TROTZKISTI IMPORTANTI

1)Chi è James Cannon?

Cannon era nato a Rosedale, Kansas, nel 1890 e all’età di diciotto anni si iscrisse al Partito Socialista. Organizzatore itinerante dell’IWW prima e durante la I°GM, e capo della sinistra operaia del PS. Divenne un importante leader del movimento comunista negli USA dopo la rivoluzione russa. Fu un membro del Presidium del CEIC a Mosca e quindi delegato al IV° Congresso dell’IC durante i stte mesi che visse nella Russia sovietica, dal giugno 1922 al gennaio 1923. Più tardi servì come segretario esecutivo dlla Difesa Internazionale del Lavoro, un comitato che negli USA combatteva per il rilascio dei prigionieri militanti del movimento operaio. Cannon divenne un fondatore della LCA, che divenne, nel 1938, il PSO. Lavorò come segretario nazionale del PSO fino al 1953, quando divenne presidente nazionale del partito, e quindi, nel 1972, presidente nazionale onorario fino alla morte nel 1974. Cannon e diciasette altri leaders e quadri del PSO e del sindacato 544-CIO(inizialmente sindacato 544 degli autisti) fu condannato alla prigione dalla corte federale di Minneapolis, Minnesota, per via della loro opposizione, nel movimento dei lavoratori USA, alla partecipazione di Washington al macello imperialistico della II° GM. La corte nazionale d’appello, a fine 1943, confermò la condanna. Cannon fu imprigionato per sedici mesi nel penitenziario federale di Sundstone , e rilasciato all’inizio del 1945(da Storia del Trotskismo americano, di Cannon, Pathfinder, NY,1995)

Altre opere di Cannon sono:La lotta per il partito del Proletariato, Note per un agitatore, Socialismo sotto processo,lettere dalla prigione e Discorsi sul Socialismo. Tutti disponibili presso la Pathfinder.

2)Chi è C.L.R. James?

Meglio conosciuto nella storia del radicalismo USA come autore de Il giacobino nero:Toussaint l’Ouvertoure e la rivoluzione a Santo Domingo (1938) e isuoi precedenti saggi sul nazionalismo nero e la cultura nera. James diede altri importanti contributi internazionali nel campo della critica allo sport, politica panafricana e teoria marxista. Nato nella colonia di Trinidad, James crebbe facendo Cricket, l’impiegato in un piccolo magazzino, l’insegnante. Partito per l’Inghilterra nel 1932, allo scopo di perseguire la carriera di scrittore, fu subito immerso in due movimenti progressisti: Panafricanismo e Trotzkismo. Nel primo, egli propagandò la causa dell’autogoverno caraibico, recuperò la storia dell rivoluzione degli schiavi haitiani del XVIII°secolo e giocò un ruolo importante alla creazione di una pioneristica organizzazione per la liberazione dell’Africa: l’Ufficio del Servizio Africano. Come trotzkista, fece molte conferenze e scrisse sulla rivoluzione mondiale, nel 1917-36. Nel 1937 relazionò sulla speranza rivoluzionaria e sul Termidoro staliniano. James, nel 1938, viaggiò negli USA, per attrarre i neri americani al Socialismo Rivoluzionario. Nel dibattito con i trotzkisti, tracciò una politica di radicalismo nero indipendente aiutato, ma non dominato, dalla sinistra marxista. Durante il 1941, passò parecchi mesi nel Missouri meridionale come conferenziere e pamflettista dello sciopero dei mezzadri. Il suo saggio La risposta rivoluzionaria alla questione dei neri degli USA, suggeriva in anticipo uno dei maggiori problemi del Marxismo degli anni ‘60-’80, che l’attivismo nero precipiterà le prospettive per un effettivo radicalismo negli USA. Durante la sua permanenza negli USA, collaborò, inoltre, con Raja Dunajevskaja e Grace Lee, tra gli altri, nella formazione di un piccolo gruppo politico-intellettuale noto comre tendenza Johnson-Forest. "Johnson" era il nome di partito di James, e "Forest" quello della Dunajevskaja. Il gruppo tradusse i manoscritti economico-filosofici di Marx, necessario aggiornamento della discussione sulla filosofia hegeliana tra i marxisti e pubblicizzòl’attività extrapolitica ed extrasindacale dei militanti operai, sviluppò un’analisi sul Capitalismo di stato in URSS e negli USA predicendo il folle razionalismo burocratico nei due emisferi, come il maggiore ostacolo alla rivoluzione operaia. Espulso dagli USA nel 1953, per scadenza del passaporto, James tornò nel Regno Unito(dove preparò il suo maggior studio sul Cricket: Oltre i limiti) e a Trinidad nel 1958, dove divenne il più importante intellettuale del movimento d’indipendenza nazionale. Reagendo alla politica neocolonialista, espose una dura critica della politica del partito nelle Indie Occidentali(1961). In uno studio parallelo; Nkrumah e la rivoluzione nel Ghana, analizzò il trionfo e il fallimento dei movimenti d’indipendenza, una volta promettenti, dell’Africa. Durante gli anni ‘70-’80, James insegnò, per qualche tempo, in molti college degli USA; fece conferenze, instancabilmente, a molti giovani radicali(dall’Inghilterra all’Africa, dal Nord America alle Indie Occidentali) e scrisse molti saggi su parecchi argomenti culturali e politici. Il London Times descrisse James come il "Platone nero". La sua prosa vivace , universale e incisiva hanno fatto di lui un’unica eminenza grigia della sinistra internazionale.

Bibliografia:Paul Buhle e CLR James, The artist as revolutionary,London, Verso, 1989

P.Buhle, CLR Jame:his life and work,London, Allison&Busby,1986

CLR James, Beyond a boundary, NY, Pantheon,1963, reprint 1964

Kent Worcester, CLR James a political Biography,Forthcoming in Encyclopedia of the american left,NY,Garland, 1990

3)Chi è N.Moreno e cos’è il morenismo?

La parola ogni tanto sentita, morenite, è un dispreggiativo di morenista. I morenisti sono i seguaci del leader internazionalista argentino Nahuel Moreno, che è morto circa dieci anni fa, il 21 gennaio 1987. Il suo contributo principale al movimento marxista rivoluzionario era il mantenimento della bandiera del Bolscevismo-Leninismo, innalzata con pochi altri leaders e quadri trotzkisti intransigenti durante i terribili anni della dominazione nel dopoguerra, della classe operaia mondiale da parte dello stalinismo e della socialdemocrazia. Mentre cosiddette figure trotzkiste, come Pablo, si adattavano ai regimi stalinisti e lavoravano per liquidare la IV° Internazionale.(Sarebbero stati forzati dall’obbiettivo sviluppo sempre più rivoluzionario, così come non dovremo costruire dei partiti trotzkisti negli stati operai deformati). Moreno si manteneva nella linea fondamentale del Programma di Transizione chiamando una leadership di classe per poter compiere la rivoluzione socialista nei paesi imperialisti e neocolonizzati, e la rivoluzione politica nei paesi operai deformati e degenerati. La pressione e le difficoltà all’epoca, lo spinsero a fare riferimento a una ostinata determinazione a questa linea, definita "trotzkismo barabarico". Esito della conduzione di questa organizzazione internazionalista e l’impulso fornito dagli eventi in Nicaragua e in Iran, dove le tradizionali leadership stalinista e nazionalista piccolo-borghese deragliarono due potenti rivoluzioni. Moreno e isuoi collaboratori cercarono di costruire un partito mondiale comprendente molte sezioni nazionali, con la più grande forza in America Latina , soprattutto Argentina e Brasile, e in Europa, specie Francia e Spagna. Un grande passo verso questa organizzazione, la LIT/CI aveva vinto presso i più importanti leaders della tendenza di Healy in Inghilterra(che avevano lasciato il WRP per formare la ISL) e così pure in Australia. L’indipendenza di questi internazionalisti e le loro radici nella classe operaia(a partire dalla II°GM in Inghilterra) fu di grande aiuto nell’imminente crisi che colpiva il nostro movimento, (come quelli degli altri) con il collasso dello stalinismo del blocco sovietico. La nostra crisi(e la crisi del Trotzkismo) era aggravata dall’improvvisa morte di Moreno, avvenuta poco prima di questo grande cambiamento. Fin dal collasso dello stalinismo, abbiamo lavorato in Polonia, Russia e Ukraina, e il lavoro dei nostri quadri ha ottenuto più influenza in proporzione della presenza umana. Siamo pesantemente coinvolti in campagne come l’aiuto operaio per la Bosnia e la lotta per la liberazione dei militanti operai imprigionati in Argentina. Siamo sempre impegnati in discussioni con le altre tendenze internazionali che cercano una piattaforma per una più stretta collaborazione, guidati da uno/due anni dal Comitato di Collegamento con l’IO (principale partito, il WRP). Nazionalmente lavoriamo molto per un fronte unico, in Inghilterra invece in collegamento con il movimento contro le tasse e recentemente con lo sciopero dei portuali e l’Alleanza Socialista. L’eredità di Moreno ha lasciato due mezzi per poter irrompere nelle tendenze di altre correnti del morenismo che inducono in un oggettivismo iperottimistico riguardante la potenza rivoluzionaria di una mobilitazione, da spazzare prima di tutto, e un molto più grave problema di delimitazione della mobilitazione populista nella mobilitazione di classe; ma tutte queste discussioni sono presenti nella struttura trotzkista. Insomma, noi siamo un partito bolscevico-leninista ortodosso, lottiamo per portare le correnti internazionaliste in una più ampia e combattiva QI.

