Il termine "peeling" definisce un processo in cui sono rimossi strati
più meno profondi del tessuto cutaneo, avvalendosi di:
· Sostanze chimiche: peeling chimico (acido glicolico, TCA, …)
·modalità fisiche: peeling fisico (dermo abrasione, laser)
Il peeling viene classificato in base alla profondità dell'intervento che si vuole realizzare e quindi può essere:
·superficiale: quando sconvolge solo l'epidermide con l'interessamento del derma papillare solo come reazione infiammatoria.
·media profondità: coinvolge epidermide e derma papillare
·profondo: coinvolge epidermide, derma papillare e derma reticolare
il peeling è un atto medico-chirurgico che è adatto per ridurre i segni del foto invecchiamento, della rugosità, dell'acne, delle cicatrici, delle macchie cutanee ecc…
Il peeling superficiale, se propriamente condotto deve portare alla morte delle cellule epidermiche superficiali a cui segue il distacco dell'intero strato corneo e delle cellule vitali danneggiate.
Non devono comparire bolle e la guarigione deve avvenire spontaneamente in pochi giorni.
Attualmente quello più usato è sicuramente il PEELING CON ACIDO GLICOLICO, che è
un alfaidrossiacido, estratto dalla canna da zucchero, altamente idrosolubile, utilizzato in concentrazione del 50-70%, applicato per un periodo che va da 2 a 8 minuti.
Il paziente avverte una sensazione di bruciore che può permanere per 2 o 3 ore dopo il trattamento e la cute appare eritematosa poi edematosa. Il giorno seguente e, per una settimana, la cute appare secca e desquamante.
Ha come obiettivo di necrotizzare l'intera epidermide interessando poi il derma reticolare e papillare, e non deve raggiungere il derma medio e profondo.
La sostanza più usata è l'acido tricloroacetico (TCA), alla concentrazione dal 35 al 50%, applicato per 2-6 minuti, produce necrosi uniforme e totale dell'epidermide, con coinvolgimento anche del derma papillare.
Il dolore può persistere per qualche giorno.
La guarigione clinica avviene in 8-12 giorni e quella biologica dopo 6 mesi.
Si può ripetere dopo 6-12 mesi.
Adatto in chi presenta segni di foto danneggiamento elevato.
Deve penetrare nello spessore dermico per correggere le lesioni cutanee piu' marcate, e si ottiene utilizzando il FENOLO, in forma cristallina o in soluzione acquosa all'88%.
Esso è assorbito rapidamente dalla cute, induce una coagulazione pressoché immediata delle proteine, fra cui la cheratina, e la morte della cellula.
Il peeling al fenolo è attuato molto raramente e dovrebbe essere eseguito in ambiente ospedaliero e da personale molto esperto, perché tale è la velocità d'assorbimento del fenolo che si rischierebbe una grave reazione tossica sistemica.
IL PEELING CHIMICO IN TUTTI I CASI, DAL SUPERFICIALE AL PROFONDO, VA SEMPRE ESEGUITO DA PERSONALE MEDICO SPECIALIZZATO.
A cura della dott.sa Barbara Bo (chimico farmaceutico) - Milano dicembre 2000