Brasil  di Gigo

 

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CAPITOLO I

Merendeiro



Siete mai stati in Brasile ?

Copacabana ? Rio de Janeiro ? Il Pan de Zucca? La Samba ? Il Sole ? Il Mare
? Le ragazze ?

Il Palmeiras ? (no.non e' il tonno)

E vi siete mai lasciati cullare dalle note di Antonio Carlos Jobim ?

Forse Tom Jobim ?

Chico Barque de Holanda ?

Avete mai tentato un approccio galante con in sottofondo il magico sassofono
di Stan Getz ?

No ?

Davveroooo ?

Male, molto male, capisco che un viaggetto in Brasil non e' per le tasche di
tutti, ma un Cd dei sopraccitati lo trovate in qualsiasi negozio a pochi
euro, invece di buttarli in Pausini, Tiziani Ferri, Eminem e compagnia,
provate per una volta a cambiare scaffale, sono certo, mi ringrazierete.

Non come Sara, la mia ragazza, tutte le volte che infilavo nello stereo
della macchina "The girl of Ipanema" iniziava a boffonchiare, che gli faceva
venire sonno , che era musica da vecchi, che sembrava la sigla di Casa
Vianello, e che due palle, e sempre la stessa solfa noiosa and so on..

E io li a pensare al metodo di sostituirla con un modello carioca di quelli
col culo tondo e armonico che pare solo gli manchi la parola.

Insomma, non so se si e' capito, ma io ho una passione smodata per il
Brasile (s'era capito vero ?), mi piace tutto, ma proprio tutto, pure le
favelas, darei una gamba pur di rinascere in quei lidi, ed invece sto qua,
in quel di Caronno Pertusella, hinterland milanese, nebbia, afa, zanzare,
marcite poppaccio becero alla radio e ragazze col culo basso e cellulitico,
blearp.

Pensavo a tutto cio', solo soletto, in casa, in quel Luglio
appiccicaticciamente bigio, mentre ero intento a scartarmi l'ennesima
merendina (mio pranzo), sullo stereo "Diggin Deeper" nella mitica vesione di
Herbie Hancock, allietava le mie orecchie e di li a poco pure la mia lingua
avrebbe avuto il suo giusto premio sottoforma di cioccolato , si,
geneticamente modificato, ma, dolce e goloso come piaceva a me.

"Telefona al 699xxxxxx e scopri se hai vinto il viaggio dei tuoi sogni"
recitava la carta della tortina spaccafegato che avevo appena ingurgitato,
bah, perche' non provare, con tutti i soldi che buttavo in messaggerie
erotiche, non sarebbe stato certo quell'euro in piu' a collassarmi il conto
in banca.

Composi il numero, digitai l'interminabile sequenza di numeri che la vocina
registrata mi indicava, attesi in linea e infine riposi con olimpica calma
la cornetta sull'apparecchio.

Poi svenni.

Avevo vinto un viaggio per due persone a RIO DE JANEIRO.



Cazzo! (mi si passi l'anacoluto) Non mi pareva vero, il sogno di una vita
che finalmente si avverava, Brasil Brasil BRASIL !!!!

MI precipitai da Sara senza por tempo in mezzo, "abbiamo vinto, abbiamo
vinto un viaggio in Brasile" gli gridai sputacchiando in faccia appena
entrato in casa sua.

La sua risposta mi gelo'

"Ma che razza di vittoria e' ? Un viaggio a Rio de Janeiro, in quel posto
pieno di negri che non si lavano e pensano solo a ballare e giocare a
pallone, che schifezza."

"Cicci" (la chiamavo cicci), guarda che Rio De Janeiro e' una metropoli tal
quale Milano, l'acqua corrente arriva anche la' (magari non dappertutto) e
non sono tutti Ronaldi e Edmundi che ballano e giocano a pallone (e vanno a
puttane, pensai tra me e me) ci sono anche ragionieri, ingegneri, casalinghe
e impiegati come dappertutto".

Sara' (disse Sara,  e scusate il gioco di parole, ma Sara diceva semrpe Sara
') comunque a me di andare nel terzo mondo non mi va', chissa' le malattie
che si prendono e le vaccinazioni che bisogna fare e poi per quando sarebbe
questo viaggio ?