4)Chi è R.Fraser e che cos’è la sua critica al nazionalismo nero?

La critica fraserista del nazionalismo nero in un guscio di noce: R.Fraser era un intellettuale dissidente dal PSO che, nei tardi anni ’50, criticava il conservativo adattamento del PSO al nazionalismo nero. Egli, invece, puntava in un più avanzato integrazionismo rivoluzionario(...). Qui è la critica del nazionalismo nero. In un altro articolo, una attuale brillante serie di letture sulla politica economica americana, intitolata La lotta dei neri e la rivoluzione proletaria sistemata nella III° serie di ricerche prometeo, in memoria di R.S.Fraser, egli mostrò come il razzismo contro i neri fosse la pietra angolare socio-economica del capitalsimo USA, e come la integrazione razziale rappresenti un attacco alle parti vitali di questo sistema spregevole in cui viviamo noi tutti. I seguenti estratti sono presi da: R.Fraser, Per la concezione materialistica della lotta dei neri, Bollettino di discussione del PSO A-30, agosto 1955, ristampato in Bollettino Marxista N°5, Lega di Spartaco, nella sezione "questioni del nazionalismo":

La moderna nazione è un esclusivo prodotto del Capitalismo; emerge in europa dalla disgregazione e dispersione delle forze produttive che caratterizzavano il feudalesimo.

La nazione iniziò a emergere con la nascita del mercato e di una prima rete di produzione e commercio di benisu base capitalista. Cosa caratterizza la base del nazionalismo? Un popolo unito da un sistema di scambio dei beni, una lingua e una cultura espressione del bisogno di scambio dei beni, un territorioche contenga questi elementi. Tutti devono essere elementi nazionalistici. Cos’è fondamentale per il concetto di nazione?(per es: lingua e geografia non sono decisivi, la lingua ucraina è russificata, gli ebrei non hanno avuto territori per secoli). Una delle qualità che è comune a tutti e non può essere tralasciato in considerazioni di qualsiasi nazione d’Europa, del mondo coloniale, l’unica indispensabile qualità che tutti loro posseggono, e senza il quale non possono esistere(...)è la qualità delle loro relazioni con un sistema di produzione e circolazione di beni secondo la normale leggi di produzione capitalistiche(...) La questione dei neri non è una questione nazionalista poichè manca del fondamentale scambio dei beni, o per maggiore precisione, un modo di vita che renda possibile l’emersione di un tale sistema (...)La questione nera è una questione razziale: un problema di discriminazione per il colore della pelle. Tutto qui.

Poichè il problema economico fondamentale che era inerente alle nazioni oppresse dell’Europa Orientale, Lenin previde il significato rivoluzionario dell’idea del fdiritto all’autodeterminazione. L’applicò alla questione nazionale e solo a quella. Le donne erano un gruppo doppiamente sfruttato in tutte le società . Ma Lenin non applicò mai lo slogan dell’autodeterminazione per la questione delle donne. Non avrebbe avuto senso, e non avrebbe molto più senso se applicata alla questione dei neri.

Sezione 4: La cultura nera e il nazionalismo. Sommario: Fraser delinea in breve lo sviluppo della cultura nera americana attraverso i secoli e trovò che: "invbece di volgersi sempre più verso una lingua completamente nuova e cultura indipendente emergenti, la cultura nera fu assimilata al nazionalismo e divenne il più grande fattore nella modificazione delle basi culturali anglosassoni degli USA. Questa era espressione della legge storica delle reciproche assimilazioni tra neri e bianchi degli USA.

Sezione 5:Fraser asserisce che a)il periodo della storia americana dove il separatismo nero è forte dopo "una tremenda catastrofe sociale". Questa è la’zione del movimento di Garvey. Il collasso della Ricostruzione: "Questa sconfitta spinge i neri in un tendenziale isolamento e demoralizzazione che non era un canale per il movimento di espressione la sua tradizionale domanda di equità. Il reale significato del movimento di Garvey era che preparò la transizione dalla abbietta sconfitta dei neri , nel rinnovo della loro tradizionale lotta per l’eguaglianza diretta. Ciò non significa per nulla un nazionalismo fondamentale. b)I trotskisti vedevano la possibilità del separatismo nero di rimanere progressista solo se impiegato nel contesto della invasione giapponese o della presa del potere da parte dei nazisti(una catastrofe sociale che avrebbe cambiato radicalmente le fondamenta della società americana per i neri e il mandato separatista come la sola possibile risposta.

Sezione 7:Fraser delineò perchè il separatismo nella società civile americana è reazionaria, non rivoluzionaria , come Breitman argomentò : "La coscienza di classe e il pregiudizio razziale non si mescolano. Piuttosto uno esclude l’altro. E’ solo il socialismo rivoluzionario e i neri che sono gli implacabili e coscienti nemici del razzismo. La segregazione è il fondamento del razzismo. I neri, nella loro lotta contro il segregazionismo era costantemente chiaro il terreno per l’emersione della coscienza di classe nella classe operaia intera. E’ un ruolo storico della lotta dei neri per annientare il razzismo nella classe operaia e così guidare gli operai bianchi verso la coscienza di classe. Se la lotta dei neri cambierà il suo senso e lotterà per l’inidipendenza razziale, ciò priverà la classe operaia della sua maggior coscienza di classe e segmento avanzato. lo sviluppo condurrà probabilmente la classe operaia americana a una lunga continuazione di questo presente politico ritardato(Tom Smith).

5)Chi è F.Dobbs?

