MIARI FLORIO
Dizionario bellunese. Storico-artistico-letterario
Arnaldo Forni Editore, Sala Bolognese 1998, pp.192 , cm.24x17, ISBN 88646003 , euro 19.63.
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Il conte Florio Miari così presentò la sua opera edita in Belluno il 5 novembre 1843. Il dizionario che presento ai miei concittadini, è frutto di un continuato esercizio da me fatto sulla storia, e sulle particolari memorie, che si riferiscono alla nostra antica provincia; fatica, che, benché sembri di poco momento, essendo del tutto nuova e tracciata, quanto ad alcuni punti, con iscorte assai dubbie e disparate, trovò non poca difficoltà. Però ciocchè in esso io raccolsi è dettato con la possibile critica, ne mi lasciai sfuggire idee vaghe o non bastantemente provate; volendo piuttosto omettere di quelle, di cui non era ben certo, che aggiungerne a confusione della storia, ed a dubbiezza del resto. Con eguali principj potrà, chi si sia, accrescere in seguito questo mio lavoro, che forse ora riescirà alquanto imperfetto, bene avvertendo però, che gli avverrà, spesse volte, di trovare in qualche storia o cronaca delle notizie, che gli sembreranno positive, le quali ben ponderate poi, non le riscontrerà abbastanza provate e veritiere; per cui dovrà usare, prima di adottarle, la massima circospezione. Eguale riserbo, spero, che si vorrà avere anche in mio riguardo, sopra il conto di quest'opera, prima di darmene traccia, se, per ottenerlo, mi fu necessario un corso di più anni onde riconoscere e verificare tutte le difficoltà, che di continuo mi si affacciarono. Quanto ai personaggi, che si resero meritevoli per scienze, lettere ed arti, non ho stabilito di tesserne né la vita , né l'elogio, essendo ciò in contraddizione con un semplice dizionario; ma solo volli ricordarli , e segnarne le azioni principali. Omisi tutti quelli che parvero non meritare una ricordanza, e così feci per i tuttora viventi, de i quali spetta all'imparziale posterità ricordarne le gesta, benchè non manchino anche a' nostri tempi, chiari cittadini, che non ci lasciano invidiare le età trascorse, e il nome acquistato dai nostri maggiori. Gli argomenti storici sono pure annotati di volo; riferendomi in questo a quanto raccolsi nel Compendio, già pubblicato per l'anno 1830; potendo, chi ne avesse maggiore vaghezza, ricorrere alla storia di Giorgio Piloni, che diffusamente ne parla, a Giovan Nicolò Doglioni e al Pierio.
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