Capii' che era inutile tentare di spiegargli che il Brasile non era "terzo
mondo" e risposi; "dal 1 al 7 Settembre"

"Ecco perfetto !! Non ci possiamo andare , non ti ricordavi piu' vero ?
Dobbiamo accompagnare i miei dalla nonna a Castelporziano, quindi non se ne
parla proprio !"

Nella mia mente, improvvisa e violenta come un lampo si materializzo
vividamente  un'immagine di schizzi di sangue sulle pareti, mannaie e
macerie fumanti di Castelporziani, rasi al suolo come Cartagine dopo la
terza guerra Punica, ma fu solo un attimo, tornai subito in me.

"Scusa, cicci, e' vero, me ne ero dimenticato."



Effettivamente lo avevo proprio dimenticato, la mente umana e' un congegno
sofisticato e stronzo, se qualche cosa non gli va e non la digerisce, lui la
rimuove, e io Castelporziano, i futuri suoceri e la strafotuttissima nonna
che non si decideva a lasciare questa valle di lacrime li avevo seppelliti
da tempo, anzi , forse , nella mia mente non avevano mai nemmeno trovato
asilo.

Naturalmente non avevo nessunissima intenzione di rinunciare al Brasile per
una simile cagata e Sara stavolta poteva veramente andare a farsi fottere.

Beh.quasi..

Di lasciarla non se ne parlava minimamente, era piena di soldi e lavoravo
nella ditta del padre, se avessi fatto una simile cazzata mi sarei trovato
disoccupato in men che non si dica e non me lo potevo assolutamente
permettere, tra mutuo e macchina da pagare se non volevo finire sul registro
dei protestati dovevo tenermi ben stretta la fidanzata.

Che poi in fin dei conti non era neanche malaccio come ragazza, un po' tonta
e schematica nei gusti magari, un po' stronza e oca di tanto in tanto,  un
generale SS nell'intimita', na rompicoglioni da competizione quasi sempre,
pero'.faceva dei pompini da favola.

Eeeeh si, malgrado la montagna di difetti di cui sopra , di bocca ci sapeva
veramente fare, non avevo mai osato indagare sul come avesse imparato una
tecnica sittanto sopraffina, ma non era poi cosi' importante, l'importante
era che quando mi calava la zip dei jeans io salivo sull'ottovolante del
piacere, aveva il ritmo e i tempi giusti connaturati in se, eseguiva la
pompa a ritmo di Bossa Nova, tocchi sincopati in levare sempre un po' prima
o un po' dopo di quanto te li aspettavi, e faceva crescere il seme pian
piano dentro di me, lasciandolo zampillare con tocchi lievi e vellutati
senza tensione, morbidamente e violentemente lasciandomi poi piacevolmente
sconquassato, anzi SCOSSO.

Una goduria credetemi.



Ma non si vive di solo pompini, e IO volevo andare in Brasile , e non c'era
bocchino che tenesse , IO sarei andato in Brasile.



Gia'.."sarei andato in Brasile", ripetevo tra me e me, con tono tronfio da
dittatore sudamericano, il problema e' che non sapevo assolutamente come.

Castelporziano e la vegliarda attendevano me e il parentado tutto, e per
quanto mi arrovellassi, non riuscivo proprio ad escogitare nessun sistema
valido per cambiare la mia destinazione dell'1 Settembre dall'avita campagna
alle spiagge carioca SIGH !!

Fu in quella che plinplonno' il campanello (il mio campanello fa plin plon,
lo so , lo so e' da froci, ma cambiarlo con un virile DRRRIN costava troppo)

"Buonsgiorgni, abida qui el segnor Mastrussao ?"

una Topa galattica era scesa da un pianeta lontano ed era atterrata sul
pianerottolo di casa mia, bella, mora, vagamente mulatta, due pere da
marchio di qualita' "Dal Monte", corpo da favola gotica, gambe da
esposizione universale, labbra sulle quali morire (cfr Mogol), occhi in cui
tuffarsi con rincorsa, culo indescrivibile (infatti non lo vedevo).

Raccolsi la mascella e risposi:

"Il Signor Mastruzzi, ...sono io"

"Segnor Mastrussao, noi della Merendeiro siamo lieci di consegnarglie el suo
premio, un viaggiao de 2 hombre per Rio de Janeiro, io sono Rivaldinha e
saro' sua guida per tutto il viaggiao en Brasil, a sua completao desposicion
, ci vediamo l'1 Settembre all'aeuropuorto de Milan Malpensao, ciao bel
Fuastao !"

mi regalo' un occhiolino pieno di doppi e  tripli sensi, un bacetto e
dondolando svani' dal mio pianerottolo, giustintempo per prendere nota del
suo culo da X Files, ai limiti dell'impossibile belta'.

