LICEO ARTISTICO STATALE
TERAMO
Anno scolastico 2002/2003
Piano dell’Offerta Formativa
Sperimentazione autonomia a.s. 1999/2000 D.M. 179 19/07/1999
Lett. Circ. 194 04/08/1999
Regolamento autonomia D.P.R. 275 8 marzo 1999
SOMMARIO
0.1 Presupposti per il percorso formativo
0.2 I bisogni educativi specifici del contesto ambientale
0.4 Il ruolo del Liceo nel territorio
1.1.1 L’assunzione di responsabilità.
1.1.2 Lo sviluppo dei valori civili
2. OBIETTIVI SPECIFICI DELLA SCUOLA DI ISTRUZIONE ARTISTICA
3. I SOGGETTI DEL CONTRATTO FORMATIVO
3.1 I SOGGETTI DELL’AZIONE FORMATIVA
- 3.2.1 La funzione degli organi collegiali
- 3.2.2 Il ruolo della Presidenza
5.1 Scelte curricolari ed extracurricolari
6.1 TRASVERSALI A TUTTE LE DISCIPLINE
6.2 AREA UMANISTICO-STORICO-SCIENTIFICA
6.4 AREA PROGETTUALE-PLASTICO-VISUALE
6.5 AREA DELLE SCIENZE MOTORIE:
7.1Creazione di collegamenti significativi del percorso formativo con il mondo delle professioni
7.2 Introduzione e potenziamento della lingua straniera
7.3 Diffusione della cultura informatica
7.4 Promozione delle capacità di autoapprendimento degli studenti
8. STRUTTURAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICO-FORMATIVA
8.1 Area degli obiettivi dipartimentali
8.2 Area dei progetti pluridisciplinari e trasndisciplinari
8.4 Convergenza degli obiettivi formativi tra le diverse aree didattiche
8.5 Tutoring e consultazione individuale e di gruppo
8.6 Schema di strutturazione dell’attività didattico/formativa
9. FLESSIBILITA’ DEI PIANI ORARI CURRICULARI
9.1 Strutturazione del nuovo piano di studi
10. ORARIO E CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE
10.3 Assetto generale del piano orario
10.4 L’orario delle lezioni classe per classe
10.5 L’orario delle attività dell’area elettiva
10.7 Permanenza degli studenti nei locali scolastici
11. METODOLOGIE OPERATIVE, STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO DEGLI ALUNNI
11.1 Valutazione del profitto degli alunni; importanza della valutazione
11.2 Modalità della valutazione
11.3 Numero delle valutazioni, trasparenza e processi di autovalutazione
12. USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE
13. DEBITI E CREDITI SCOLASTICI
13.1 Definizione ed attribuzione del debito
13.4 Definizioni dei criteri per il credito scolastico e formativo
13.5 Credito scolastico/formativo e scelte didattiche
14. ORGANIZZAZIONE INTERNA DELL’ISTITUTO
15. FLESSIBILITA’ NEI PERCORSI
15.1 Passaggi tra i diversi indirizzi presenti nel piano di studi del Liceo Artistico
15.4 Iscrizione di studenti provenienti da altre scuole di diverso ordine
15.6 Flessibilità nei percorsi di assolvimento dell’obbligo scolastico e formativo
15.7 Integrazione scolastica e valorizzazione delle differenze
16. VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’AZIONE FORMATIVA
17. PROGETTI ATTIVATI PER IL CORRENTE ANNO SCOLASTICO
17.1 Organizzazione dell’ accoglienza:
17.2 Progetto inserimento, recupero e formazione dei portatori di handicap:
17.3 Progetto educazione alla salute:
19. Le attività extra-scolastiche
Commissioni e gruppi di lavoro:
Classi ed insegnanti assegnati
Organizzazione del lavoro del personale ATA:
25. Le scelte di supporto alla qualità dell’offerta formativa
26. Glossario per gli utenti ed i docenti:
Il presente documento, approvato dal Collegio dei Docenti, costituisce una dettagliata descrizione di quanto il Liceo Artistico può offrire alla propria utenza. Esso rappresenta la base per la stipula di un Contratto Formativo, che vede coinvolta la scuola e la sua utenza, rappresentata dagli studenti e dalle proprie famiglie.
Esso si propone come strumento di negoziazione tra i diversi soggetti coinvolti nell’erogazione del sevizio di formazione, indicando non solo gli obiettivi, i contenuti e le modalità con le quali tale azione si realizza, ma anche gli strumenti e le strategie indispensabili per dare risposta alle molte domande che gli stessi soggetti esprimono nelle più diverse sedi.
