Il Resto del Carlino

 

Bondeno

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domenica 28 marzo 1999

 Sommario Rassegna Stampa

 

 

Giancarlo Caselli parla ai giovani: "Chi vende droga strappa un pezzo di comunità"
"Narcotraffico, rapina sociale"

di Claudia Fortini

Di fronte alla platea attenta del cinema Argentina do Bondeno, il procuratore generale della Repubblica di Palermo, Giancarlo Caselli ha esordito sciogliendo il ghiaccio di un pubblico forse un po’ intimorito di fronte allo spiegamento di tante forze dell'ordine. "non ho assolutamente niente da insegnare a nessuno - ha sottolineato Caselli - solo alcune opinioni nate dalle mie esperienze personali da confrontare con voi". Poi un aneddoto per ricordare quanto "in fin dei conti, anche grossi processi e rischi di attentati entrino in un profilo di routine e di burocratizzazione".
Un esempio? "Quando ero giovane e mi ritenevo molto bravo - ha raccontato caselli - ricordo che mi arrabbiai moltissimo perché trovammo carte che si riferivano ad un attentato rivolto a me con il nome di operazione Casella postale. Il fatto di essere definito così invece che Zorro o Superman mi infastidiva".

Poi il vivo delle questioni. "Non basta la legalità in senso oggettivo - ha spiegato il procuratore di Palermo - non bastano il riferimento alle sanzioni e l'inasprimento delle pene perché il sistema funzioni bene: occorre che la legalità sia supportata da un vero e proprio sentimento etico. E' importante chiedersi se corrisponda a un nostro preciso, concreto interesse che si può respirare e toccare con mano. Per questo è importante per noi parlare con i giovani, incontrare i ragazzi delle scuole".

…. Omissis …

Dal principio di legalità il collegamento ai temi principali della corruzione e della mafia: "La corruzione - ha spiegato Giancarlo Caselli - è impoverimento della società che riduce la possibilità di avere per tutti una migliore qualità della vita". Poi la mafia intesa come questione sociale che impoverisce la società: "non esistono zone franche alla penetrabilità della mafia - ha detto Caselli con tono acceso -, la mafia non c'è solo là dove si spara perché la mafia uccide a Palermo ma investe altrove, gli basta il riciclaggio e la corruzione". Infine l'ennesimo attacco alla criminalità: "Il traffico di droga arricchisce i mafiosi e i loro complici - ha detto Caselli con tono acceso - è una rapina sociale perpetrata ai nostri danni perché significa migliaia di giovani letteralmente rovinati. E' un pezzo della comunità che ci viene violentemente strappato per arricchire questi signori mafiosi e i loro complici". Un impoverimento tragico e intollerabile: "Se i diritti sono negati - ha continuato Caselli -, saranno intercettati e trasformati in favori illegittimi in cambio di qualcosa. Senza legalità non ci può essere sviluppo e non ci può essere rispetto dei diritti sociali. Per i giovani soprattutto la legalità rappresenta una speranza di giustizia, di un futuro migliore e di una migliore qualità della vita".