Il tempo di riraccogliere la mascella e mi fracassai la testa contro lo
stipite del corridoio.

Ma Cazzo !!!

Viaggio in Brasile

Figa da paura a mia "disposissiao"

Una settimana di Samba, sesso, mare, sole e Tequila e io.

CASTELPORZIANO con fidanzata & C.

Me infelice.

Certo se Sara mi avesse visto insieme a Rivaldinha mi avrebbe cavato gli
occhi, pero'.pero'.pero'.porompompero pero'

MA CERTO !!

Avevo la soluzione , come avevo fatto a non pensarci prima"

Sarei andato in Brasile, altro che Castelporziano, le tette di Rivaldinha,
si si si si siiiiiiii !!!!



Il tocco della genialita' prima o poi colpisce tutti, ma devi stare attento
perche ti sfiora appena , e' come un breve flash che ti accende la mente,
sta a te tenere gli occhi aperti e cogliere appieno lo scenario che ti si
presenta, cosi', come su un palcoscenico teatrale, quando improvvisamente le
luci abbagliano gli sfondi di cartapesta, gli attori, i musici. E finalmente
capisci, tutto ti e' svelato, la conoscenza ti pervade e la forza e' con te.



"Dovevo farmi tradire da Sara !"

L'uovo di Colombo! Se avessi beccato la mia "adorata" fidanzata nel bel
mezzo di una sonora scopata con un aitante giovine, avrei potuto gridare il
mio dolore al mondo e alla fedifraga, e soprattutto tenergli il muso per
almeno una settimana (quella dall'1 al 7 Settembre) per poi , magnanimo,
perdonarla (e non perdere cosi' il mio posto di lavoro).

Naturalmente il tutto doveva essere un processo controllato, mica potevo
farmela sbattere da uno sconosciuto, nooo, troppo rischioso , avrebbe potuto
poi innamorarsi del tapino e scaricarmi dal suo cuore (e dalla ditta di suo
padre), niet !

Dovevo farla tradire da un amico fidato, sicuro che si sarebbe levato dai
coglioni a mio comando, senza pretendere null'altro che una sana ciulata.

Valerio era la persona giusta !



Valerio, bel tipo, alto , aitante, fico quanto basta, palestrato ma non
troppo, mascella possente, pilota di rally, ricco sfondato e pieno di donne
(soprattutto top model), ci eravamo conosciuti a militare ed eravamo rimasti
in contatto malgrado vivessimo e frequentassimo due mondi lontanissimi, lui
Montecarlo, locali esclusivi, e fighe da paura, io Castelporziano, il Bar
Tabacchi sottocasa e Sara.

Valerio pero' mi doveva un favore, a pochi giorni dal congedo aveva
falsificato un permesso per andarsi a scopare la gnoccona di turno, fu
beccato e salvato dal mio pronto intervento, mi presi la colpa e mi feci i
10 giorni di rigore in sua vece, avevo aggiunto 10 giorni di naja , ma avevo
guadagnato un amico ricco e fico e prima o poi mi sarebbe venuto utile..

Mo' era il "prima o poi".



"Caaaaaro Valerio".  esordii' con tono mellifluo

"Di cosa hai bisogno Carlo", rispose, conoscendomi ormai nel dettaglio

"Una sciocchezzuola, dovresti scoparmi la fidanzata" (non amavo tirare le
telefonate per le lunghe, anche e soprattutto per via della bolletta)

"Cooosa ? Ma sei scemo, Sara ? Non e' il mio tipo, sai bene che ragazze
frequento io"

E lo sapevo si, lo sapevo, erano secoli che mi rodevo d'invidia e mai che mi
lasciasse qualche rimasuglio.