Il presente piano pertanto, una volta siglato dai soggetti del contratto formativo (Docenti e Dirigenza della Scuola, Personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario, Genitori e Studenti) diviene elemento vincolante per gli stessi soggetti che sono chiamati, nei diversi ruoli a darne piena applicazione.
Si tenga conto, nella lettura del presente Piano che la validità annuale dello stesso può essere riferita ad alcune sezioni, mentre in altre i contenuti enunciati si pongono come linee programmatiche pluriennali, soggette tuttavia nell’arco della sperimentazione annuale ad essere “monitorate” e sottoposte a valutazione periodica sull’efficacia.
Il L.A.S.T. ritiene che la complessità, la varietà e la rapidità dei mutamenti della società contemporanea siano tali da sfuggire anche ad analisi estremamente approfondite. Tuttavia gli elementi che con maggiore evidenza sembrano porsi nell’analisi della formazione dei giovani e degli adulti nell’attuale contesto sono, secondo un’idea ormai prevalente:
· l’inesistenza di una società omogenea a cui fare riferimento;
· l’impossibilità di acquisire una cultura enciclopedica e permanente in una o più discipline;
· la frammentarietà del sapere e delle competenze sia per l’infinita quantità di informazioni di cui possiamo disporre quotidianamente sia per l’accelerazione costante dell’evoluzione tecnologica;
· la limitazione temporale di ogni sapere o formazione acquisiti.
Da queste considerazioni scaturisce la necessità di privilegiare, nella formazione, la capacità di sapere “navigare” tra le conoscenze e le competenze progettando, strutturando e rinnovando costantemente la propria cultura, intesa in senso antropologico, in funzione di bisogni personali e collettivi mutevoli.
L’Abruzzo si presenta oggi come una regione tesa alla scoperta ed alla valorizzazione delle proprie potenzialità. In questo contesto il L.A.S.T. ritiene che l’educazione debba essere mirata:
· alla consapevolezza delle proprie origini;
· a promuovere un’idea di sviluppo coniugato con la tutela del territorio e dell’ambiente;
· alla conoscenza e al recupero del patrimonio artistico;
· all’interazione tra culture locali e nuove comunità virtuali;
· alla coesistenza e all’intreccio dei linguaggi;
· allo sviluppo dell’educazione permanente.
0.3 Il L.A.S.T. come Polo Integrato dei Diversi Linguaggi Espressivi
Il Liceo Artistico di Teramo si pone come “polo integrato dei diversi linguaggi espressivi”. Tale definizione nasce da un impegno che il Liceo stesso ha assunto non soltanto come sede di formazione verso i linguaggi della figurazione, verso la progettazione architettonica e di design e verso quelli della comunicazione, ma anche in una dimensione di attenzione verso gli altri linguaggi dell’espressione artistica, con particolare riferimento alla Musica, al Cinema, alla produzione multimediale.
L’impegno del Liceo Artistico di configurarsi nel tempo sempre più nella connotazione di polo integrato dei diversi linguaggi espressivi, si realizza nell’istituzione di due nuovi corsi sperimentali: “Liceo Artistico ad indirizzo Beni Culturali”, “Liceo Artistico ad indirizzo Comunicazione Visiva “.
Ulteriori segni dell’indirizzo assunto dalla scuola sono costituiti dai progetti elaborati nell’ambito dell’autonomia, che offrono sempre maggiori spazi alla presenza di corsi e seminari sulle tematiche della musica, del cinema e della multimedialità.
Il Liceo Artistico, già dai suoi primi anni di vita, ha intrapreso la strada di definirsi “scuola aperta”.Tale presupposto ha dato luogo a scambi e collaborazioni con le Istituzioni, con il mondo della cultura, con quello delle associazioni di diverso genere…
Essere “scuola aperta” costituisce per il Liceo Artistico un forte impegno a radicarsi nel territorio, offrendosi come servizio e punto di confronto sui temi della cultura artistica. Il Liceo Artistico favorisce il rapporto tra i propri ex studenti ed il mondo del lavoro offrendo possibilità di incontro e raccordo tra quanti operano in sede territoriale e i propri diplomati.
La scuola infine si fa carico di proporre e offrire corsi post-diploma di specializzazione nelle aree di indirizzo.
La vita sociale della Scuola si realizza mirando agli obiettivi della tolleranza, del rispetto tra le persone, della capacità di dialogare in modo democratico, dell’accettazione della pluralità delle opinioni. La Scuola si connota come istituzione civile, laica ed aperta al contributo delle idee di ciascuno, senza distinzione né di fede politica, né di religione o di razza.
