisero di trincerarsi per sbarrare la strada al nemico.
Alle dieci del mattino i combattimenti ripresero. A mezzogiorno cadde il Cap. DANJOU, ucciso da una pallottola in pieno petto. Due ore dopo anche il S.Ten. VILAIN cadde colpito da un proiettile alla fronte. Il S.Ten. MAUDET, che aveva preso il comando contò gli uomini validi. Cinque in tutto: il cap.le MAINE ed i Legionari CATTEAU,COSTANTIN,WENSEL e LEONHARD. Ognuno di loro conservava ancora una cartuccia. Rifugiati in un angolo del cortile, le spalle al muro, attesero il nemico che era riuscito ad aprirsi un abreccia nell'alto muro di cinta. Al segnale di MAUDET, i legionari scaricarono i loro fucili sui messicani e si precipitarono sull'avversario con la baionetta inastata. Il S.Ten: MAUDET e due Legionari caddero colpiti a morte da decine di proiettili: il cap.le MAINE e gli ultimi suoi due compagni superstiti stavano per essere massacrati quando un Ufficiale messicano, nell'intento di salvarli, si precipitò su di loro gridando "Arrendetevi"
"Ci arrenderemo solo se ci permetterete di curare i nostri feriti, e se ci lascerete le armi"
"Non si può rifiutare niente a uomini come voi", fu la risposta del messicano.
Per undici ore, nonostante il caldo, la fame e la sete, i 62 Legionari del Cap. DANJOU avevano resistito a oltre 2.000 messicani, uccidendone 300 e ferendone altrettanti.
"Non son hombres, son demonios", disse di loro il Col. MILAN.
L'Imperatore Napoleone III° decise che il nome di Camerone venisse ricamato sulla Bandiera del Reggimento Straniero, e che i nomi di Danjou, Vilan e Maudet fossero incisi a lettere d'oro sulle mura dell'Hotel des Invalides a Parigi.
Nel 1892, sul luogo dei combattimenti fu eretto un monumento, che porta la seguente iscrizione:

ESSI FURONO QUI MENO DI SESSANTA
OPPOSTI AD UN INTERO ESERCITO
LA SUA MASSA LI SCHIACCIO'
LA VITA PIUTTOSTO CHE IL CORAGGIO
ABBANDONO' QUESTI SOLDATI FRANCESI
IL 30 APRILE 1863
ALLA LORO MEMORIA
LA PATRIA ERGE QUESTO MONUMENTO

Da allora ogni qualvolta passano davanti al monumento eretto a Camerone, le truppe messicane presentano le armi.



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