"E poi scusa e' la tua ragazza, non potrei mai, sei un amico"

In verita' se fosse stato una strafiga, non si sarebbe fatto il minimo
scrupolo, ma Sara non era precisamente "strafiga"

"Appunto perche' sei mio amico E DEBITORE, me la devi scopare , senti mo' al
telefono non posso stare a spiegarti tutta la rava e la fava, troviamoci al
Bar tabacchi sotto casa mia che ti spiego tutto"

"No no, che orrore, troviamoci al Luxury qui da me , offro io"

"Ok ciao"

"Ciao"

.ci contavo, al Luxury servivano un "Bellini" da favola.



Degustando svariati cocktail a sue spese gli spiegai il mio torbido piano,
ci volle del bello e del buono per convincerlo ad accettare ma alla fine in
nome dell'amicizia e del vecchio favore capitolo', certo dovetti cedergli il
secondo biglietto ber Rio , ma il gioco valeva la candela, tanto non sapevo
chi altro portarci.

Sicuramente mi avrebbe soffiato Rivaldinha, ma una volta laggiu', sarei
riuscito ampiamente a rifarmi, mica si poteva scopare tutta la popolazione
femminile del Brasile.







CAPITOLO II

Lo scellerato piano



Era tutto studiato nei minimi dettagli.

Mi presentai sotto casa di Sara alle 20 in punto, come al solito non era
ancora pronta, ma lo avevo previsto, e quando finalmente apparve sulla
soglia, attaccai con il mio copione studiato e ristudiato nei giorni
precedenti.

"Cazzo, ma possibile che sei sempre in ritardo ? Abbiamo appuntamento con
Valerio alle 9 in Piazza Redi, lo sai com'e' fatto, se non ci vede arrivare
, prende e se ne va, e poi alla festa , senza di lui come entriamo ?"

"Ummpf, lo sai che mi sta sul cazzo quel tuo Valerio !"

In verita' avrebbe "voluto "stargli sul" cazzo, e magari calarcisi pure
sopra, ma lui non gli aveva mai dato corda.

"E poi portera' sicuramente qualcuna di quelle sue troiette che fanno le
modelle, dietro alle quali sbaverai tutta la sera"

(chiaro sintomo di invidia)

Chi iooo ? Figurati !! Sai che non mi piacciono le ragazze di Valerio,
abbiamo gusti differenti, e poi io amo solo te cicci"

Valerio ci aspettava (con il quarto d'ora di ritardo concordato) all'angolo
di Piazza Redi.

"Serata di merda !! Voi due siete sempre in ritardo e io sono stato
scaricato da Isabelle" (la troia, ops, pardon, ragazza che frequentava)

"aveva una sfilata e proprio proprio non poteva mancare, si fotta, me ne
trovera' un'altra alla festa"

"Beh inutile allora andare con due macchine, sali con noi Valerio" cinguetto
' Sara.(quella alla quale stava sul cazzo).

"No no grazie, vi seguo con la mia Porsche" (aveva la Porsche)

Il piano filava liscio come l'olio.

Feci per rimettere in moto la macchina e.

Wrrrr wrrrr wrrr

Niente..

Il motorino girava a vuoto

(in verita' avevo montato un piccolo congegno che scollegava l'impianto di
accensione, congegno che avevo azionato poco prima di infilare la chiave nel
blocchetto)

Smoccolai con toni Gassmaniani per un 5 minuti buoni, poi , fintamente,
affranto capitolai.

"Sta macchina di merda !! Non parte, chissa' che cosa cazzo gli e' preso, e
adesso ?"

"non possiamo arrivare tardi alla festa, quella e' tutta gente in, io mi
avvio e voi mi raggiungete dopo, anzi se vuoi porto io Sara e tu ci
raggiungi la, dopo aver chiamato un meccanico" fece Valerio, favolosamente
calato nella parte.

"mi sa che e' l'unica cosa da fare, a te non scoccia cicci , vero ?"

"salire sulla Porche con quel buzzurro ? un po' si, ma piuttosto che star
qui a fare la bella statuina."

partirono cosi', rombando nella notte, mentre io, solo e con aria trista e
contrita li salutavo con la manina preparando mentalmente la fase 2 del
piano.



Sara nel frattime sfrigolava come olio in padella, finalmente sola con il
suo amore segreto non aveva ancora finito di ringraziare il cielo per la
fortuna che gli era capitata tra capo e collo, seduta nel Porsche del mitico
Valerio con il  suo truzzissimo  Carlo appiedato e fuori dai coglioni per
almeno un paio d'orette buone.