Meglio conosciuto come un talentoso organizzatore sindacale, soprattutto nella Fratellanza Internazionale dei Camionisti e come leader del PSO in cui cercò di applicare le idee di Lenin e Trotskij nelle condizioni degli USA. Dobbs era nato a Queen City, nel Missouri. Figlio di un impiegato di basso livello dell’industria del cotone, iniziò la sua carriera politica come repubblicano e sostenitore di Hoover. Il suo pensiero cambiò durante la depressione. Tuttavia, il suo primo contatto con le idee della sinistra avvenne nel 1933, quando fu coinvolto nel sindacato camionisti 574 mentre lavorava come trasportatore di carbone della compagnia carbonifera Pittsburgh di Minneapolis, Minnesota. Attivista chiave nel sindacato dove vi erano i ben noti fratelli Dunne (Vincent, Miles, Grant) e Carl Skoglund, tutti stagionati veterani dell’IWW, del movimento socialista e comunista e anche trotskista. Ammirando la leadership in queste azioni mostrate nello sciopero dei minatori all’inizio del 1934, Dobbs decise di iscriversi alla sezione di Minneapolis della LCA , il predecessore del PSO. I fratelli Dunne e Skoglund iniziarono lo sciopero dei camionisti del 1934 a Minneapolis; la lotta divenne uno sciopero generale militante che fece alla fine di Minneapolis una città sindacalizzata. Dobbs, certamente, fu coinvolto in quello sciopero come capo organizzatore di picchetti, aiutando con tecniche pioneristiche , come il "cuneo volante" che fu uno strumento della vittoria operaia. Nel 1935 Dobbs e i suoi compagni lottarono contro i tentativi del presidente dell’IBT, Dan Tobin di cacciare i trotskisti dal sindacato 574. Ricostruito come sindacato 544, i camionisti elessero Dobbs loro segretario. Dobbs giocò un ruolo importante nell’organizzazione dei camionisti che guidò nel 1936-37, in cui portò 125.000 nuovi membri grazie a un nuovo pioneristico contratto che copriva 11 stati. L’impatto e il successo degli organizzatori trotskisti spinse Tobin ad assumere Dobbs come impiegato all’IBT nel 1939. Quindi si rassegnò negli anni seguenti a dedicare le sue energie a a lavorare come direttore sindacale del PSO. Durante questo periodo viaggiò in Messico per discutere con Trotskij, dei problemi che affrontava il movimento operaio e socialista. Condannato, sotto il primo processo del Smith Act nel 1941, a 13 mesi di detenzione nella prigione di Sandstone nel 1944-45, per aver difeso le idee socialiste rivoluzionarie, Dobbs divenne sempre più un leader importante del PSO. Redattore del settimanale militante durante il 1943-48, divenne il primo candidato alle presidenziali del 1948(e ancora nel 1952, 1956,1960) lui e Tom Kerry , un veterano della sezione dei marittimi del PSO, divenne la figura centrale dell’organizzazione negli anni ‘50, dopo il leader del partito Cannon andato in semiritiro. Dobbs fu segretario del PSO dal 1949 al 1953 e segretario nazionale fino al 1972. Tra il ‘72 e il ‘77 l’organizzazione pubblicò il suo notevole lavoro in quattro volumi sulla storia della lotta dei camionisti. Quindi dopo la metà degli anni ‘70 divenne relativamente inattivo nel lavoro del partito. Dobbs passò gli ultimi 10 anni in Californi e morì il 31 ottobre 1983.(Paul Leblanc)

Bibliografia: Farrell Dobbs, Teamster Rebellion, NY, Monad, 1972

Ibidem,Teamster Power, NY,Monad, 1973

Paul Leblanc, Trotskiysm in America,The first fifty years,NY,FIT,1987 in Enciclopedya of the american lef,NY,Garland,1990

6)Chi è M.Schachtman e cos’è il Collettivismo Burocratico?

Max Schachtman (1904-1972) insieme a Cannon e a Abern è il fondatore del movimento trotskista americano e il principale teorico della società sovietica come nuovo sistema di sfruttamento (Collettivismo Burocratico). Per 50 anni è stato al centro delle controversie politico-sociali internazionali e diede contributi importanti al movimento della sinistra non-comunista, un instancabile agitatore, un informato e formidabile polemista, un pamflettista, un brillante e arguto commentatore. Schachtman era nato il 10 settembre 1904, a Varsavia, in Polonia, giunto negli USA a otto mesi, abitò a New York con i suoi genitori ebrei. Entrò nel college di New York nel 1920, ma l’abbandonò dopo il primo semestre per malattia. Il Partito Socialista era allora duramente divisonel suo atteggiamento verso la Rivoluzione Russa e i suoi legami con l’IC che ne era emersa. Schachtman fu stimolato dalla controversia nel comprendere le teorie di Marx-Engels e della letteratura socialista e nel partecipare alle adunate. Schachtman identificò se stesso con la varia e diversificata ala sinistra del partito. A 17 anni si iscrisse al Consiglio Operaio, una versione statunitense dei soviet operai russi, guidato da J.B.Salutsky e A.Trachtenberg. Questi sostenevano la Rivoluzione Russa e l’IC, ma eranocritici con il PCd’A. Il Consiglio Operaio si dissolse nel 1922 e entrò nel Partito Operaio, l’organizzazione legale del PC clandestino. Nel 1922, come membro del PC, S. incontrò M.Abern, segretario nazionale della Lega Operaia Giovanile, che era appena ritornato da Mosca, dove aveva partecipato al congreso dell’IC e al secondo congresso della IC Giovanile. Riconoscendo il talento di S., Abern lo persuase a divenire redattore del Giornale Operaio di Chicago e a entrare come funzionario nella leadership giovanile del Centro Nazionale. All’inizio del 1923, a 19 anni, S. iniziò la sua carriera di rivoluzionario professionista. Nei 6 anni successivi, fino al 1928,fu un periodo di maturazione politica per S. Abbandonato il suo posto nell’organizzazione giovanile, divenne candidato al CC e redattore del Daily Worker, e portavoce nazionale del partito. Come membro principale della fazione di Cannon, S. divenne redattore del Labor Defender, il mensile dell’Internazionale della Difesa del Lavoro (IDL). La IDL divenne una grande organizzazione, e il mesile ebbe una grande diffusione. Due anni dopoS. partecipò al Settimo Plenum dell’IC e al Congresso della IC Giovanile. Fu inoltre delegato dei congressi del Soccorso Rosso a Mosca nel 1925e nel 1927. Nel 1928 un nuovo passo fu compiuto nella sua vita politica. J.P.Cannon tornò dal VI° congresso dell’IC, dov’era membro della commissione per il programma e venne a conoscenza per la prima volta della visione di Trotskij nella lotta contro Stalin.Portò con se la critica di trotskij nela?abbozzo del programma dell’IC. Cannon cponvinse i suoi più stretti collaboratori, S. e Abern della validità della visione di Trotskij. Infine i tre membri del Ccfurono espulsi dal CC e quindi dal partito. Subito dozzine di militanti furono espulsi dal partito, in tutta la nazione, per aver appoggiato i "i tre generali senza truppe" come il Daily Worker li chiamava. Una organizzazione trotskista fu subito presente negli USA nel maggio 1929, quando, a Chicago, una conferenza dei rappresentanti degli espulsi creò la Lega dei Comunisti Americani. La nuova organizzazione pubblicò il Militant che fu per molti anni l’organo ufficiale del trotskismo americano. S. fu il suo editore fino al 1934, quando fu unificato con il Partito Operaio Americano di A.J.Muste, e fu rinominato Partito Operaio. In aggiunta ai suoi sforzi letterari e giornalistici, S. era membro del Comitato Nazionale e del Comitato Politico del movimento trotskistadal 1929 al 1940, durante il quale il suo capo cassiere era un leader politico secondo solo a Cannon. Durante questo periodo S. fu il primo americano a incontrare Trotskij e sua mogli Natalija Sedova, dopo la loro deportazione in Turchia, visitando il capo rivoluzionario in esilio nell’isola di Prinkipo nel 1930 e ancora nel 1933 quando accompagnò Trotskij e Natalija dalla Turchia alla Francia, quando andarono via da quel paese. Nel 1937 era un membro del partito che salutò i Trotskij a Tampico, in Messico, quando arrivarono nel loro ultimo luogo d’esilio. QuandoTrotskij fu assassinato da un agente della NKVD nell ‘agosto 1940, S.volò a Colorado per essere con N.Sadova a npome del nuovo PO. Nel 1934, S. e Abern fondarono la Nuova Internazionaleche fu distribuito senza interruzione fino al 1958. Durante la metà degli anni ‘30, in connessione con i processi di Mosca, e con le risposte di Trotskij alle accuse di Stalin, S. scrisse: "Oltre i processi , la più grande frattura della storia". Decano nella convenzione del PO durante la primavera del 1936, S. si unì a Cannon nel dichiarare che il partito doveva dissolversi e i suoi membri entrare nel PS che consideravano un’area più ampia in cui itrotskisti potevano operare. Ottennero l’appoggio della maggioranza dei membri su questa proposta e seguendo la conversione il partito si sciolse ed i suoi membri entrarono nel PS. La presenza dei trotskisti nel PS fu tutt’altra che pacifica, le differenze emersero in parecchie questioni di politica interna ed estera, specialmente nel comportamento del partito verso il Fronte Popolare in Spagna. I trotskisti furono espulsi nel 1937 e il 1 gennaio 1938, gli espulsi formarono il Partito socialista Operaio. Cannon e S., che dirigeva la strategia dei trotskisti nel PS, rimasero chiusi politicamente fino a quando scoppiò la II°GM e aumentò la tensione sulla questione russa che determinò la separazione fra i due. Le differenze crebbero a causa del patto Hitler-Stalin del 1939, uscì dal PSO circa la metà degli iscritti, con S. come principale portavoce della minoranza che si oppose ai trotskisti ortodossi nella difesa dell’URSS, in relazione all’invasione della Finlandia da parte dell’Armata Rossa. I membri di questa opposizione abbandonarono la visione trotskista dell’URSS come stato operaio deformato. La dura polemica tra Trotskij e S., capo della minoranza, culminata nella scissione e nella formazione di un nuovo PO nell’aprile del 1940. Il PO, che si faceva chiamare anche Lega Socialista Indipendente(ISL), espresse le sua nuove visioni con il Nuovo Interanzionale e il settimanale Azione Lavoro. S. diresse le discussione sulla natura dell’URSS nel PO, che risultò, nella unica visione dell’URSS, come un nuovo tipo di società sfruttatrice e oppressiva, nè capitalista, nè socialista. Questa nuovo fenomeno fu chiamato "Collettivismo Burocratico". S.completò i suoi scriti sulla rivoluzione burocratica; "L’ascesa dello stato stalinista", pubblicato nel 1962. Fece inoltre conferenze, frequenti in quegli anni. Molto importante per il suo dibattito con E.Browder, deposto segretario nazionale del PCA; A.Kerenskij, già capo del governo provvisorio della rivoluzione del febbraio 1917 in Russia, e F.Von Hayek autore di "Strada alla servitù". Nei primi anni ‘50, S. e i suoi compagni sfidarono la Procura Generale, che aveva inserito l’organizzazione e i suoi affiliati nella legge delle "lista sovversive". Dopo molti anni di schermaglie con il governo nelle udienze dove S. era il più importante testimone per il PO,l’ISL, e le loro organizzazioni giovanili, vinsero la causa e furono rimossi dalla lista della P.G. Pur essendosi politicamente allontanto da Trotskij, mantenne uno stretto legame personale con N.Sedova, che anch’essa credeva l’URSS non essere uno stato operaio. Quindi, di conseguenza, si allontanò dalla QI, per le profonde divergenze politiche. S. e i suoi alleati politici contiunarono a riesaminare la teoria socialista e il suo programma durante gli anni ‘50, con lo scopo di risolvere molti dubbi politici-teorici che sierano sviluppati a seguito della scissione del PSO nel 1940. Giunsero a rigettare il concetto leninista di partito e dello stato a partito unico che portarono alla deformazione dei fondamenti del Bolscevismo e del suo sistema ideologico, una visione che li portò a un rinchiudersi nel PS. S. e i suoi compagni concentrarono la loro propaganda politica sulla difesa della Democrazia contro ogni regime sfrìuttatore e oppressivo, sia di destra, sia di sinistra (stalinista). Avendo dichiarato la loro visione socialista democratica, S. e la ISLe la loro ala giovanile, si unirono al PS nel 1958. Nel dibattito e nel dialogo nel PS, S. accentuò l’idea che un movimento socialista-democratico, non possa prosperare senza stretti legami con il movimento operaio americano, nè possa fiorire un movimento socialista democratico senza abbracciare un ampio spettro di visioni teorico-politiche sottoposte a dsicussioni aperte. Colpito da un infarto negli anni ‘50, S. non potè continuare la sua attività politica. Continuò ad esercitare una significativa influenza nel partito. Parlò frequentemente in numerose università. L’importanza politica di S. fu ampiamente riconosciuta e per parecchi anni influenzò molti contemporanei, per inciso Bayard Rustin e Jame T. Farrell. Questa influenza, in una fporma o in un’altra, abbracciò molti giovani e avanzati scrittori, intellettuali e attivisti sindacali, inclusi S.Bellow, N.Hill, I.Howe, H.Swados, I.Rosenfeld e M.Harrington. Negli anni ’60 S. vide il Partito Democratico come un’arena socio-politica per una lotta e il luogo dove il movimento operaio e socialista possa lavorarenello spostare la nazione verso la democrazia scoialista e un più libero paese. Avendo iniziato la sua attività politica attratto dalla Democrazia del Socialismo, ritornò ad essa nei suoi ultimi anni, come avvocato della Democrazia socialista. Morì il 4 novembre 1972.(Albert Glotzer)