L’assunzione di personali responsabilità da parte dei soggetti interessati ad attuare il contratto formativo (Docenti, Personale della Scuola, Famiglie e studenti) è ingrediente indispensabile per la realizzazione degli obiettivi del Piano. L’assunzione di responsabilità ed autonomia individuale da parte degli studenti è l’obbiettivo centrale dell’azione formativa;
essa avviene in modo graduale, come forma di promozione dei valori umani e civili individuali;
essa si sviluppa nel rispetto dalla libertà.
Primario obiettivo della formazione è quello di costituire negli studenti la coscienza del proprio essere all’interno del contesto socio-culturale nel quale vivono (sviluppo del concetto di “cittadinanza”).
Al di là dello specifico, costituito dagli obiettivi propri dell’indirizzo artistico, il Liceo propone una formazione nella quale il valore della cultura è assunto come sede di sviluppo dei valori civili.
Tale obiettivo si attua non soltanto all’interno degli ambiti disciplinari, ma si pone in una posizione trasversale rispetto ad essi.
Il Liceo Artistico, nel rispetto dei
principi costituzionali e delle indicazioni normative contenute nelle Leggi 162/
L’azione di orientamento e di “riorientamento” costituisce un obiettivo fondamentale che si sviluppa trasversalmente rispetto alle aree disciplinari.
L’orientamento è frutto di un processo formativo che, partendo dalle aspirazioni personali degli alunni, dalle personali inclinazioni, li conduce a riflettere sul proprio futuro, mettendoli a contatto con la realtà delle professioni. L’azione di orientamento è tesa a promuovere le soddisfazioni personali degli studenti, il loro inserimento nella società civile e nel mondo del lavoro.
L’orientamento è uno degli strumenti attraverso il quale la Scuola contrasta l’insuccesso scolastico, il disagio e la devianza. L’orientamento avviene nelle azioni di seguito riportate
Il Liceo Artistico promuove attività informative e formative volte agli alunni della scuola media, in relazione alla possibile scelta “vocazionale” per gli studi nello specifico settore.
Il Liceo Artistico promuove, in ingresso al corso di studi, attività volte ad accertare le effettive attitudini degli studenti, le motivazioni e le aspirazioni che hanno determinato la scelta; tali iniziative sono promosse sia all’interno dei Consigli di Classe che negli ambiti disciplinari.
La Scuola promuove attività di informazione ed orientamento alle diverse opzioni presenti nel piano di studi; tali iniziative trovano luogo all’interno dei lavori degli Organi Collegiali e nell’ambito delle discipline.
La Scuola promuove l’informazione sugli “itinerari” di studio post diploma. I Docenti, nell’ambito delle proprie discipline, così come all’interno dei Consigli di Classe promuovono attività di orientamento a supporto delle informazioni pervenute dall’esterno.
La scuola partecipa ad iniziative Provinciali e Regionali volte alla conoscenza del mondo del lavoro; promuove inoltre incontri con organizzazioni di categoria e singoli professionisti finalizzate alla conoscenza delle problematiche relative all’esercizio delle singole professioni.
Il Liceo Artistico di Teramo svolge una seria azione formativa nei confronti di quegli studenti che, scegliendo questa scuola, manifestano interesse e vocazione nei confronti delle arti figurative, della progettazione architettonica, della comunicazione negli aspetti della grafica, della tutela del patrimonio costituito dai Beni Culturali, e, attraverso progetti annuali, della Musica e del Teatro.
Il percorso formativo attraverso cui sono condotti gli allievi si svolge tra i due paradigmi essenziali del “conoscere” e “saper fare”.
Obbiettivo finale è l’acquisizione di conoscenze specifiche, la formazione di un giudizio autonomo e la capacità di operare criticamente.
La conoscenza dei linguaggi specifici delle discipline, ed in particolare per quelli relativi all’area di indirizzo, si raggiunge attraverso la decodificazione, l’analisi dei percorsi formativo/culturali e la progettazione, individuandone le ragioni di essere in una dimensione storica e culturalmente approfondita.
Gli elementi salienti della formazione specifica si estrinsecano nell’acquisizione di conoscenze e di competenze: a riguardo si ritiene fondamentale precisare che si definiscono come competenze specifiche le capacità di orientarsi criticamente nei processi logico- progettuali.
Gli studenti sono soggetti attivi della formazione personale; ciò implica che nella scuola essi siano incentivati ad esprimere se stessi nel proprio percorso evolutivo, ad assumere il ruolo di protagonisti della propria formazione.