Era intenzionata a sfoderare tutte le sue armi femminili per far capitolare
l'aitante maschione che gli stava accanto e contava che prima del ritorno
del suo fidanzato l'avrebbe accolto "tutto" dentro di se.yumm yummm (penso'
anche yumm yummm, lo giuro !)

Valerio invece viveva il momento con imbarazzo, fastidio ed un lievissimo
retrogusto disgustoso sul palato, Sara non gli era mai piaciuta e vestita
come era vestita in quella occasione gli faceva ancora piu' schifo del
solito.

Gli pareva di accompagnare un gigantesco Ferrero Rocher incartato male ed
evitava accuratamente di guardarla per non ferirsi gli occhi con il
baluccichio che la mise color oro sbarbagliava in ogni dove.

Si distraeva pensando al pompino che di li a poco si sarebbe gustato dalle
labbra del Ferrero Rocher sedutogli accanto e che Carlo gli aveva decantato
con tanta enfasi.

La cioccolatina era chiaramente in calore e sparava battutine con doppi e
tripli sensi epocali, roba che un camionista sarebbe arrossito
violentemente, ma non Valerio, e non che fosse piu' o meno rozzo di un
trasportatore di merci , il problema era che non l'ascoltava minimamente,
ogni tanto , socchiudendo gli occhi gli volgeva lo sguardo (fulminandola) e
controllava fino a che punto fosse arrivato il suo grado di cottura,
sbiascicava un "si certo", "epperbacco", "hihihih" e poi se ne ritornava nel
suo mondo a parte a farsi beatamente gli stracazzi suoi.



Era ormai passato un quarto d'ora e secondo i miei calcoli dovevano ormai
essere nei paraggi del posto concordato, uno spiazzo nascosto affianco alla
statale scoperto in giovane eta' quando si andava tutti ad acculturarci con
i giornalini porno acquistati (fregati) di nascosto all'edicola di Piazza Po
'.



Ed in effetti i due erano proprio li', con la scusa di un bisogno impellente
Valerio aveva deviato il Porsche entrando nello spiazzo di cui sopra, sicuro
che la reazione di Sara non si sarebbe fatta attendere.



Non si fece attendere.



Era preparato ad una avance della cioccolatina sbarluccicante, non era cieco
e si era accorto da tempo immemorabile che la tipina gli sbavava ad
ettolitri  dietro, ma certo non pensava di avere a che fare con una simile
furia.

Stava ancora sgrullandosi l'attrezzo che la pantera assassina gli fu
addosso, rotolarono come maiali sotto gli alberi che circondavano il loco e
mentre con una mano Sara gli abbrancava il pisello ben decisa a non mollarlo
, piu' o meno mai, con l'altra carezzava, graffiava , grattava con foga
spasmodica e orgiastica , coprendo di baci linguate , succhi e risucchi il
povero Valerio che ormai era in preda ad impercettibili ma ben distinguibili
conati di vomito.

"bello bello bello, amore amore amore, che figo, che figo, quanto sei bbono,
lascia che t'assaggio tutto", decantava lei con gli occhi brillanti di una
luce spaventosa.

"ehm.stellina, perche' non andiamo in macchina , saremo piu' comodi non
trovi ?" Provo' a proporre lui

"si si si tutto quello che vuoi, saro' la tua schiava !"

"Bene ! fammi una pompa allora"



Una pompa



La pompa della benzina



Si era rotta la pompa della benzina, per qualche misterioso motivo il
congegno che avevo montato per non far partire la macchina aveva scassato la
pompa della benzina, una inequivocabile macchia puzzolente sotto il cofano
ne era il segno piu' evidente.



Solo, in mezzo alla statale ,con la macchina in panne (e senza benzina)
stavo per arrivare in ritardo all'appuntamento con le mie corna, e tutto il
piano stava andando a puttane.

Le stesse che divertite mi osservavano tra il curioso e divertito sul ciglio
della strada mentre imprecavo in aramaico antico contro il destino cinico e
baro

"Abbello ? se stai in ritardo perche nun te piji l'autobbbus"

Una zoccola di Centocelle in trasferta (cosa ci facesse a Caronno Pertusella
non si sa) mi stava dando il consiglio giusto

L'autobus, potevo prendere l'autobus, ricordavo di avere visto una fermata
qualche km prima, una corsetta e se avevo culo potevo prenderlo al volo e
arrivare ancora in tempo.



