brusur racconto a puntate prima puntata  letizia racconti per ragazzi  racconti per ragazzi racconti per ragazzi

 

BRUSUR
 

EVVIVA LE NOVITA'?

 

Ma - Eila' rieccomi puntuale come al solito, ti sei divertito ieri? Io moltissimo, Bart ha portato un gioco strano che si fanno con delle cartine... I Pokemon, le conosci?
B - Ne ho sentito parlare
Ma - Non avrei mai immaginato che esisteva un gioco del genere. Mi domando com'è venuto in mente a quella gente di inventare un gioco tanto stupido
B - Ma, non hai detto di esserti divertita?

Ma - Divertita???... Si, mi sono divertita a non capirci nulla, piu' non capivo e piu' mi veniva da ridere, mi dispiace per Bart che non ha trovato un degno avversario, ma cosa vuoi che ti dico... Fra scartare, combattere, cercare l'energia... Per l'amor del cielo, alla fine entravo puntualmente nel pallone, non ne voglio proprio più sapere, ho fatto una fatica... Ma, non volevo dargliela vinta tanto facilmente, sai, diceva che ero una vecchia bicocca e allora gli ho voluto dimostrare che anche le vecchie bicocche possono dare filo da torcere
B - E, com'è andata a finire?
Ma - Ho tenuto duro finch'è ho potuto, a un certo punto mi sono ritrovata in mano una carta strana, e non so come ho sferrato l'attacco vincente, ne ho approfittato per andare a fare un buon te caldo e alla faccia delle cartine me la sono svignata
B - Non ti ha chiesto la rivincita?
Ma - Come no, ma gli ho detto che anche gli eroi hanno diritto al riposo. Abbiamo concluso la serata guardando la televisione. Ti garantisco che è molto più riposante. Tu invece cosa hai fatto?
Ti è piaciuta la pizza?
B - ... Non sapevo esistessero pizze ravvolte!
Ma - E ci credo. Ma mi sai dire come fai a conoscere le cose meravigliose che ti circondano se stai sempre chiuso quà dentro?
B - Se ben ricordo neanche tu la conoscevi...
Ma - Emm, cosa vuoi, sono abituata alle cose fatte in una certa maniera, ma come vedi sono anche in grado di rinnovarmi... A noi è piaciuta tantissimo, dopo averla mangiata ci sentivamo scoppiare, una, è bastata a riempirci. Avevo comprato anche delle patatine per Bart ma non le abbiamo neanche aperte... A te, è piaciuta?
B -Non era male, pensavo peggio!
Ma - Avevo chiesto di non metterci la mozzarella. C'era?
B - Ma, non me ne sono accorto, ero tutto preso dalla lezione... Non saprei ...
Ma - ( Ma guarda questo bugiardello, starò al gioco, meglio far finta di niente) Se non te ne sei accorto vuol dire che non c'era!. Meno male, sono stata così preoccupata per la tua allergia temevo di trovarti pieno di bolle.
B - E' tutto a posto...
Ma - Meglio così, sicuramente non c'era. Tua madre a che ora è rientrata?
B - Non so di preciso, ero a letto e stamattina quando mi sono alzato per andare a scuola non c'era già più
Ma - Lavora troppo. Ma chi glielo fa fare? E si che non avete problemi finanziari potrebbe starsene anche a casa
B - Per carità. La sola idea mi fa star male. Mamma a casa!!! Tempo fa è stata a casa e sia io che mio padre l'abbiamo rispedita a lavoro più che volentieri. Era diventata irrascibile si era messa in testa di diventare una perfetta casalinga. La conosci no, vuole essere la migliore in qualsiasi cosa e quindi pur non capendo assolutamente niente di economia domestica voleva darci ad intendere di essere perfetta, puoi immaginare cosa combinava
Ma - Si, ho visto come cucina e come lava, me lo immagino.
B - Allora papà ha telefonato a un suo amico architetto e da allora la mamma collabora con lui come arredatrice. Ora è dietro a un grosso progetto per questo è costretta a fare tardi, ma ci sono periodi che ha meno da fare e non fa mancare la sua presenza.
Ma - Ma come, potevate averla sempre qui con voi, e avete preferito rimandarla al lavoro?
B - Può sembrare una cosa stupida, ma ti garantisco che non lo è. Stare in casa non è per lei. La mamma è una donna attiva, ha bisogno di sentirsi utile, di creare, non potevamo tenerla chiusa tra quattro mura. Siamo fieri del suo successo e soprattutto vederla sorridente ci ripaga delle sue assenze. A noi va bene così.
Ma - Non ci avevo mai pensato. Non sapevo che in passato avesse fatto la casalinga, non sapevo neanche che fosse arredatrice!
B -
Infatti non lo è. Quando ero piccolo si è ritirata dal lavoro per occuparsi di me fino a che non ho raggiunto l'età per andare all'asilo, poi ha ripreso a lavorare. Dopo qualche anno la ditta ha chiuso i battenti e la mamma si ritrovò nuovamente a casa, questa volta però, io non c'ero e per la maggior parte del tempo era da sola, cominciò così a girovagare per i negozi della città e cambiò tutto l'arredamento. Mio padre dice sempre che quei mesi gli sono costati un occhio della testa. In compenso però la mamma riscosse un successo inaspettato tra alcuni amici architetti del papà, che ne approfittò immediatamente per levarla di casa. Quella situazione non stava pesando solo sul suo portafoglio ma anche sul carattere della mamma, era sempre nervosa... 
Ora va molto meglio!
Ma - Avete fatto bene. Però, è un tipo in gamba tua padre. D'altronde noi donne non siamo tutte uguali. A me piacciono i ragazzi, mi piace stare con loro anche se a volte mi fanno impazzire. Cosa vuoi, mi fanno sentire giovane e come se in loro compagnia il tempo si fermasse e anch'io ridivento ragazza.
B - Non è che stai esagerando?
Ma - Non puoi capire. Sei un ragazzo!. Ma quando gli anni cominceranno ad accumularsi sempre più scoprirai che intorno a te altri ragazzi hanno preso il tuo posto sulle strade, sui banchi di scuola, e faranno e diranno cose, per te incomprensibili, allora vorrai capirli, vorrai condividere i loro giochi, le loro attività e la loro voglia di vivere.
B - Non credo che sentirò mai queste necessità...
Ma - (Ne sono convinta anch'io, ma se è vero che il mio nome è Ma, ti garantisco che presto ne sentirai il bisogno, altro che se lo sentirai...)
 

 
   
   

Vi ricordo che i racconti sono di proprietà esclusiva della scrittrice.

   

Questo sito è stato ideato e realizzato da ELEGANT FOR WEB. Si avvale della legge del 22 aprile 1941 n.633 Primo numero<novembre 2000>