Il processo di far divenire gli studenti “protagonisti” dell’azione formativa, implica, per questi, l’acquisizione di responsabilità e il rispetto delle regole della socializzazione, un atteggiamento di ascolto da parte degli operatori scolastici, nella promozione di un dialogo attivo e fortemente propositivo che si deve sviluppare all’interno della vita dell’Istituzione.
I docenti, soggetti preposti alla programmazione e alla realizzazione dell’azione formativa, godono della libertà di esercitare la propria professionalità nei modi e nei termini ad essi più congeniali. Essi sono liberi di esprimere le proprie opinioni nel clima di pluralismo ideologico nel quale si attua l’azione della scuola.
La scuola, nell’intento di utilizzare in modo vantaggioso le risorse umane costituite dai Docenti, si impegna a valorizzare le competenze e le peculiarità dei singoli, promuovendo un rapporto di piena e completa soddisfazione di questi.
I docenti sono tenuti a partecipare attivamente ai lavori degli organi collegiali, ricercando in tali sedi le occasioni per esprimere e far valere il proprio pensiero.
Le decisioni assunte dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto, dopo che si sia attuata la possibilità di espressione da parte di ciascuno in sede di votazione, costituiscono i riferimenti nei quali ciascun docente potrà esercitare la propria libertà di insegnamento.
Genericamente si afferma che la libertà individuale di insegnamento si realizza negli ambiti stabiliti dal Piano dell’Offerta Formativa, che viene riconosciuto come documento nato dalla concertazione tra i diversi soggetti.
La scuola riconosce alla famiglia un ruolo fondamentale nell’azione formativa degli alunni che da essa le vengono affidati. Essa pertanto promuove un dialogo frequente, diretto e trasparente con i genitori. Essi sono chiamati ad esprimere un parere in merito all’azione formativa svolta dalla scuola nei suoi aspetti generali. Anche tali rapporti si improntano alla logica del rispetto delle rispettive competenze; essi si realizzano nel dialogo che la scuola intrattiene nelle modalità suggerite dal Collegio dei Docenti, dal Consiglio di Istituto, dai Consigli di Classe.
La scuola riconosce ad altre realtà formative extra scolastiche un valore educativo nei confronti dei ragazzi all’interno del processo culturale/formativo.
Tale riconoscimento implica, da parte della scuola, l’intenzione di dialogare direttamente con le stesse agenzie, raccogliendo da queste suggerimenti utili alla puntualizzazione del Piano per l’Offerta Formativa.
Fermo restando quanto stabilito dalla normativa che indica le competenze dei diversi organi, la Scuola ritiene fondamentale il parere di questi, al quale di volta in volta uniforma l’azione formativa svolta.
Sono organi collegiali della Scuola il Consiglio di Istituto, il Collegio dei Docenti e i Consigli di Classe, l’Assemblea dei Genitori, quella degli Studenti, quella dei Docenti, quella del personale Ausiliario, Tecnico ed Amministrativo; a tali organismi, nel rispetto della normativa o su preciso progetto del Collegio dei Docenti, si aggiungono ulteriori Organi e Figure, che vengono di seguito elencate:
Organi di rappresentanza dei Docenti:
- Consigli di area Disciplinare (Riunioni di Materia)
- Consigli di Dipartimento (Riunioni dei Docenti di discipline che appartengono alla stessa area).
- Consiglio dei Coordinatori di Classe
- Commissioni e Gruppi di Lavoro nominati dal Collegio dei Docenti
- Coordinatori di Classe
- Staff di Presidenza
- Referenti per diverse materie, progetti ecc.
- Rappresentanze Sindacali
Organi di rappresentanza degli Studenti, oltre all’Assemblea degli Studenti ed alle sue diverse segmentazioni (Assemblee di corso, Assemblee di classi parallele):
Comitato Studentesco (composto dagli studenti eletti nei consigli di Classe),
- Comitati e Gruppi di lavoro con compiti rispetto a tematiche o a progetti specifici
- Consulta Provinciale degli Studenti, il Consiglio dei Docenti Coordinatori di Classe.
Oltre ai Consigli di Classe la Scuola, su precisa richiesta delle diverse componenti o su istanza della Presidenza, potrà promuovere riunioni assembleari aperte non soltanto alle figure istituzionali in rappresentanza delle rispettive componenti.
- Fermo restando quanto stabilito dalla normativa, si precisa che spetta al Dirigente Scolastico, al Vicario, allo Staff di Presidenza ed ai Docenti Coordinatori di Classe o i delegati per particolari tematiche, l’azione di coordinamento per il buon funzionamento della scuola, secondo gli obiettivi formativi e didattici indicati nel Piano per l’Offerta Formativa. Lo stesso Dirigente Scolastico non conclude il proprio compito nell’adempimento delle deliberazioni, ma si propone come soggetto attivo all’interno degli organi collegiali, rendendosi partecipe del miglioramento dell’offerta formativa e garante del contratto che ne deriva.
