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BRUSUR
 

UNA TATA PER BRUSUR


MA - Ciao Brusur, sai, mi hanno chiesto di occuparmi di te

B - Che scemata, non ho bisogno di nessuno, Io!

Ma - Si lo so, voi ragazzi siete in gamba, potete stare anche senza noi adulti, ma, 
cosa vuoi i grandi hanno le loro fisse.

 

B - Allora lasciami in pace e levati di torno?

 

Ma - Non posso...

 

B – Figurati!!…

 

Ma – Davvero, non posso. Credi che mi faccia piacere occuparmi di qualcuno 
che non mi vuole tra i piedi?

 

B – Meno male l’hai capito…

 

Ma – ...
Ascolta, facciamo un patto. Se ti prometto che non ti starò troppo appiccicata, posso rimanere?

 

B – Ohh, ma lo sai che sei la più rompi, di tutte le rompiballe che ho avuto. Ho detto, LEVATI DI TORNO!! Hai capito si o no

 

Ma – Mi dispiace, ma proprio non posso, sai, è sempre la stessa storia…

 

Bisogna lavorare, per vivere!

 

B – Questa poi. Siamo gia arrivati al melanconico, che noia... Per chi mi hai preso? Credi che sia nato ieri?

 

Ma - Non volevo essere compatita. Anzi sai che ti dico? Hai proprio ragione! Ci sono molti modi per vivere... Ma, io preferisco lavorare. Mi vuoi aiutare?

 

B - Lascia perdere!!!

 

Ma – Fammi provare dai, solo qualche giorno, se non ti andrò bene, me ne vado.

 

B – Questo è poco ma sicuro.

 

Ma – Grazie Brusur, sei proprio un bravo bambino!

 

B – OHHH, ma che sei matta. Cominciamo proprio male sai, qui nessuno è bravo e nessuno è bambino, ci siamo intesi?

 

Ma – Come preferisci.

B - E non riempirmi la testa di chiacchiere, odio parlare e tantomeno ascoltare.

Ma – OK, starò buona buona… Vedrai andremo daccordo noi due...