La Nuova Ferrara 

 

BONDENO

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domenica 28 marzo 1999, S. Sisto

Sommario Rassegna Stampa

La lezione di Caselli agli studenti di Bondeno
"La mafia impoverisce la gente e la qualità della vita". Il ricordo dei giudici Falcone e Borsellino

BONDENO. Scortato fino all'inverosimile, il procuratore capo di Palermo, Giancarlo Caselli, ha alloggiato presso l'albergo Tassi, in pieno centro, accompagnato dalla moglie. E venerdì notte, quell'insolito spiegamento di forze dell'ordine ha destato parecchia curiosità, in una comunità bondenese, non più abituata a tanti clamori. Certamente non deve stupire nemmeno il tour de force a cui si sono sottopone Giancarlo Caselli, quando la propria attività glielo consente.
Per cercare, come ha ribadito Caselli nei due incontri di venerdì sera e di ieri mattina, di riportare in seno tutte le componenti della società civile la passione il gusto per l'impegno civico, per impedire, "l'impoverimento della collettività"; di fronte a tutto ciò che lede i più elementari diritti e ne impedisce lo sviluppo dei doveri, specie nei più giovani: "Il riciclo del denaro in attività illecite, quali quelle del traffico di droga, sono già in partenza delle minacce per la salute fisica e psichica dei più giovani", ha sottolineato nell'incontro di venerdì sera Giancarlo Caselli. "Il nostro Paese avrà tanti difetti, ma ha anche straordinarie virtù, nel produrre quegli anticorpi che consentono di risollevarsi dalle situazioni più critiche" ha raccontato Caselli, quando rivissuti i momenti critici seguiti all'uccisione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma "proprio da qui sono partite delle iniziative pubbliche, che hanno mobilitato nelle piazze di Palermo tantissimi giovani". Dall'attività di "libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie", costituita nel 1995 e presieduta da don Luigi Ciotti, si sono sviluppate, poi, una serie di iniziative nel settore dell'educazione alle legalità democratiche, basate su specifici progetti: "E' un modo per non restare a guardare, per far sì che si smuova qualcosa per un miglioramento della civile convivenza".
Ecco perché Giancarlo Caselli, procuratore capo di Palermo, incontra gli studenti; e li ha incontrati ieri mattina, sempre nella sala del cinema Argentina, in due distinti momenti: alle 9.30 quelli di terza media e alle 11, quelli del liceo scientifico Roiti e dell'istituto professionale Einaudi. Nel primo appuntamento ha aperto i lavori la preside, Anna Maria Farone, ricordando che tutta l'iniziativa è partita da un progetto didattico a se stante ed autonomo. Quindi, alle 11, ad introdurre la conversazione sono stati l'assessore ai servizi educativi, Moreno Pola, e il coordinatore della sede staccata del Roiti Enzo Padovani: cosicché anche gli studenti delle scuole superiori di Bondeno sono riusciti a porre i quesiti più disparati al procuratore capo di Palermo, Giancarlo Caselli, che ha detto: "E' scomodo vivere con la scorta: ma nella scelta di accettare l'incarico va messo in conto anche questo". La normativa sui pentiti, l'impegno civile, la necessità di conoscere un problema prima di risolverlo, il coraggio, la mafia internazionale: tutto ciò ha attratto l'attenzione dei ragazzi.


Caselli col sindaco Campi

Studenti della sezione locale del Liceo Scientifico "Roiti"