Il piano di studio del Liceo Artistico, organizzato per dipartimenti, si articola nei due diversi corsi quadriennali ordinamentali:
- Corso di prima sezione, con indirizzo Accademia
Corso di seconda sezione, con indirizzo Architettura
5. DESCRIZIONE DEI PERCORSI DIDATTICI
Nel prospetto seguente sono illustrate le materie dei singoli corsi di ordinamento con il rispettivo monte ore:
Le discipline e le attività del curricolo obbligatorio comune ed opzionale
1° anno |
2° anno |
||
materia |
monte ore annuo |
materia |
monte ore annuo |
figura disegnata ornato disegnato disegno geometrico italiano e storia lingua inglese (extracurriculare) matematica e fisica scienze storia dell’arte ed. fisica religione |
300 300 132 99 60 132 99 66 66 33 |
figura disegnata ornato disegnato figura modellata ornato modellato disegno geometrico architettura italiano e storia lingua inglese (extracurriculare) matematica e fisica scienze storia dell’arte ed. fisica religione |
168 168 132 132 99 66 99 60 132 99 66 66 33 |
totale |
1.287 |
totale |
1.320 |
3° anno accademia |
4° anno accademia |
||
materia |
monte ore annuo |
materia |
monte ore annuo |
figura disegnata ornato disegnato figura modellata ornato modellato prospettiva architettura anatomia artistica italiano e storia storia dell’arte ed. fisica religione filosofia (extracurriculare) |
264 234 132 102 132 132 66 132 66 66 33 60 |
figura disegnata ornato disegnato figura modellata ornato modellato prospettiva architettura anatomia artistica italiano e storia storia dell’arte ed. fisica religione filosofia (extracurriculare) |
264 234 132 102 132 132 66 132 99 66 33 60 |
totale |
1.419 |
totale |
1.452 |
3° anno architettura |
4° anno architettura |
||
materia |
monte ore annuo |
materia |
monte ore annuo |
figura disegnata ornato disegnato figura modellata ornato modellato prospettiva architettura anatomia artistica italiano e storia storia dell’arte matematica e fisica scienze ed. fisica religione filosofia (extracurriculare) |
132 132 132 102 102 132 66 132 66 132 66 66 33 60 |
figura disegnata ornato disegnato figura modellata ornato modellato prospettiva architettura anatomia artistica italiano e storia storia dell’arte matematica e fisica ed. fisica religione filosofia (extracurriculare) |
132 132 132 102 102 132 66 132 99 165 66 33 60 |
totale |
1.353 |
totale |
1.353 |
Corso integrativo |
|
materia |
Ore settimanali |
italiano filosofia matematica scienze lingua inglese
|
4 4 4 4 4
|
totale |
20 |
1. Consolidamento delle capacità individuali di vivere e collaborare con gli altri a diversi livelli di responsabilità e di funzioni
2. Sviluppo delle abilità logico- analitiche- sintetiche
3. Acquisizione di terminologie, metodologie e uso di strumenti appropriati
4. Acquisizione di autonomia organizzativa nei modi, nei tempi e nella gestione del lavoro
5. Sviluppo delle capacità di autocritica e autovalutazione del proprio operato.
v Discipline afferenti direttamente al Dipartimento: Italiano, Lingua straniera, Storia e geografia politica, Filosofia, Religione
v Discipline di altre aree che possono afferire al dipartimento: Storia dell’arte, Matematica e informatica, Progettazione architettonica e ambientale
6.2.1 Obiettivi generali dell’area:
1. Sviluppo delle abilità ricettive e riproduttive di decodificazione di messaggi, testi e opere d'arte.
2. Arricchimento del patrimonio lessicale e di pensiero attraverso il collegamento e il confronto con altri sistemi linguistici e filosofici
3. Analisi del ruolo che svolgono le regole democratiche nella convivenza familiare, locale, nazionale e mondiale
4. Educazione alla legalità
6.2.2 Contenuti e orientamenti di base:
Orientamenti della cultura letteraria dall’età comunale al novecento. Lettura, analisi, commento di testi letterari significativi con riferimenti morfologici e sintattici. Problematiche dell’attualità. Adesione ad iniziative culturali promosse nell’ambito del territorio
Conversazione su argomenti di vita quotidiana mediante enunciati semplici che favoriscano la pronuncia e l’intonazione. Potenziamento delle conoscenze affinché l’allievo individui le differenze socio - economiche e culturali; le caratteristiche di un testo per essere in grado di redigere lettere e relazioni, di partecipare al dibattito su testi analizzati anche a carattere artistico.