Nel frattime Sara si stava voracemente esibendo nel suo pezzo forte,
Valerio, per quanto disgustato dall'aspetto fisico e dall'abbigliamento
(ormai stazzonato) della ex cioccolatina, non poteva non notare che io in
fondo non gli avevo mai raccontato balle. A pompe ci sapeva veramente fare e
trattenersi era veramente impresa titanica, d'altro canto sarei apparso di
li a momenti e dovevo beccarli in atteggiamenti inequivocabili, ergo doveva
resistere..ma era dura.anzi duro !!

Il sudore cominciava ad imperlare la fronte del bel Valerio, sentiva l'
orgasmo montare dentro di se..e le slinguatine appena sotto il glande date
con perizia da Sara certo non lo aiutavano, quando poi inizio' ad usare
anche i dentini la situazione si fece immediatamente disperata.

Provo a pensare ed immaginare nella sua mente situazioni ammoscianti tipo:

"Scudetto all'Inter"

"Una intera puntata di Buona Domenica"

"l'ultimo successo di Andrea Bocelli"

"le domeniche estive all'oratorio"

"Linda Blair nell'"esorcista" che sputa pappetta verde"

"sua Zia Carmela (82enne pelosa) in tanga"

ma fu tutto inutile, la tecnica sopraffina di Sara ebbe la meglio e Valerio
alfine capitolo'.

Lo zampillo fu  abbondante  e sguaiato nella bocca magica della cioccolatina
scartocciata che non si tiro'assolutamente indietro  chiamata
coscienziosamente, ad ingollare tutto fino all'ultima molecola.



"Ma dove cazzo e' finito Carlo ?" penso' tra se e se tra uno spasmo e l'
altro Valerio.



Carlo, cioe' io, stavo correndo come un pirla sul ciglio della statale
facendo lo slalom tra troie di ogni colore e razza, ricordavo la fermata
dell'autobus a poco meno di 5 minuti di strada, peccato pero' che 5 minuti
in macchina siano piu' o meno 5 km a piedi e il mio allenamento (nullo) non
mi permetteva prestazioni atletiche degne di nota.

Ai 500 metri il respiro si fece mozzo e le gambe due pezzi di legno che
nemmanco Pinocchio, strinsi i denti e arrancai per altri 500, ma a quel
punto mi cedettero di schianto le caviglie. Stramazzai al suolo di fronte ad
una Nigeriana con due tette tipo palloni aerostatici in preda ad una crisi
ipoglicemica e di pianto.



E adesso scopiamo ? Chiese con faccina fintoingenua la troia dorata con
ancora la bocca sporca di sborra.

Ehm.stellina, ma sai che sei bravissima a fare i pompini ? Una come te non l
'avevo mai trovata sei veramente unica e fantastica, non e' che me ne
faresti un altro ?

Il povero Valerio non aveva infatti alcuna intenzione di scoparsi quell'
orribile trionfo del kitch che aveva davanti , il suo utensile non ce l'
avrebbe fatta mai. L'unica alternativa era sfruttare l'unica attrattiva
sessuale di Sara, sperando che io apparissi da li a brevissimo.

Sara, dal suo canto, inorgoglita da un simile complimento si mise di buona
lena a mulinare nuovamente la lingua sulla cappella momentaneamente
addormentata, sicura che avrebbe vinto anche questa sfida, e avrebbe
ridonato turgore e vita a quell'asta molliccia che pareva come morta.



"Sta con te quello ?" Chiese un bergamasco in Golf che si era accostato alla
nigeriana con le tette balloons.

"mai visto prima, stava corendo e poi pof, svenuto qui, comunque sono 50
Euro di bocca e 100 l'amore"

"Stasera non mi interessi tu POTA!" fece il Bergamasco

"tu ! Svenuto ! Quanto vuoi per il culo ?"

"un passaggio ho bisogno di un passaggio, sono in ritardo"



Puntualissimo invece stava arrivando il secondo orgasmo per Valerio, anche
stavolta le aveva immaginate e provate tutte, aveva pure riesumato un
vecchio corso di Training Autogeno seguito decenni prima, ma inutilmente.
Era assolutamente incredibile come una ragazza cosi' anonima e bruttarella
riuscisse a portarlo alle soglie del nirvana con pochi sapienti tocchi di
lingua.

