Naia



Da potenza a maddaloni
Con i miei commilitoni,
Alla s.mi.c.a. son finito
Senza pizzo e dimagrito,
Si marciava con cadenza
Aspettando la licenza,
Permessino sempre in mano
a sfuggire il capitano,
Mi imboscavo giornalmente
A cercarmi il tenente,
Mi mettevano a rapporto
Per il basco tutto sporco,
Marescialli senza testa
Colonnelli sempre in festa,
Mi guardavan sempre male
Anche se ero caporale,
Il maggiore che rompeva
Sempre e solo a noi di leva,
Esortava a lavorare
Chi non voleva faticare,
Con fucile e baionetta
Con in mano la beretta,
A sparare plasticoni
Che rottura di coglioni!
Quanti piatti che ho lavato
Quante adunate ho saltato,
A cercarmi tra i puniti
Dove molti sono finiti,
A contare ogni giorno
Dall'alba fino al tramonto,
Tra blindati e carriarmati
Dieci mesi son passati,
E' arrivato il mio congedo
Quasi quasi non ci credo.


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