-Tratto dal Dizionario biografico della sinistra americana, B.Johnpoll&H.Kerr, Greenwood Pubblications, 1986

7)Chi è E.Mandel?

Ernest Mandel è nato in Belgio nel 1923, M. si iscrisse alla sezione belga della QI quando aveva 17 anni e divenne membro del CC di questa organizzazione nel 1941. Fu attivo nella resistenza antinazista e fu arrestato e inviato in un campo di prigionia tedesco nel 1944. Il secondo congresso della QI, tenuto dopo la guerra, lo elesse alla leadership, che mantenne da allora. Durante gli anni ‘50/60, quando i trotskisti operavano nel PS belga, M.lavorò nella Commissione studi economici dei sindacati belgi, scrisse un rapporto sulla concentrazione economica. Fu espulso dal PS per la sua opposizione alla coalizione con i Cristano-Socialie all’accettazione da parte del PS della legge antiscioperi. M. fu interdetto per parecchio tempo dall’entrare in USA, Svizzera, Francia e Germania, dove tuttavia ottenne un dottorato in politica economica alla Libera Università di Berlino. Nel 1978 gli furono assegnati le letture A.Marshall all’Univwersità di Cambridge. A ciò va aggiunta la sua prolifica attività di editore e scrittoreper la stampa trotskista e di sinistra. M. ha pubblicato parecchi volumi di politica. Rimasefedele al credo classico del trotskismo, richiamò(almeno in Europa) a un fronte unito della QI con i partiti socialcomunisti nella formazione di un governo "borghese-operaio", con un occhio alla loro eventuale sostituzione una volta vista l’insufficeinza rivoluzionaria di questi ultimi partiti agli occhi della masse, con un governodi transizione al socialismo da parte della sola QI. Il Socialismo si sarebbe stabilito nella concezione della problematica della nazionalizzazione economica con il controllo operativo degli operaicon l’estensione delle facilitazioni tecnologiche. In questo la Rivoluzione Bolscevica in russia ha mostrato la strada, nonostante la distorsione buro-stalinista del socialismo istaurato da Lenin e Trotskijche richiede una rivoluzione politica per l’istaurazione di un governo degli operai, necessario all’economia socialista già presente. Fuori dall’ambito trotskista il principale impatto di M. fu come scrittore economico. fu autore di libri sulla competizione economica tra Europa e America e sulle recenti difficoltà del capitalismo: la sua piccola "Introduzione all’economia marxista" è stata venduta in centinaia di migliaia di copie. Il suo principale contributo è stata l’opera in due volumi sulla teoria economica marxista(1962) e il massiccio "Tardocapitalismo"(1975). Il primo dichiarava di mostrare come è possibile sulle basi della scienza contemporanea, ricostituire l’intero sistema economico di K.Marx. In questo consiste, da un lato, la compilazione di un’enorme massa di dati e materiali decrittivi che riguradano la natura e la storia del capitalismo e, dall’altro lato, di un tentativo di integrare parti di economia capitalista con elementi della scuola conflittuale marxista in una unica teoria. il libro include una considerazione sul sistema economico sovietico come esemplificazione della "transizione al socialismo", associato, quindi, alla sua distorsione stalinista. Il "Tardocapitalismo" si sforza molto di più nello spiegare la storia contemporanea del capitalismo da parte delle immanenti leggi del movimento. Il Tardocapitalismo sembra caratterizzato dalla dominazione delle aziende multinazionali e del coinvolgimento dello stato nelle economie nazionali e internazionali. nonostante queste modifiche, tuttavia, il capitalismo rimane sotto la minaccia della crisi tendenziale diagnosticata da Marx. Nei primi libri, la spiegazione di M. di queste tendenze coinvolge la combinazione di molte teroie apparentemente incompatibili in un approccio multifacciale. Tuttavia, M. in fondo segue l’approccio di Rosdolsky nel costruire una forma di teoria del sottoconsumo. Unanovità è il tentativo di M. di integrare le sue ecclettiche teorie in una versione delle onde lunghe di Kondratev, cicli di 50 anni di ascese e discese: ciò è usato, finalmente, per spiegare sia il lungo periodo di prosperità del capitalsimoche si è registrato nell’ultimo periodo nel mondo, sia le recenti contrazioni.(Paul Mattick Jr.)

