L'artista:
Letizia Bellavita nasce a Perugia, da una famiglia di artisti ed intenditori d’arte. Sviluppa un forte senso del colore, al quale affida il significato della sua opera. Vive e lavora tra Milano e il lago di Como, tutti luoghi dai quali trae ispirazione per i suoi dipinti, tra il fantastico e il figurativo. Ha conseguito numerosi riconoscimenti, ed espone periodicamente a Milano, Perugia e Menaggio

La critica:
I bei paesaggi di Letizia Bellavita si rivelano molto suggestivi nella loro intonazione luminosa, fantastica e non reale. Una pittura moderna, intensa, in cui l’interiorità esprime appieno e al meglio se stessa.
(Aoristias)

Letizia Bellavita è andata di continuo affinando le proprie qualità pittoriche sino a renderle autonome dai soggetti che, pure, hanno avuto per lei la costante funzione di uno stimolo. Ma proprio nell’individuazione di un sapore nelle vicende umili della realtà, nella contemplazione di uno scorcio urbano, o di un paesaggio di campagna, nella scelta dei soggetti da comporre in una natura morta, la pittrice ha conferito un contenuto lirico ai suoi soggetti, li ha estratti dal quotidiano per costruirli secondo la logica del colore e della forma, iniettando loro la propria anima. Ha così raggiunto un’intensità espressiva che è indice di acuta sensibilità, messa al servizio di un robusto senso compositivo e di una accorta valorizzazione dei fattori cromatici, divenuti strumenti di poesia.
(Umberto Tedeschi)

Il genere di pitture di Letizia Bellavita mi piace, è fra quelli comprensibili alla mente umana e sempre più rari. Considero quei quadri come degli evocatori di importanti emozioni. A volte si è tentati di "entrare" nel quadro, quasi a voler metterci dimora e scavare dei cunicoli per passare dall'uno all'altro, a piacimento, come nelle stanze di un misterioso castello.
(e-mail ricevuta nel Maggio 2003 da Giovanni, un visitatore di questo sito web)

... Vi è nella migliore cultura artistica del paesaggio uno spirito di intimo dialogo tra l'individuo e la natura, che avvalora di sensibilità la pittura di Letizia Bellavita. Nelle sue composizioni il naturalismo viene trasfigurato da una delicata armonia di forme. Per Bellavita l'importanza della luce è sintomatica della volontà di annullare le asperità, le durezze della materia, senza stilizzare in maniera asettica il suo dipinto. Pertanto il binomio forma-luce è il tratto espressivo fondamentale della sua pittura. Ne consegue nell'opera l'unità del battito luminoso, pur nel variare dei toni e delle atmosfere. In questa pittura è proprio la luce a smorzare i contorni, a rendere il plasticismo delle forme morbido e vellutato. La luce addolcisce le composizioni e le irrora di atmosfere particolari....
... L'arte di Bellavita pone in rilievo nella morbidezza delle stesure il desiderio di comprendere la natura oltre il velo delle consuete apparenze.
Il paesaggio, nella sua genuina essenza, è sempre un fatto emotivo, appartiene alla sfera del sentimento che poi la cultura pittorica affina nella potenzialità delle tecniche....
... Lo spazio, senza deformazioni o rovesciamenti di prospettiva, si arricchisce di un suo singolare magnetismo. Crea una magia di luci che si riverberano nella sua struttura alimentando una dimensione percettiva quasi da favola....

(Teodoro Martucci)

Gli olii di paesaggio sono evocati e soffusi di luce e di colore, da sembrare porte verso qualcosa che solo fermandoti riesci a ritrovare.
I giochi di colore ne accentuano la nostalgia o il ricordo trasognato.
Gli acquerelli sono veloci e lenti allo stesso modo: in alcuni emerge la sensazione di essere lì realmente eppure è un’immagine, un graffito di quello che era un momento prima, altri sono caldi e intensi e rotondi e densi. Riemergono affetti di momenti e stagioni lontane. Alcuni sono ieratici e rappresentano non solo quello che è, ma quello che può diventare
(Giancarlo Manzoni)