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"lùcciola, lùcciola, vèmme dré,
t'daré èl pan del rè,
èl pan del rè e dla regina
lùcciola, lùcciola, vén veSgìna!"
(tradizionale di Badi)


SPETTACOLO PER LE LUCCIOLE
(da "il Terreno", del 1^ accaldato 200(?))


Ci hanno dato così tanto e in cambio ci hanno chiesto così poco, anzi non ci hanno chiesto nulla!... ma ora queste care creature, amiche di fate e nani ballerini, hanno finalmente potuto godere di uno spettacolo tutto per l'oro.
Con encomiabile senso dell'encomio il Commissario Basettoni ha infatti celebrato, con enorme successo, la serata per le lucciole nella notte tra il 30  fragolaio e il 1^ accaldato.
Maschere del Carnevale (Balanzone, Arlecchino, Pulcinella, ecc.) si sono recate, in questa notte, per prati e boschi armti di piccole torce portatili con le quali hanno creato giochi di luce, e scie luminose, utili a realizzare atmosfere e sinfonie visive che deliziassero il palato raffinato dei cari insetti. A questi spettacoli luminosi si è accompagnata anche la declamazione di un meraviglioso poema di Omero Femore di cui riportiamo alcuni versi:


Da “URLO”
POEMA ETICO DI OMERO FEMORE

                              I


Ho visto le menti migliori della mia generazione
     distrutte dall’ Ovomaltina, affamate, nude, isteriche,
trascinarsi per strade di negre albe in cerca di
      parole per la voce di Eminen che canta su di una
      base musicale di Charlie Parker copiata da
Johann Sebastian Bach…
Ho visto le migliori donne delle mie generazione
farsi schiave di fanti di liquori dal capo d’angelo,
sì le ho viste trasformarsi da corpi ardenti di bellezza rinascimentale a picassiane obese,
eccole:  donne piene di ripicche che non sanno invecchiare con la dignità delle pareti,
      con la dinamo stellata nel macchinario della notte.
eccole, con la loro cassa di riposo,
libere di gestire il nostro denaro per sempre,
nell’immortalità, e di spendere il tempo che gli rimane come gli pare…