Storia e geografia politica:
Orientamenti dello sviluppo delle civiltà e i processi storici dalla Grecia ai giorni nostri con riferimento alle diverse situazioni geopolitiche e in particolare all’area europea
Analisi dello sviluppo del pensiero filosofico con riferimento agli interrogativi fondamentali posti dall’uomo. Storia della filosofia dalla Grecia alle correnti del Novecento.
Coscienza di sé, dimensione trascendentale dell’uomo, collegamenti con letteratura, filosofia e scienze.
6.2.3 Principali opzioni metodologiche:
§ articolazione della didattica in momenti frontali, di elaborazione personale, di approfondimento e problem solving
§ spazi didattici per la valorizzazione del gruppo-classe come risorsa per i processi di apprendimento, anche mediante l’utilizzo di tecniche di brainstorming e, in generale, della didattica attiva
§ possibile utilizzo delle tecnologie multimediali e informatiche per l’immagazzinamento, il trattamento e l’elaborazione dell’informazione
§ possibile sviluppo della didattica per nuclei problematici e collaborazioni intra ed interdiparimentali.
v Discipline afferenti direttamente al Dipartimento: Matematica e informatica, Fisica, Chimica e laboratorio, Scienze
v Discipline di altre aree che possono afferire al dipartimento: Filosofia, Discipline geometriche e disegno professionale, Anatomia Artistica, Educazione Fisica
6.3.1 Obiettivi generali dell’area:
1. Comprensione dei procedimenti caratteristici dell'indagine scientifica
2. Uso corretto del linguaggio scientifico
3. capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali collegando le conoscenze acquisite con le implicazioni della realtà quotidiana
4. Sviluppo delle capacità di sintesi, di valutazione critica della realtà sperimentale e di matematizzare situazioni e problemi in vari ambiti disciplinari anche tramite linguaggi e strumenti informatici
6.3.2 Contenuti e orientamenti di base:
Studio della geometria euclidea con riferimento ad esperienze nel piano e nello spazio. Elementi di logica e informatica. Insiemi numerici e calcolo. Relazioni e funzioni. Elementi di probabilità e statistica.
Elaborazione teorica e applicazione1 attraverso esercizi e problemi dei temi relativi all’equilibrio e ai processi stazionari, al movimento, alla propagazione della luce, all’energia, all’universo fisico.
Studio delle sostanze, del loro formarsi e del loro reagire, con dimostrazioni sperimentali.[1]
Studio della biologia e della geografia fisica, finalizzato alla conoscenza e alla comprensione degli esseri viventi e del loro ambiente.
Principali opzioni metodologiche:
§ articolazione della didattica in momenti frontali, di elaborazione personale, di approfondimento e problem solving
§ spazi didattici per la valorizzazione del gruppo-classe come risorsa per i processi di apprendimento, anche mediante l’utilizzo di tecniche di brainstorming e, in generale, della didattica attiva
§ possibile utilizzo delle tecnologie multimediali e informatiche per l’immagazzinamento, il trattamento e l’elaborazione dell’informazione
§ possibile sviluppo della didattica per nuclei problematici e collaborazioni intra ed interdiparimentali.
v Discipline afferenti direttamente al Dipartimento: Storia dell’arte, Educazione Visiva, Discipline pittoriche e plastiche, Anatomia artistica, Discipline geometriche e disegno professionale, Progettazione architettonica e ambientale
v Discipline di altre aree che possono afferire al dipartimento: Italiano e storia, Filosofia, Matematica e informatica
6.4.1 Obiettivi generali dell’area:
1. Maturare capacità percettive sensoriali e culturali specifiche
2. Conoscere la struttura e le funzioni del linguaggio visuale e le sue molteplicità d'uso
3. Sviluppare capacità autonome di lettura , rielaborazione e produzione secondo un processo personale.
6.4.2 Contenuti e orientamenti di base:
Conoscenza del pensiero e del profilo storico dell’arte dalla preistoria al XX° secolo. Trattazione e analisi dell’opera intesa come bene culturale con riferimento al linguaggio, al segno, al simbolo, al colore, alla forma, alla luce, allo spazio, alla prospettiva
Semantica del linguaggio figurativo, architettonico, pubblicitario (in relazione agli indirizzi). Psicologia e teoria della forma e del colore. Teoria della composizione e della progettazione.
Acquisizione degli strumenti linguistici e dei mezzi tecnici finalizzati al processo espressivo e creativo della dimensione pittorica e plastica. Esame dei materiali e loro implicazioni formali.
