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domenica 24 gennaio 1999, S. Francesco di Sales

 Sommario Rassegna Stampa

 

 

L'intervento dell'ex olimpionico di canoa ha movimentato l'incontro organizzato dal Roiti
Scarpa, lezione contro il doping
Gli applausi degli studenti per il campione
De Anna parla di una legge quasi pronta


FERRARA - Ha vinto titoli italiani, ha trionfato ai campionati mondiali, ha provato la gioia di superare tutti in una olimpiade. Il massimo per un atleta. Ma adesso che la federzione canoa lo ha radiato per aver mancato ai principi di lealtà e onestà, Daniele Scarpa è semplicemente un dreamer, un sognatore. Questo è scritto nel suo biglietto da visita e questo, l'ex campione olimpico, ha cerato di far capire agli studenti del liceo Roiti ieri mattina alla Sala Estense nel corso di un incontro sul doping. Anzi, contro.
Doping: no grazie! Coscienza, conoscenza, cultura per debellare il cancro dello sport. Questo era infatti il titolo della conferenza organizzata proprio dall'istituto ferrarese per far capire ai giovani, che magari cominciano ad avvicinarsi allo sport, quanto può essere dannoso (per la salute) e disonesto (nei confronti di se stessi e degli avversari) assumere farmaci per alterare una prestazione e, quindi, una gara.
L'incontro, a cui hanno partecipato i medici Bellotti e Arcelli (che hanno illustrato gli aspetti farmacologici e nutrizionali del problema), la psicologa Marisa Antollovich (che ha affrontato il tema della schiavitù mentale derivante dall'uso di sostanze dopanti) e il senatore Dino De Anna (che ha illustrato l'iter parlamentare della legge sul doping che dovrebbe essere pronta tra breve), ha vissuto il momento clou proprio quando ha iniziato a parlare Scarpa. Fino a quel momento, infatti, gli studenti hanno seguito gli interventi dei relatori (tutti molto "elementari" ed efficaci nell'illustrare un tema complesso a giovani che forse per la prima volta si avvicinavano in modo così profondo al discorso) tra una chiacchiera e un sorriso con il compagno seduto a fianco e con la grande voglia (frenata dai professori) di scappare a godersi il sole di Piazza municipale, ma quando "il sognatore" ha preso in mano il microfrono, nella Sala Estense è calato il silenzio. E l'esordio è stato degno dell'attenzione: «La "vittoria" che mi rende più felice è l'ultima che ho conquistato: la radiazione da parte della federzione canoa solo perché ho osato dire quello che penso sul problema doping». Scarpa ha poi proseguito spiegando la sua scelta di denunciare i fatti di cui è stato protagonista (che coinvolgono anche il medico ferrarese Mazzoni) e di scegliere la via della salute fisica e mentale. Gli applausi, sinceri, non sono mancati.