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Blob un nome, una garanzia.
Credo di poter affermare che il contenuto di questo cd sia originale. Gli stimoli vengono da più direzioni: dalla musica contemporanea, dal folk, dal rock e naturalmente, un pizzico di follia che non guasta mai!
Ovviamente la fonte principale resta il JAZZ: la più stupefacente espressione artistica del '900. Quella che più d'ogni altra ha saputo rinnovarsi, trasformarsi, trasfigurarsi in continuazione, grazie alle più geniali personalità musicali.
Qualche esempio? Thelonious Monk, Carla Bley, Steve Swallow. Di Carla Bley suoniamo Major. Costruito su una serie di triadi maggiori sulle quali si sviluppano il tema e le improvvisazioni, il brano è caratterizzato da un continuo rincorrersi di cambi di tempo: 7/4, 6/4, 3/4, 4/4... ... Una corsa ad ostacoli. Geniale! Si tratta dell'unico brano che non sia un original, a parte Valse breve richiamo ironico ad un motivo popolare valdostano.
Stations visions #2, un avvicendarsi di accordi maggiori e minori, cerca di raccogliere alcuni stati d'animo e gli alterni umori delle vite di passaggio che spesso respiriamo e sfioriamo nelle stazioni.
Il valzer Toast è un inno alla melodia. Il tema iniziale si sviluppa su base ternaria swing della batteria con i fiati che a turno eseguono i due temi principali senza armonie.
L'île des rêves è la rappresentazione di un sogno. Un sogno ambientato in un'isola dove niente e nessuno si frappone al dispiegarsi della più completa felicità.
Buon ascolto!
Beppe Barbera