Acquisizione di un metodo di lavoro atto a sviluppare le capacità progettuali e finalizzato alla produzione autonoma. Decodificazione del linguaggio tridimensionale e capacità di lettura degli aspetti volumetrici. Sviluppo e potenziamento delle capacità creative, interpretative e critiche legate alla conoscenza plastica delle forme.
Anatomia artistica:
Studio e analisi della figura dell’apparato scheletrico e muscolare in funzione della rappresentazione grafica e tridimensionale.
Discipline geometriche e Prospettiva:
Tecniche di rappresentazione formale di oggetti e spazi tridimensionali. Applicazione della teoria delle ombre. Rappresentazione prospettica. Principali metodi. Uso di tecniche rappresentative informatiche (CAD).
Progettazione architettonica e ambientale:
Avvio all’approccio progettuale con graduale acquisizione della capacità di intervenire nel mondo delle forme sulla base di precisi criteri metodologici. Analisi, decodificazione, trasformazione e rappresentazione dello spazio antropico: l’oggetto, la casa, la città, il territorio.
6.4.3 Principali opzioni metodologiche:
§ articolazione della didattica in momenti frontali, di elaborazione personale, di approfondimento e problem solving
§ spazi didattici per la valorizzazione del gruppo-classe come risorsa per i processi di apprendimento, anche mediante l’utilizzo di tecniche di brainstorming e, in generale, della didattica attiva
§ possibile utilizzo delle tecnologie multimediali e informatiche per l’immagazzinamento, il trattamento e l’elaborazione dell’informazione
§ possibile sviluppo della didattica per nuclei problematici e collaborazioni intra ed interdiparimentali.
v Discipline afferenti direttamente al Dipartimento: Educazione fisica
v Discipline di altre aree che possono afferire al dipartimento: Scienze, Anatomia Artistica, Matematica e informatica
6.5.1 Obiettivi generali dell’area:
Teoria del movimento, metodologia dell’allenamento, informazioni fondamentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni. Esercitazioni sportive individuali, di squadra e in ambiente naturale.
6.5.2 Principali opzioni metodologiche: VEDERE CURRICULA
Il Piano dell’Offerta Formativa del Liceo Artistico intende promuovere alcuni obiettivi di miglioramento che tendono a superare alcune rigidità ereditate dagli ordinamenti precedenti all’introduzione dell’autonomia. Come del resto è avvenuto per tutte le scuole superiori, è oggi finalmente possibile attivare un potenziamento sostanziale della capacità del Liceo di rispondere alle nuove esigenze formative personali e sociali.
Consapevoli del fatto che la Scuola debba comunque essere luogo di formazione ai valori civili e culturali, non necessariamente funzionale al mondo della produzione, verso il quale potrebbe soffrire di una posizione di sudditanza o di meccanicistico asservimento, occorre tuttavia considerare che la finalità di “laboratorio critico del reale” che la scuola deve, assieme ad altri obiettivi, realizzare, non può che maturare in una dimensione di confronto e di conoscenza allargata al di fuori degli orizzonti scolastici.
Il Piano per l’Offerta Formativa deve necessariamente prevedere il forte intento di condurre la scuola stessa ad un incontro con il mondo delle professioni e della produzione, nel quale si potrà sviluppare un dialogo maturo e interattivo sui valori della scuola stessa, sul suo modo di sentirsi vicina alla storia degli uomini e su come interpretare i segni della cultura della nostra società.
Occorre innanzi tutto chiarire la duplice valenza di ciò che normalmente viene definito come “insegnamento della lingua straniera”. I contenuti didattici della disciplina in questione si differenziano sostanzialmente in due aspetti, che prevedono conoscenze e competenze ben diverse:
A – Insegnamento della lingua (promuove la conoscenza dei fondamenti strutturali dell’espressione linguistica e competenze relative alla capacità di comunicare in modo chiaro con individui che usano la lingua)
B – Insegnamento della Cultura (promuove, attraverso le competenze comunicative acquisite, la conoscenza degli elementi fondanti la cultura storica, letteraria, artistica delle nazioni che usano come strumento di comunicazione la lingua)
Fatta la debita distinzione il Piano per l’Offerta Formativa, attraverso le modalità di seguito indicate intende promuovere gradualmente nel tempo i seguenti obbiettivi:
q Generalizzato insegnamento della lingua inglese su tutti i corsi con programmi pluriennali
q Sviluppo e conoscenza delle diverse culture delle Nazioni che utilizzano la lingua inglese
L’utilizzo degli strumenti informatici risulta obiettivo irrinunciabile per un qualunque percorso formativo. In particolare si riconoscono all’uso degli strumenti informatici i seguenti settori di applicazione.