-Tratto da Dizionario Biografico del Marxismo,curato da Robert A. Gorman, Grenwood press,CT,1986

8)Chi è M.Abern?

Martin Abern (Abramowitz) è stato un fondatore del movimento comunista americano, del movimento trotskista americano e del PO; occupante posizioni importanti in ogni organizzazione. Era nato il 2 dicembre 1898, in Bessarabia ed emigrò negli USA nel.1902, a 4 anni, con i suoi genitori ebrei. La famiglia si sistemò a Minneapolis, dove A. frequentò la scuola e l’università del Minnesota. A 15 anni A. si iscrisse all’IWW e alla gioventù della Lega Socialista Popolare. Fu tollerato come universitario radicale poichè era un campione di football. Quando gli USA entrarono nella I°GM, A. si rifiutò di prestare servizio militare per motivi politici e fu espulso dal’università dopo meno di tre anni di frequenza. fu condannato a sei mesi di prigione. Sostenitore della rivoluzione russa, A. si unì alla sezione di sinistra quando si scisse dal PS nella convenzione del 1919. In un congresso clandestinonel 1920, A., a 23 anni, fu eletto vcome il più giovane membro del CC del PCd’A. Durtante il 1920/21 fu segretario del PO del Minnesota, l’organizzazione legale del Partito clandestino. Trasferì le sue attività a Chicagodove fu nominato segretario della Lega Operaia Giovanile. Nel 1922, A. era presente al IV° congresso della gioventù dell’IC a Mosca e divenne membro del suo Comitato Esecutivo. Come membro del CC del PCd’A nel 1923/28, A. fu un membro importante della frazione di Cannon che era particolarmente influente fra i giovani. Quando Cannon divenne segretario dell’ILD, A. si unì a lui come assistente del segretario nazionale e lo aiutò a costruire l’ILD come iun’organizzazione di massa. Assieme a Schachtman e a Cannon, fu espulso dal CC e dal partito nel novembre 1928, per il loro supporto a Trotskij e alla Opposizione di Sinistra russa. Subito si associarono con Maurice Spector, fondatore e segretario del PC canadese. Assieme con i loro sostenitori in entrambi i paesi, Cannon, Schachtman, Spector e A. formarono la Lega Comunista d’Americaa Chicago nel maggio 1929. A. era membro del Comitato Politico e del Comitato Nazionale della nuova organizzazione fino al 1934, quando la LCd’A si unì al PO americano di Muste e da allora fu membro del CP e CN del nuovo Partito Operaio, fino alla sua dissoluzione nel 1937, quando i suoi membri entrarono nel Partito Socialista. La breve peramnenza dei trotskisti nel PS finì con la loro espulsione quando sfidarono il supporto critico del partito a Largo Caballero e al Fronte Popolare di Spagna con al governo i comunisti. Nel 1938 i trotskisti espulsi formarono il Partito Socialista Operaioe A. lavorò nei suoi CP e CN fino all scissione del 1940 tra i filotrotskisti di Cannon e Schachtman a causa della natura dell’URSS. A. era un attivo partecipante a questa lotta; fu eletto nel CN del PO di Schachtman nell’aprile del 1940. Rimase nella leadership del partito fino alla morte per un collasso nel 1949, all’età di 50 anni.(Albert Glotzer)

Fonti: Solon DeLeon, The american labor who’s who,1925

Theodor Draper, American communism and soviet Russia, 1968

Max Schachtman, Martin Abern:an obituary, Labor Action, May 9, 1949

9)Chi è Ted Grant?

Il libro intitolato "Controcorrrente" e "Guerra e Internazionale" pubblicati da Platform Press, hanno dato molte informazioni su Ted Grant. Qui di seguito è scrittonel libro "Ragione e rivolta" in edizione tascabile:

G. emigrò in Inghilterra dal Sud Africa, dove si iscrisse al Partito Laburista Indipendente e quindi al partito Laburista. Nel 1938 fu cofondatore della Lega Operaia Internazionale che più tardi si fuse con il Partito Comunista Rivoluzionario. Fin da allora giocò un ruolo importante nel movimento trotskista e fu considerato come il principale teorico del trotskismo in Inghilterra e internazionalmente. I suoi lavori scelti intitolati "La minaccia ininterrotta", fu pubblicata nel 1989. Ted divenne il principale leader dei trotskisti inglesinel periodo successiovo alla morte di Trostkij. La sua influenza crebbe tramite molte tesi teorico-politiche in cui distingueva i suoi seguaci dagli altri gruppi che derivavno dalla QI dopo la guerra. La sua visione era distinta, dai suoi corretti intuiti politici, da quelle di Cliff, Pablo, Healy, Mandel e gli altri leaders trotskisti del dopoguerra. E’ particolarmente rilevante nelle seguenti aree:

La natura di classe dell’URSS e dei paesi europei orientali

La natura di classe della rivoluzione cinese

La teoria del burocratismo proletario

L’economia del dopoguerra

La tattica del lavoro a lungo termine(entrismo) nei partiti operai di massa

Ted era l’editore politico del "Militant" quando era una tendenza del PL, tuttavia egli stesso fu espulso dal PL assieme all’intera redazione (nel 1983 circa). Nella metà degli anni ‘80, la tendenza Militant, era la più forte tendenza trotskista nel mondo. Ebbe quattro deputati nel PL e una forte influenza nei sindacati. Con una maggioranza nel PL di Liverpool, all’epoca, la maggiore campagna contro i tagli alle spese comunali da parte del governo Thatcher era stato lanciato dal consiglio comunale guidato dal Militant. Ciò portò un aumento dei voti al PL a Liverpool nel 1984 e alla vittoria del consiglio comunale guidato dal Militant. L’anno dopo i voti operai furono appena insufficienti per organizzare uno sciopero generale nella città e la sconfita dei minatori abbassò il livello conflittuale generale. La parziale sconfitta nella campagna fu seguita dalla chiusura del PL di Liverpool e da una campagna denigratoria per espellere i sostenitori del Militant dal Pl in tuto il paese. Il nuovo segretario del PL. Neil Kinnock, fece sua missione principale dell’espulsione del Militant, che riuscì in parte nel 1991. Il Militant aveva due parlamentari molto rispettati nel partito e nel paese. Uno era Terry Fields, che fu incarcerato per aver guidato le proteste contro la Poll-Tax e che era destinata a rimuovere la Thatcher. L’altro, Dave Nellist, che era rispettato persino dalla stampa conservatrice come il più duro operante parlamentare. Il Militant uscì nel 1992 a seguito di un confronto nella direzione tra chi voleva lasciare il PL e chi appoggiava l’idea di Ted di rimanere nel PL come tendenza. Il Militant espulse Ted e i suoi sostenitori. La maggioranza del Militant abbandonò il PL. All’inizio essi presentarono dei candidati contro il PL solo nei collegi dove furono espulsi. Ora hanno fondato il nuovo partito chiamato Partito Socialista. Appoggiano le posizioni di Ted e di altri importanti teorici come Alan Woods, fondatore del giornale "Appello Socialista". Hanno collaboratori con giornali e quotidiani e sostenitori in Italia, Francia, Spagna, Germania, Austria, Grecia, Cipro, USA, Canada, Messico, Argentina, Belgio, Svezia, Turchia, India, Olanda, Danimarca e Pachistan, per ciò che se ne sa.

