LEGAMI di Rosalina

 

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Ero stanca della solita routine.
Con lui stavo bene ma sentivo la necessità di qualcosa di forte e l'idea me
la diede la mia migliore amica quando una sera, davanti a una tazza di the
fumante, mi raccontò gli ultimi incontri con il suo nuovo ragazzo.
Era un tipo strano, un pò ombroso, amante dei film noire, come lei, che
aveva l'aspirazione di diventare regista.
Le esposi le mie perplessità e la mia voglia di novità.
Lei allora mi invitò la sera successiva a casa sua, ci sarebbe stato il suo
compagno ed un amico...la serata si preannunciava divertente.
Fu divertente, c'era birra a fiumi e ogni tipo di stuzzichino, dopo poco
tempo eravamo già tutti su di giri!
La mia amica rispolverò la sua telecamera e iniziò a farci delle breve
riprese tutte risate e gridolini...incitandoci a metterci in mostra.
Mi ritrovai per terra, ridevo di gusto e i due ragazzi erano lì con me.
La mia amica si accomodò su una morbida poltroncina di velluto rosso,
l'occhio incollato al mirino "ti accontenterò vedrai" mi disse con un
sorrisetto.
Ordinò ai due di legarmi, sul tappeto, con due leggeri foulard ai piedini
del divano, e di spogliarmi.
Io sentii le mani su di me, che mi solleticavano, ma non capivo fino in
fondo, mi divertivo.
Mentre il ragazzo moro, che credo fosse il suo, mi stringeva i polsi e li
fissava con i foulard, l'altro, che aveva il pizzetto, provvedeva a
togliermi le ultime cose e a calarmi il perizoma di pizzo che indossavo.
Ero a terra, le braccia allargate e le gambe semipiegate. "aprile!" mi
ordinò la mia amica, devo fare una bella inquadratura della tua figa!
Io ubbidii, mentre mi mettevano sotto il culo un cuscino così da farmi
sollevare il bacino ed esporre ancor di più la mia fighetta aperta.
La mia amica si avvicinò, telecamera alla mano e iniziò a toccarmi le grandi
labbra con la mano.
Con un dito cercò il clitoride e iniziò a muoverlo delicatamente in senso
orario.
Le dita poi divennero due, mi pizzicarono il clitoride e cominciarono a
titillarlo.
Impazzivo di piacere ma ero anche piuttosto stupita...cosa stava succedendo?
"adesso si che sei bagnata!" disse lei con soddisfazione, e con violenza
infilò le due dita nella fessura e cominciò a muoverle su e giù velocemente.
Io mi agitavo, le mani bloccate che tiravano i foulard.
Improvvisamente smise e ordinò ai due ragazzi di divertirsi "è tutta
vostra!"
Si accomodò nuovamente sulla poltroncina e stette ad assistere compiaciuta.
I due mi si avventarono sopra, le loro bocche cercarono d'istinto i miei
capezzoli ormai duri.
Con entrambe le mani ognuno di loro teneva ferma una tetta e con la bocca
succhiavano avidamente il capezzolo.
La mia amica li incitava e li riprendeva con la telecamera, soffermandosi
sul mio seno e sulle loro bocche che succhiavano, leccavano e mordevano.
Il moro prese fra i denti il capezzolo e lo mordicchiava leggermente,
giocandoci con la lingua, mentre l'altro era attaccato con le labbra e lo
stuzzicava.
Iniziarono a toccarmi fra le gambe e mi penetrarono entrambi con un dito.
Io ero oscena a terra, con le gambe aperte che godevo e con due uomini che
mi palpavano e mi leccavano il seno...era sublime!
Passavano la loro lingua su tutto il corpo, avidamente, finchè uno dei due
arrivo alla figa e, mentre l'altro ancora si dedicava a straziarmi le tette,
questo iniziò a lapparmi la figa, dando leggeri colpetti con la lingua alla
fessura.
Cercò di entrare con la lingua e spingeva, spingeva finchè poteva, facendola
guizzare come un serpente all'interno del mio buco ormai allagato.
Con le dita mi teneva allargata, così che con la lingua potesse esplorare
ogni angolo.
Succhiò il clitoride con dovizia, tenendomi le gambe allargate e leggermente
sollevate...il cuscino sotto al mio culo lo agevolava.
L'altro si allontanò dalle mie tette...la mia amica lo aveva invitato a
penetrarmi il culo con un piccolo fallo di plastica che teneva nascosto nel
comodino di camera sua.
Lui corse a prenderlo e intanto l'altro invertiva i foulard e mi legò nella
stessa posizione ma a pancia sotto.
Mi fece sollevare il culo, affichè fossi pronta a ricevere il trattamemento
che mi avevano riservato.
Ero estasiata, ero talmente bagnata che colavo lungo le cosce.
"Tienile aperte le chiappe, così faccio una bella ripresa!"
Il moro ubbidì, mi aprì bene e con la lingua mi inumidì bene il buco del
culo, poi l'altro arrivo con quel piccolo oggetto e mi penetrò.
Lo spingeva avanti e indietro e io dimenavo il culo dal godimento.
"sei una troietta lo sai?" mi disse la mia amica sorridendo ed avvicinandosi
per continuare l'opera.
"dimmi se questo è abbastanza per farti godere?"
io non capivo più nulla finchè, ad un suo cenno, il moro, che già aveva il
cazzo dritto, mi montò dietro e iniziò a scoparmi alla pecorina, mentre la
mia amica muoveva il piccolo fallo ritmicamente nel mio culo.
L'latro si godeva la scena aspettando il suo turno.

continua

 

by Rosalina

 

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