Tua.  di Ladybird

 

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Era solo un sussurro, affogato fra altri gemiti e altre grida. Un alito
appena, un sospiro lieve.
Eppure il tuo sguardo è cambiato e un lampo di stupore ha attraversato i
tuoi occhi. Nulla di nuovo, in fondo.
Quante altre donne te lo avranno detto? Quante altre te lo avranno urlato
mentre le tue mani rubavano il calore dei loro corpi, mentre si aprivano ,si
offrivano, ti tiravano a sé, subivano i tuoi morsi e imploravano i tuo baci?
Mille volte lo avrai sentito: prendimi, fottimi, sono tua, sono tua!
Eppure stavolta hai capito che non era solo una parola senza senso nata
dall'
'ebbrezza del sesso, non erano solo tre lettere di gesso che si sciolgono
sotto la prima doccia e spariscono dietro la porta chiusa sull'ennesimo
addio.
Stavolta hai capito che è vero.
Sono tua. Banalmente, forse. Senza doppi significati, parole non dette,
incomprensioni.
Solo la pura, semplice, splendida realtà: sono tua.
E mentre mi guardi con sorpresa e forse un po' di paura io mi crogiolo nel
dolce pensiero di quest'appartenenza e cerco sul mio corpo nudo la tua
firma.
Mi hai lasciato una riga rossa, proprio all'inizio del seno sinistro. La
sfioro con le dita.
La mia pelle è la mia vita e questo segno sei tu. Una lunga distesa pallida
e poi, d'un tratto, sei arrivato: un sottile filo rosso che si fa strada nel
dedalo delle lentiggini, diventa sempre più marcato, sempre più forte,
sempre più vivo e punta lì, dritto al cuore. E poi? Sembra svanire nel
candore della pelle ma io so che il suo cammino continua dentro di me
avvolgendomi stretta, come una gabbia morbida di seta rossa.
Sfioro la tua firma con le dita e sorrido. Sono tua.


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By Ladybird

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