10)Chi è H. Draper?

Cerco di introdurre ciò per il bisogno di coloro che vogliono realmente comprendere la lettura del Marxismo e della teoria rivoluzionaria di K.Marx che ne fa Hal Draper, soprattutto nei primi due volumi "Stato e burocrazia" e "Classe e politica rivoluzionaria". Molte domande di base trovano qui delle risposte. Hal Draper è nato nel 1914 a New York. Nel 1928, a 14 anni, si iscrisse alla LCG, ma non vi rimase a lungo, (so ciò perchè in una piccola conferenza nei primi anni ‘60 dove ha parlato di questo. Sua moglie , che aveva incontrato nei primi anni ‘30 e che divenne la sua più stretta collaboratrice politica, sembrava meraviglarsene: "Non sapevo che tu fossi stato nella LCG, non è sbagliato menzionarlo"). Frequentò l’università di NY e il college di Brooklyn dove si laureò nel 1934. nel 1932 si iscrisse alla Lega degli Studenti per la Democrazia Industriale, e dopo divenne leader della Lega Socialista Giovanile, la sezione giovanile del PS (credo che all’epoca si chiamasse PSd’America). Nel 1934 fondò il Congreso della Gioventù Americana e fu membro del suo primo CN e aiutò ad organizzare lo sciopero contro la guerra in quell’anno. Nel 1935 partecipò all’organizzazione dell’Unione degli Studenti Americani e ne fu membro del CN fino al 1937. Sia la USA che la CGA divennero campi di battaglia tra i liberals favorevoli ai Fronti Popolari e i sostenitori del PCd’A e i molto più radicali indipandenti provenienti dai vari gruppi socialisti, posti alla sinistra dei comunisti. Incontrò sua moglie, Anna Draper, all’epoca. Era un membro del gruppo giovanile dei trotskisti USA. Qui vi è una descrizione di D. del movimento studentesco degli anni ‘30 nel libro "Come noi vivemmo gli anni ‘30", edito da P.S. Simon(Università dell’Illinois,1967).

Quando i trotskisti statunitensi entrarono nel PS come parte della "svolta francese" internazionale dei trotskisti che si univano ai PS, D. divenne un membro del più ampio caucus della sinistra del PS guidato dai trotskisti. Lasciò il PS nel 1937 con almeno altri 1.100 militanti, praticamente tutta la sezione giovanile del PS, per formare il nuovo PSO. Nel 1940, fu uno dei membri che lasciò il PSO assieme a Schachtman, James e Dunajevskaja, in opposizione all’appoggio a Trotskij all’invasione sovietica della Finlandia in quell’anno e per la mancanza di democrazia nel PSO. Formarono un nuovo gruppo chiamato Partito Operaio(più tardi rinominato Lega Socialista Indipendente). Fu leader del PO e editore del suo quotidiano "Azione Laburista"e del suo mensile "Nuovo Internazionale" dal 1940 al 1958, quando la LSI si dissolse e molti suoi membri entrarono nel PS. Anna Draper durante quel periodo era un’attivista dell’USA. Divenne direttrice dell’Unione Commesse della Costa Occidentale (nel tentativo di cercare l’unione dei commessi) per la Unione Operai dell’Abbigliamento e fu una degli organizzatori del Comitato per una Sana Politica Nucleare(penso si chiamasse) che si occupava all’iniziodi un allineamento contro la guerra nucleare, e poi contro la guerra in Viet Nam. Fu, inoltre, la principale organizzatrice dei gruppi di supporto all’emergente movimento degli operai agricoli nei primi anni ‘60. D. divenne bibliotecario part-time all’università di California a Berkeley e fu fondatore del Club Socialista Indipendente. Fece ricerche sull’Università e sul suo ruolo nella società(in particolare le sue relazioni con le grandi imprese che fondano istituti di ricerca). Parte di queste ricerche furono inserite in un pamphlet ampiamente distribuito negli anni ‘60, intitolato "La mente di Clark Kerr". Fece conferenze su questi problemi in un forum del CSI poco prima dell’esplosione del Movimento della Libera Espressione. M.Savio, J.Weinberg e altri leaders del MLE seguivano questo forum che gli aiutò a cristallizzare molti dei loro atteggiamenti. Inoltre fece dibattiti con il prof. N. Glazer, in favore del MLE, primo di una serie di centinaia di conferenze fatte durante il MLE stesso. Il libro di D. "Il nuovo studente radicale" é una buona introduzione al movimento di metà anni ‘60. Nel 1967, costituì il Partito della Pace e della Libertà di California, un partito socialista indipendente che arrivò alle elezioni. Dopo un periodo di appartenenza all’IS(predecessore dell’ISO e Solidarietà), formò un gruppo nominato Comitato Socialista Indipendente. Morì a 75 anni nel 1979.(Tom Condit)

LA MORTE DI MICHEL RAPTIS(PABLO) 1911-1996 di Livio Maitan

Michel Raptis fu coinvolto nella lotta del movimento operaio fin dalla giovane età. Dai primi anni ‘30 giocò un ruolo importante nella costruzione di un’organizzazione anticapitalista e antistalinista, in collaborazione con Pantelis Piliopoulos, un leader marxista lucido e coraggioso, fucilato dai fascisti italiani nel 1943. Raptis si ritrovò in prigione parecchie volte, nel suo paese, e fu obbligato a passare gran parte della sua vita in esilio, soprattutto in Francia. Nel settembre 1938, usando lo pseudonimo di Speros, partecipò al congresso di fondazione della Quarta Internazionale. Rimase in Francia durante l’occupazione nazista, dedicnando se stesso a una estremamente pericolosa lotta clandestina per riorganizzare il movimento trotskista in una Europa, dopo che era stato devastato dalla repressione. Fu in quegli anni di guerra che Michel iniziò a giocare un ruolo maggiore nell’internazionale. Un ruolo che scvolse per oltre due decenni. Dal 1949 al 1960, come membro del Segretariato Internazionale. Ebbi la possibilità di familiarizzare con le attività di Michel, d’osservare questo sviluppo e alle nostre fraterne relazioni di apprezzare queste qualità. Ognuno di noi aveva molti fratelli e compagni che contribuivano al nostro sviluppo, di fare scelte importanti per le nostre vite. Per me guardando indietro, dopo tanti anni, posso solo concludere che ho imparato molto da R. Considero che queste qualità erano molto ben in evidenza negli anni ‘50. Particolarmente la sua capacità di capire immediatamente l’essenza del cambiamento della realtà. Per sapere quando avremmo riorientato i nostri obiettivi, quando avremmo riconsiderato la nostra strategia. E di mettere in pratica, senza esitazione, i risultati di nuove analisi e sintesi. Per esempio, Michel era certamente uno dei primi a segnalare la piena rottura tra Stalin e Tito. Uno dei primi ad adattarsi, quando la guerra di Corea scoppiò, rigettando ogni "equidistanza" tra i contendenti. Uno dei primi ad accettare la conversione al marxismo del movimento populista in America Latina, come il peronismo in Argentina. Fu R. che segnalò, nel 1951-52, la necessità per un militante rivoluzionario, particolarmente dell’Europa capitalista, di evitare ogni deviazione "propagandistica". Argomentò per un orientamento entrista nei PC che erano stalinizzati all’epoca. In altre parole, argomentò in fgavore di una politica che ci permettesse di evitare di separare noi stessi dal movimento operaio attuale e fare il possibile per allargare e per sfruttare le contraddizioni all’interno quando iniziano a maturare. Ciò fu il contributo di R. che rese la QI capace di analizzare i cambiamenti in URSS dopo la morte di Stalin(vedi il suo editoriale dell’aprile 1953 sulla Quarta Internazionale). Furono gli articoli di R. dalla fine degli anni ‘50, che segnalavano chiaramente l’importanza capitale delle nuove rivoluzioni coloniali. Perfino al costo, secondo me, del misconoscimemnto del potenziale operaio dei paesi europei. I migliori scritti di R., inoltre, portano la stesa data. Presi molti di questi artcioli dalla stampa internazionale e, soprattutto, molti firmati M.Pablo o Jean-Paul Martin in OI. O i suoi contributi alla storia dei primi venti anni della QI. O i suoi rapporti sui nostri congressi e sul Comitato Esecutivo Internazionale. E il suo libro "Capitalismo o Socialismo, la guerra che verrà"(1952) "Dittatura del Proletariato", "Democrazia e Socialismo"(1957), "Impresioni e problemi della rivoluzione algerina"(1962). Non dobbiamo dimenticare il suo testo del maggio ‘60 sulla liberazione delle donne. Molti lettori giudicheranno adesso, a più di un quarto di secolo di riflessioni e di iniziative femministe, che questo lavoro è sensibilmente obsoleto e criticabile in molti punti. Ma ha avuto il merito di essere il primo testo a portare una serie di problemi cruciali all’attenzione dei marxisti rivoluzionari. Michel era direttamente coinvolto, fin dall’inizio, in una complessa solidarietà con la rivoluzione algerina. Fu arrestato ad Amsterdam nel giugno 1960, assieme a un altro membro del SI, Sal Santen, e accusato di avere preparato dei documenti falsi e banconote contraffatte. Un’ampia solidarietà si sviluppò in tutto il mondo, durante al sua detenzione e il suo processo nel 1961. L’appello lanciato da J.P.Sartre e firmato, tra gli altri, da S.DeBeauvoir e J.Amado fu finalmente condannato a 15 mesi di prigione e liberato alla fine del processo. Si rifuggiò in Marocco. Dopo la vittoria della rivoluzione andò ad Algeri, dove collaborò con Ahmed Ben Bella e il suo governo. Si riunì al corpo principale della QI dopo la sua scarcerazione. Il suo rapporto con la rivoluzione algerina, è uno dei più commoventi dal congresso mondiale del 1963. Tuttavia, qualcosa si ruppe tra noi. M. iniziò una lotta di minoranza che portò alla rottura nel 1964-65. Dopo questa scissione, guidò una corrente marxista rivoluzionaria fuori dalla QI. Pochi anni fa cercò di riunirsi con la QI, la storica importanza che non aveva mai discusso fuori dalla sua corrente. Giungemmo ad un accordo, ma per varie ragioni, inclusa la situazione del movimento marxista rivoluzionario in Grecia e importanti differenze di opinione sull’approccio che avremmo dovuto avere con la Jugoslavia, l’accordo non fu attuato in questo caso personale. E’ difficile giudicare, per uno storico del movimento operaio internazionale del XX° secolo, le attività e le pubblicazioni di R. e di tutti coloro che hanno partecipato a una cosa che è un nostro stesso scopo comune. Io posso dire ogggi che non dimenticherò il suo importante contributo alla lotta rivoluzionaria.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

