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Le mie letture preferite

In relatà, la storia è scritta "nei paesi vincitori"...

Sintesi di dottrina della razza, Julius Evola, Hoepli Milano, 1937

Sintedi di dottrina della razza


Autore: Julius Evola

Editore: Ulrico Hoepli, Milano

Anno: 1941 (prima edizione)

"Il Mito del sangue ... si limitava a una semplice esposizione [di tutte le teorie razziste, n.d.r.] e all'esame di ttti gli elementi che hanno contribuito alla formazione del mito razzista"

"Questa trattazione ... vuole ... indicare i punti di riferimento necessari a chiunque desideri orientarsi e sapere cosa pensare rispetto ai vari problemi della dottrina in parola" (pag. 7)

"Ideologia e antropologia; ma questi ... in Italia non acquistano il loro giusto valore che in funzione di una concezione e di una dottrina più generale"

"Così come essa è entrata a far parte dell'ideologia del Fascismo, la dottrina della razza, o razzismo ... va ... considerata ... secondo il suo preciso valore politico e ... di un nuovo atteggiamento dello spirito" (pag 3)

"... razza e eredità non sono da concepirsi come determinismi naturalistici ma essenzialmente come forze, come potenzialità " (pag. 22)

"Razze pure nel senso assoluto oggi non ne esistono" (pag. 35)

"Quando si parla di razza ... tendendo a car coestensiva la nozione di razza a quella di nazionalità o, almeno, di comunità etnico culturale, come accade nelle applicazioni politiche del razzismo, non può essere questione di gruppi etnici primari allo stato puro ... bensì di composti razziali più o meno stabili ed omogenei che, col concorso di vari fattori, hanno dato luogo ad un certo tipo comune su base in parte antropologica, in parte di modo affine di sentire e di comportrarsi , in parte di comunità di destino" (pag. 34)

"L'ineguaglianza dell'essere umano non è solo fisica, biologica o antropologica, ma altresì psichica e spirituale ... corpo, anima e spirito ... mens, anima e corpus ...sole luna e terra" (pagg. 46-47)

"L'ebreo in Italia è stato è stato messo al bando non tanto sulla base di considerazioni raziali biologiche, quanto seguendo il criterio delle opere ... per via del suo stile, del suo atteggiamento, dell'azione corrosiva e disgregatrice in sede sociale e culturale che la razza ebraica esercita ... anche ... senza una relazione diretta ad un sangue ebraico, in individui ebraizzati nell'anima e nel modo s'essere e d'agire" (pagg. 118-119)

"... l'opposizione esistnte fra l'ideale tradizionale, e soprattutto nordico - ario, e l'ideale moderno. Per il primo, il compito essenziale è conoscere ed essere sè stessi; per il secondo, il compito è invece costruirsi, divenire ciò che non si è ...." (pag. 139)

"[l'] Ebreo ... per lui e per i suoi ... osserva nel suo stile di vita un razzismo pratico solidaristico spesso perfino intrasigente, nei riguardi degli altri ... invece ... esercita quell'attività deleteria che, del resto, dalla stessa Legge ebraica è perfino prescritta e indicata come obbligatoria dovunque si abbia a trattare con un non ebreo, col goim" (pagg. 173-174)

"Bisogna ... saper ben vedere i limiti, oltre i quali l'identificazione di Razza a Nazione o Popolo - utile come mito ... diviene pericolosa e perfino pervertitrico" (pag. 220)

"Sorge così l'idea di forma nuova, ... superpersonale, di comunità, definentasi essenziamente in termini diRazza nell'Anima. Qui l'essenziale non è più l'appartenenza naturalistica ad una data comunità o nazione-razza, ma una specie di crisma e di fedeltà a determinati principi etici e ad un particolare stile di vita ..." (pag. 223)

"La stessa concezione fascista del Partito come Partito unico nazionale riflette, in via di principio, qualcosa di più che un semplice Italiano: è persona, che un preciso giuramento impegna ad un grado più alto di fedeltà, di responsabilità pollitica, di disciplina, di prontezza, ove sia necessario, al sacrificio eroico e alla subordinazione di ogni legame naturalistico o interesse di fronte a scopi più alti" (pag. 223)

"... poi ... si avrebbe una differenzazione ulteriore ... dove essa andasse a definire una forma ancor più alta di comunità ... di ciò che fu la suprema élite aria dei capi spirituali" (pagg. 223-224)

"L'Italia fascista vuole ... essere e valere come un mondo nuovo di forze dure e temprate, come un modo eroico .. avente per simbolo ... possenti e ferrei quadrati di ... passo romano" (pag. 258)

"... parlare della stirpe ... come una molteplicità unificata da una idea ..." (pag. 265)

"... passando dalla razza del corpo a quella dell'anima vi sarebbe l'idea di unità ... nella verità, nell'onore e nella fedeltà ..." (pag. 269)

"... come coronamento si avrebbe la razza dello spirito ... nuova espressione ... dell'antico ... comune retaggio"(pag. 269)

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