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domenica 20 dicembre 1998, IV di Avvento

 Sommario Rassegna Stampa

 

 

La Conferenza provinciale d'organizzazione si è chiusa con una spaccatura
La nuova mappa della scuola
E' stata approvata ma con il no di Inzerillo

di Alessandra Mura

NON si sono appianati neanche in sede di votazione finale i contrasti che, per diversi mesi, hanno diviso le componenti della "Conferenza provinciale di organizzazione scolastica", impegnata a elaborare il piano di dimensionamento della rete Ferrarese. Piano che ieri, durante la riunione conclusiva in Castello, è stato comunque approvato, ma senza la "benedizione" del Provveditore agli studi Inzerillo. Voto negativo anche da parte del Comune di Formignana, mentre il Consiglio scolastico provinciale si è astenuto. Favorevoli, invece, la Provincia e gli altri 25 Comuni.
Tirando le somme, il "saldo" delle autonomie scolastiche provinciali (le "Isa", Istituzioni scolastiche autonome) risulta di 43 unità, distinte in 26 dell'obbligo, 15 superiori e 2 Istituti comprensivi (Argenta e Portomaggiore), che vedono cioè accorpate scuole dell'obbligo e non. Proprio le cosiddette "verticalizzazioni alte" hanno incontrato il dissenso (annunciato) del provveditore Inzerillo, che ha soprattutto contestato alla Conferenza di aver gestito il dimensionamento (delle autonomie, e quindi delle sole presidenze), senza affrontare il nodo della razionalizzazione: «Il nuovo assetto delle scuole - ha detto - non può prescindere dagli organici degli insegnanti e del personale Ata». In altre parole, se la Finanziaria '97 impone il taglio di almeno 100 classi, il piano deve tenerne conto fin da ora, senza separare la fase del dimensionamento da quella della razionalizzazione. Con un numero minore di autonomie e un numero uguale di classi, insomma, «si rischia di avere aule con 50 allievi». Di parere opposto l'assessore Sergio Alberti, che al "no" di via Madama ha dovuto aggiungere la sorpresa per l'astensione del presidente del Csp Gianni Cerioli: «Prima occorre agire sulle autonomie - ha replicato - e solo in seguito passare alla razionalizzazione. Sono due fasi distinte. Affrontarle assieme significava mettere troppe questioni sul tappeto, tutte in una volta. Invece la razionalizzazione non deve influenzare l'assetto delle autonomie, ma derivarne di conseguenza». Il "parto", dunque, è stato più travagliato del previsto, ma il documento sarà comunque sul tavolo della Regione entro il 31 dicembre. Vediamo allora la situazione per ciascun Distretto. "Destini incrociati" per quelli di Ferrara e Cento: i Comuni di S.Agostino, Vigarano Mainarda, Poggio Renatico e Mirabello saranno "serviti" da una sola Direzione Didattica (981 alunni) e una scuola media (530 alunni). Ma mentre l'aggregazione delle elementari di S.Agostino e Vigarano prevede il distacco dei plessi di Buonacompra e Casumaro (che confluiscono appunto nel 2º Circolo di Cento), l'unione tra le medie degli stessi due Comuni implica il mantenimento della sezione di Casumaro. A Bondeno, invece, elementari e medie saranno accorpate in un unico plesso; le sezioni matildee del Roiti e dell'Einaudi costituiranno con le magistrali di Ferrara il terzo polo umanistico sperimentale, con sede al Carducci. Riassumendo, Cento avrà 2 Direzioni Didattiche (una di 575 e l'altra di 897 alunni), una media (565), il liceo classico (522), l'Itis (921) e il professionale Taddia (535). A Ferrara rimangono solo 4 Circoli, visto che il I e il IV costituiranno un'unica autonomia (653 iscritti) con Direzione didattica presso l'Alda Costa, mentre le elementari Carmine della Sala finiranno nell'Istituto comprensivo di Pontelagoscuro (521 iscritti, tra medie Cosmè Tura, materna Canapa e, appunto, elementari della Sala e Villaggio Ina). Oltre al già citato Istituto comprensivo di Bondeno (elementari più media), il Distretto 35 conterà 3 autonomie di scuola media (Alighieri, Bonati-De Pisis e Tasso-Boiardo) e 10 "Isa" superiori (incluso il nuovo Terzo Polo). Respinte, per il Distretto di Copparo, le proposte (dissonanti rispetto agli altri 5 Comuni) di Formignana, che ha infatti votato contro l'approvazione del piano. Il Distretto 36 sarà quindi organizzato con 1 Direzione Didattica e un'autonomia di scuola media in deroga a Copparo, e 1 Istituto comprensivo a Tresigallo (materne di Tresigallo e Jolanda, elementari di Tresigallo, Jolanda e Formignana e medie di Tresigallo, Jolanda e Formignana). Da segnalare, per il Basso Ferrarese, la proposta di istituire a Comacchio due istituti comprensivi dell'obbligo, uno sul litorale e uno nel capoluogo, dall'anno scolastico 2000-2001. Le medie di Migliarino sono accorpate a quelle di Codigoro, mentre Mesola avrà 1 istituto comprensivo dell'obbligo. Infine, nel Distretto di Argenta, ricordiamo le contestate verticalizzazioni alte tra medie e superiori ad Argenta e a Portomaggiore.

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