Gli scritti di Ernest Mandel:una breve rassegna del corpo centrale delle opere (di Salah Jaber)

Ernest Mandel appartiene alla specie che è condannata sempre più a sparire in questa seconda metà del XX° secolo: il tecnico militante marxista. Fu capace di combinare un’attività di leader rivoluzionario instancabile, con il lavoro intellettuale che completa i criteri di ricerca scientifica, e quindi, un forzato rigetto dei mandarini accademici. Gli accademici marxisti hanno poco in comune con M. , come teorici professionali dei partiti burocratici, in cui uno specializzato "dipartimento ideologico"combina le funzioni di ministero della propaganda e di seminario teologico. Fu uno di quelli che concepì l’attività teorica come parte integrante dell’attività rivoluzionaria (nel senso in cui la teoria marxista è una guida all’azione, come Engels disse, e la "produzione teorica" è una esenziale, inseparabile dimensione della lotta politica, non una acrobazia speculativa. M. era cposì totalmente devoto a questa lotta, cui aveva dedicato tutta la sua vita, che perfino quando gli accadde di scrivere un libriccino su un "triviale" soggetto giallo, produsse un’analisi della società borghese. I "tartufi" (rivoluzionari fasulli) che denunciava nella sua prefazione, non è stata mai adeguatamente valutata nella sua analisi. La sua forza di carattere e fisica gli permisero di sfuggire al campo di concentramento nazista, in cui due suoi cari compagni della sua età, e della cui abilità intellettuale era ammiratore, Marcel Hic e Abraham Léon, non sopravvissero: entrambi morirono prima dei 30 anni di età. M. portò al suo lavoro l’ardore rinforzato dal senso di debito morale da tributare loro. Il desiderio edi sopravvivere lo salvò dall’Olocausto al servizio del movimento, che nelle conseguenze della II°GM, sembrava essere sull’orlo della sparizione. Come Trotzkij in esilio, s’immerse in un "continuo lavoro" allo scopo di assicurare la trasmissione dell’eredità. Raddoppiò i suoi sforzi quando fu un felice testimone della nuova giovane radicalizazione degli anni ‘60. Si diede il compito di "aiutare la nuova generazione con un metodo rivoluzionario". In mezzo secolo di lavoro continuo, che spesso svolgeva , gioisamente, come scrive nell’annotazione nella dedica di uno dei suoi libri. Lasciò una impressionante serie di scritti, che avrebbero potuto riempire parecchie dozzine di volumi. Aveva grandi capacità di scrittore. M.era uno che avrebbe potuto scrivere lettere, articoli, brochures o finire un capitolodi un suo libro mentre partecipava attivamente a un incontro politico, Ma con luila quantità non divenne mai la qualità. Si deve convenire che i lavori politico-teorici di M. erano sempre dei documenti stimolanti e ricchi, persino se era solo una lettera personale di discussione cpome quelle tante che scrisse. La sua erudizione era di un tipo che la progressione accumulata di conoscenze acquisite spinge sempre più oltre l’umano limite. Ciò impoegnò tutti i suoi discorsi: era uno che poteva ascoltare per ore, sempre con il desiderio di comprendere di più e scoprire nuovi orizzonti, e M. fu certamente non un uomo che conservava gelosamente la sua conoscenza a se stesso. Non uno che mostrava la propria conoscenza con pedanteria, lontano da ciò; ma sentiva il compito di passare ciò che sapeva e comunicare la sua "sete di informazioni", così come la sua passione intellettuale: queste preoccupazioni seguirono tutti i suoi lavori.

