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venerdì 29 ottobre 1999 Sommario Rassegna Stampa

Materna, chiude la sezione comunale.
Biancardi: «Ma il servizio resta»

Il prossimo anno scolastico porterà come novità la cessazione definitiva della storica "sezione comunale" della scuola d'infanzia di Bondeno. La giunta comunale ha valutato questa ipotesi da settimane e l'annuncio diventa ora ufficiale. Il motivo? "Risparmiare su costi di gestione troppo elevati". L'attesa della giunta Verri diventa dunque quella di vedere assorbita dallo stato - e a partire dal prossimo settembre - la sezione comunale, in modo da mantenere sul territorio le tre sezioni di materna. La questione va avanti ormai da anni, tra cifre a "nove zeri" estrapolate dal bilancio comunale e roventi polemiche. Eppure, pur annunciando la chiusura della sezione comunale, l'assessore alla cultura Daniele Biancardi è tranquillo: "Troppi costi — rassicura — ma il servizio resta garantito. La terza sezione di nido comunale aggiunta quest'anno per rispondere alle numerose richieste della famiglie, resterà e lì si trasferiranno le insegnanti comunali. Per quanto riguarda invece la sezione di materna, speriamo sia assorbita dallo stato che provvederà a nominare proprie insegnanti". Per avere risposta certa, bisognerà attendere le preiscrizioni. Daniele Biancardi ha un'idea molto precisa sulla gestione delle risorse comunali, destinate alla scuola negli anni precedenti, e fa un attimo i conti delle spese. Tutto parte dalle scelte della precedente amministrazione comunale che Biancardi contesta: "la scuola materna comunale — spiega — è stata ampliata prevedendo 900 milioni di investimenti, cifra già superata abbondantemente e che alla fine raggiungerà il miliardo e seicento milioni di lire. L'opinione di questa amministrazione — insiste l'assessore alla cultura — è che sia stata una scelta sbagliata alla quale se ne aggiungono molte altre". Un esempio: "Con l'ampliamento della scuola materna comunale è stato previsto il trasferimento, dal prossimo anno, delle due sezioni di statale nella nuova scuola — spiega Biancardi — una scelta inutile, che aggiunge costi a costi in quanto l'impegno della precedente amministrazione è stato quello di utilizzare l'immobile come aule e laboratori del liceo scientifico". Costo dell'intervento? "680 milioni — spiega Daniele Biancardi — dei quali 180 a carico del comune e il resto della provincia". Cifre che si susseguono e non basta: "Anche il liceo scientifico necessita di opere di manutenzione — continua Biancardi —, morale della favola: tra la nuova scuola materna e la ristrutturazione della vecchia scuola materna statale, si spenderanno circa tre miliardi e se ne poteva fare di certo a meno". Un duro attacco al progetto Campi (al momento della stesura del progetto era assessore Deanna Marescotti) che si conclude con una considerazione: "Alla fine di tutto questo — sbotta Biancardi — Bondeno manchertà dell'unica cosa indispensabile: un istituto superiore in grado di ospitare i ragazzi di Bondeno per il biennio obbligatorio".

di Claudia Fortini


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