Questa volta Sara aveva usato una tecnica diversa ma dannatamente efficace
anch'essa, invece di leccare aspirava come da una gigantesca cannuccia,
saettando ogni tanto colpetti linguistici in punti strategici. Valerio
sentiva come se gli stessero estraendo l'anima dal cazzo ed era nel contempo
piacevolissimo e devastante.

Eiaculo' con sua somma sorpresa anche piu' di prima mentre allucinazioni,
che John Lennon con l'LSD se le sognava, esplodevano nella sua mente.

Di Carlo nemmeno l'ombra e si partii' cosi' con il terzo pompino
consecutivo.



Nel contempo partiva anche, rombando, la Golf del Bergamasco delle valli con
me seduto sul sedile affianco. Avevo valutato bene tutti i pro e i contro,
il tipetto era mingherlino e gracile, lo avrei sopraffatto facilmente. Dopo
avere mercanteggiato il mio vergine buchetto a lungo avevo alfine accettato
la sua offerta di passaggio piu' 45 Euro di mancia. Contavo di farmi portare
nelle vicinanze dello spiazzo di cui sopra e a quel punto liberarmi del
valligiano con un bel cazzottone ben assestato , correre verso la Porche di
Valerio e sperare di beccarli ancora in inequivocabili atteggiamenti, se si
sbrigava forse ce la facevo.



"Piano piano, ti prego, vai piano stellina", implorava nel frattime Valerio
, ormai in preda a spasmi incontrollati , flash psichedelici, apparizioni
elestiali e musiche new age che esplodevano nel cervello a 240 watt di
potenza per canale.

"Lascia fare a me , amore amore amore, bello bello bello, figo figo figo,
che bel cazzone che hai e come risponde bene"

e intanto si era quota 5



"5 Euro di resto ce li hai ?" Fece il bergamasco.

"certo" risposi io pronto a sferrare il mio colpo segreto.

Non ne ebbi il tempo.

Il valligiano mingherlino e gracile era campione provinciale di lotta greco
romana , fresco vincitore del trofeo "Tipi Taragni" nella festosa cornice
del palasport di Clusone.

Paro' il colpo bloccandomi il  braccio (spezzandomelo scompostamente) e con
una mossa dal nome greco (o romano) non so', mi appicico' definitivamente
contro la portiera.

Non potevo piu' muovere un dito e fu con orrore che seguii' dallo
specchietto del lato sinistro della Golf la lenta svestizione del "Tipo
Taragno", il suo aspetto mingherlino e gracile celava muscoli guizzanti e
gonfi, mai quanto , pero' , il suo enorme cazzone che svettava gigantesco
sotto i boxer.

Incredibile come tanta roba potesse essere attaccata ad un omino simile,
pensai tra me e me mentre un dolore come di trivella incandescente infilata
per il retto mi colpiva

Che MALE !!



Sta male , sta male !!!

Presto presto, il mio ragazzo sta male ha gli occhi rivoltati all'indietro e
' svenuto e ha la bava alla bocca.

Pure lei, signorina, ha la bava alla bocca fece il Taragno stappando
momentaneamente il suo megacavatappi dal mio (ex) buchetto.



SARA !!



CARLO !!!





CONCLUSIONE



VALERIO e' stato ricoverato d'urgenza all'Ospedale Maggiore ha un forte
esaurimento e ha perso molti (troppi) liquidi, sta chiuso in casa e ha
bisogno di molto molto riposo, ha composto e pubblicato un lp di canzoni in
stile anni 60, i critici le hanno definite un po' datate , la psicadelia e'
finita da un pezzo, ma il singolo va forte nelle radio.



SARA ha lasciato Carlo , si e' iscritta al Conservatorio e vuole prendere il
diploma per Oboe, flauto , tromba e trombone, fiato e labbra non gli
mancano, sentiremo ancora parlare di lei.



CARLO, ha dovuto vendere il suo premio Brasileiro per pagarsi l'operazione
di rettoplastica, e' stato licenziato e con la liquidazione si e' pagato la
tessera FIDAL, si sta allenando per la maratona, ha scoperto l'importanza
della corsa.



Ah dimenticavo Carlo non mangia piu' merendine.


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By  Gigo

 

Grazie per i complimenti....
I miei racconti azzozzi su: http://www.gmsoft.it/gigo/