Una esaustiva bibliografia degli sscriti di M. -anche se solo della ristretta area dei libri e degli articoli pubblicati, eliminando la voluminosa corrispondenza- prenderebbe la dimensione di una dissertazione di un dottorato. Possiamo solo qui menzionare i punti salienti, i segni più incisivi lasciati lungo la strada di questo immenso campo di lavori scritti in in tedesco, inglese, francese, le tre lingue che M.usava meglio (oltre il fiammingo, sua lingua madre). Nel maggio 1960, M.completò, in francese, il suo lavoro più importante, quello che lo rese noto in tutto il mondo come economista marxista con una conoscenza enciclopedica. Il libro fu pubblicato nel 1962 con il titolo alquanto fuorviante di Trattato marxista di economia (che divenne Teoria economica marxista in molte traduzioni). Un titolo fuorviante perchè, nello stile dei trattati stalinisti questo titolo nasconde un gigantesco sforzo (10 anni di lavoro, 50 pagine di bibliografia)che porta nuova linfa al molto importante contributo scientifico di Marx, che gli stalinisti hanno pietrificato e deformato . Lo scopo di M., come spiega nella prefazione, "era di ricostruire l’intero sistema economico di K.Marx" e di deoccidentalizzarlo. Innanzitutto fece degli sforzi simili per ricostruire le analisi trotzkiste sull’URSS e sulla problematica transizione al Socialismo. Questo primo lavoro rinnovatore, era presentato (di già!) come un "invito ale giovani generazionidi marxisti" un invito che era ampiamente giudicato dal grande successo che il libro ebbe. Non si può classificare M. come un divulgatore del Marxismo o consegnarlo alla scuola economica "storico-empirica" come fu fatto dai marxisti "occidentali" e dai teorici semistalinisti; M. scrisse il suo lavoro più "filosofico": La formazione del pensiero economico di Marx. Questo lavoro intervenne direttamente nel dibattito, assai diffuso all’epoca, sulla relazione tra il giovane Marx e il Marx maturo.(il periodo considerato nel libro finisce quando Marx scrive il Capitale). Ma diede un ampio contributosu un’altra diffusa questione: "il modo di produzione asiatico", la teoria dell’alienazione e le sue relazioni con le civiltà industrializzate (M. non ha mai accettato il termine post-industriale). Questo lavoro completato più tardi con l’introduzione della nuova edizione in inglese del Capitale che apparve tra il 1976 e il 1981. Durante i primi anni dopo la grande rivolta del 1968, numerosi e importanti testi torici di M., dell lunghezza di un pamphlet o di un articolo, furono pubblicati in molte lingue. Molto notevoli furono le sue letture della burocrazia, i due testi sul fascismoe sulla teoria marxista dell’organizzazione e i nuovi lavori polemici, particolarmente quella sul dibattito sulla teoria del capitalismo di stato in URSS. Nel 1970pubblicò un’antologia con una introduzione sul tema che gli era caro come rivoluzionario edex-sindacalista: il controllo operaio, il consiglio operaio, l’autogestione. Nel 1972, infine, il lavoro sulla terza fase del capitalismo fu pubblicato in Germania. Considerò questa opera come il suo capolavoroe fu giustamente orgoglioso di esso: il Tardocapitalismo. Fu un lavoro innovativoin molti aspetti particolarmente per le sue raffinazioni e aggiornamenti della teoria delle onde lunghe (cui legò la tendenziale cadut del saggio di profitto), la sua teoria della crisi e le sue analisi delle connessioni tra terza rivoluzione tecnologica, tendenza alle innovazioni perammanenti e la corsa agli armamenti alla luce della legge dello sviluppo capitalista che Marx scoprì. Tardocapitalismo è soprattutto il solo tentativo di tracciare e dare un quadro completo del capitalismo contemporaneo, integrante le varie dimensioni, come le classi sociali, lo stato e il mercato globale. Temi che Marx intendeva coprire nel Capitale, ma non vi riuscì. Su un soggetto completamente differente, articoli scritti in francese per Imprecorr (pubblicazione ufficiale della QI), furono raccolte e completate con un capitolo mai pubblicato, il lavoro di M. "Dallo stalinismo all’Eurocomunismo". Nel 1979 una serie di interviste furono pubblicate a Londra sotto il titolo "Marxismo Rivoluzionario Oggi", in cui espresse giudizi e fece previsioni su molte diverse questioni partitiche, storiche, teoriche, dando al suo pensiero un ampio raggio. Il leader della QI, cos’ parlando mostrò la sua forza e la sua debolezza, e cioè che era al di sopra di ogni eccessivo ottimismo o controllo. Nello stesso anno M. pubblicò il suo "Trotzkij:studio sulla dinamica del pensiero storico". Questo lavoro didattico essenziale fu dedicato alla studio del pensiero del grande marxista che M. venerava e sempre rileggeva meravigliandosi della perspicacia di Trotzkij. Gli anni ‘80 portarono il riflusso delle lotte. Diedero a M. l’opportunità, nel 1984, di scrivere e pubblicare in inglese il suo libro sul romanzo giallo "Delizioso assassinio: storia sociale dei gialli". Fu un saggio tracciato dai lavori sulla relazione tra capitalismo e crimine che la morte gli impedì di completare. Nel 1985 terminò e pubblicò: "Il significato della Seconda Guerra Mondiale", che non è un’interpretazione marxista del terribile mezzo-secolo (che formò il giovane M.): è una fiera denuncia del capitalsimo dal "volto umano"e una penetrante riflessione sulla questione chiave della concezione materialistica della storia. Inoltre nel 1986, M. ebbe un dibattitocon Alec Nove sulla "Nuova Sinistra" sulla relazione tra piano e mercatoin una economia post-capitalistica. Critcò vigorosamente l’idea del "mercato socialista" e difese il progetto socialista democratico della transizione marxista rivoluzionaria. Questo dibattito, una nuova variante dell’irriducibile conflitto tra "realismo" riformista e l’utopia dell’intransigenza rivoluzionaria, continuò fino al 1988 (Nove nel 1987, M.1988, Elsdan 1988). Ciò rifletteè lo spirito del.periodo, la moda del momento per il gorbaciovismo. M.era uno dei primi a comprendere che era un periodo di svolta per la storia sovitica e un periodo in cui molti minimizzavano ciò. Era abbastanza lucido da non avere dubbiche M.Gorbaciov non avesse possibilità di successo, diversamente da altri ammiratori di questo apprendista stregone della riforma burocratica. Ma fu ingannato, portatovi dall’ottimismo rivoluzionario, tipico in lui, nello stimare gli effetti decennali della ditttura stalinista sulla coscienza della classe operaia sovietica e nel sopravvalutare la capacità di resistenza degli operai e dei burocrati alla dinamica della restaurazione capitalista, determinato dal contesto globale . Questi meriti e questi errori apparivano chiaramente nel libro di M. su Gorbaciov, del 1989, "Oltre la Perestrojka". Come tuti noi fu contrariato dalla svolta reazionaria degli eventi in Europa Orientale del 1989. Ma aveva sentitomolto più degli altri, a causa dell’intensità della speranza che vi aveva riposto, il timore di un disastro. Nel 1992 fu pubblicatoil suo lavoro teorico sulla burocrazia, che aveva pianificato da molto tempo "Potere e moneta:teoria marxista sulla burocrazia". Gli eventi spinsero M. a dare a questo libro una funzione che non aveva previsto in origine; spiegare le radici della svolta restaurazionista burocratica sovietica e euro-orientale, come aveva sottolineato nell’introduzione , criticando i suoi precedenti errori di giudizio. E’ stata un’opportunità per lui di affrontare ancore lòa questione dell’autogestione socialista per la quale aveva sempre lottato. Argomentò un altro caso, l’anno successivo , difendendo la Rivoluzione Russa contro i suoi detrattori i cui ranghi si rinforzarono con l’onadat della sconfitta sovietica: "Ottobre 191:colpo di stato o rivoluzione sociale?". Argomentò anche una terza questione, su richiesta della casa editrice dela PDS tedesca, questa volta in difesa di Trotzkij: "Trotzkij come alternativa". M. difende Trotzkij e la sua appassionata lotta, con spirito critico, davanti il tribunale della storia. Mostrò che il contributo di Trotzkij è il solo contributo coerentemente marxista ai maggiori problemi del ventesimo secolo(eccetto i suoi problemi ecologici). Per concludere questa rapida visione dell’immenso campo delle opere citiamo l’ultima riga di uno dei più bei testi che M. abbia scritto. La prefazione, firmato E. Germain, alla prima edizione dello straordinario lavoro, vecchio di 24 anni, di A.Léon sulla questione ebraica, scritto due anni prima la morte di Léon ad Auschwitz. Queste righe portarono la testimonianza di ciò che M.è e cosa la sua vita significò: "Tra le cose che ho imparato dalla storia di questa vita vi sono quelle che forse rispondono perchè un uomo di così notevoli qualità leghi il suo destino a un così piccolo gruppo rivoluzionario. Possono rispondere essi stessi, perchè Marcel Hics, Martin Widelins, Abraham Léon che erano tra i più dotati intellettuali europei, scelsero un movimento che non poteva promettergli nè successo nè gloria o onore, nèil più piccolo comfort materiale, ma al contrario richiedeva loro ogni sacrificio alla loro vita, e che richiedeva un lungo ingrato lavoro, frequentemente in isolamento dal proletariatocui cercavano di dare ogni cosa? E se si è capaci di riconoscersi in quei giovani rivoluzionari, con le loro doti intellettuali, eccezionali qualità morali, allora si potrebbe dire a se stessi che un movimento capace di attrarre solamente con la potenza delle idee e la purezzadegli ideali, capaci di guidare questi dialettici razionalisti s così alte autoidentificazioni e devozioni, è un movimento che non può morire, perchè in esso lega ogni cosa che è nobile nel’umanità.

Traduzione di Alessandro Lattanzio