Ø Acquisizione di dati ed informazioni (utilizzazione di banche dati attraverso la rete telematica)
Ø Comunicazione (realizzazione attraverso la rete telematica di progetti condivisi con altri utenti, utilizzazione della e-mail)
Ø Utilizzazione di supporti multimediali per la didattica, sia individuale che d’aula
Ø Utilizzazione di software specifici per l’elaborazione di testi, per la risoluzione di problemi scientifici, per la progettazione legata all’architettura, alla grafica, al disegno in generale
Il Piano per l’Offerta Formativa, pur dovendo confrontarsi con le non abbondanti risorse di hardware e software, si propone di diffondere una appropriata cultura nell’uso degli strumenti informatici e telematici.
L’uso di tali strumenti, soprattutto negli aspetti della progettazione e dell’acquisizione di dati, non potrà sostituire gli strumenti tradizionali (disegno, testi ecc.), ma dovrà porsi come utile strumento per la semplificazione di operazioni e per l’implementazione dei contenuti delle singole discipline.
Più precise indicazioni in merito al tema saranno contenute nei diversi progetti che la Scuola intende attivare.
La scuola si propone di diffondere e facilitare negli studenti tutte le forme legate alle dinamiche di autoapprendimento, siano esse caratterizzate da percorsi di ricerca individuali di tipo tradizionale, che legate a strumenti multimediali. Anche l’apprendimento delle lingue potrà trovare spazi alternativi nelle forme di autoapprendimento.
Le dinamiche didattiche adottate all’interno del Liceo Artistico (ed in special modo nell’area di indirizzo) si propongono assai spesso come forme di educazione alla pari: trasmissione di conoscenze e competenze tra studenti o tra professori e studenti non legate strettamente al metodo della lezione frontale. Ciò premesso si può affermare che la natura stessa del Liceo Artistico si caratterizza nell’uso di forme di trasmissione che si allineano al concetto di “educazione alla pari”.
La scuola si propone di favorire la diffusione dell’educazione alla pari, come momento di trasmissione di conoscenze e competenze tra gli stessi studenti.
Le esperienze di peer education troveranno spazio in idonei progetti promossi dai Consigli di Classe e dal Collegio dei Docenti.
L’attività didattico-formativa della scuola si articola nei tre livelli descritti di seguito, tenendo presente che tra essi sussistono spazi di coesione, sia concettuali (affinità, complementarità di contenuti), che fisici (copresenza di docenti):
A – Area degli obiettivi disciplinari
B – Area dei progetti pluridisciplinari e transdisciplinari
C – Area delle attività elettive e dei laboratori
Il Piano per l’Offerta Formativa, dando forma certa alla strutturazione delle attività intende ricondurre ad un unico organico disegno i tre tipi di esperienze fino ad oggi realizzate: la didattica tradizionale, le esperienze interdisciplinari, i corsi dell’autonomia.
Si definisce come luogo in cui le discipline concorrono direttamente al conseguimento dei contenuti e degli obiettivi formativi e metacognitivi previsti dal curricolo definito dall’istituto in base al regolamento per l’autonomia scolastica. Tale azione afferisce in primo luogo ai saperi fondamentali e si avvale criticamente delle valenze epistemologiche delle discipline. Essa si attuerà in generale nella classe da ogni singolo docente; potrà tuttavia interessare più classi contemporaneamente, così come la copresenza di docenti. L’area degli obbiettivi disciplinari si attuerà in generale nelle ore antimeridiane e sarà soggetta come le altre aree a valutazione di efficacia da parte dei singoli Docenti e degli Organi Collegiali. L’area prevede la rilevazione del profitto degli studenti, nei modi indicati successivamente.
Si definisce sia concettualmente, che fisicamente come luogo in cui i contenuti, gli obiettivi formativi e metacognitivi previsti dal curricolo sono conseguiti attraverso il concorso, l’incontro e il confronto tra diverse discipline, aree del sapere e dell’esperienza. Questa azione potrà essere realizzata all’interno della classe o di più classi, prevedendo pure alcuni spazi proporzionalmente studiati, di copresenza di docenti. Poiché in tale area si effettueranno unità didattiche pluridisciplinari e transdisciplinari legate a progetti, i Docenti potranno avvalersi occasionalmente di esperti. Le attività dell’area avverranno all’interno dei piani orari stabiliti dal curriculo e prevederanno la rilevazione del profitto degli studenti che sarà ascritto alle discipline che conferiscono all’area stessa.
Nella logica che ha sorretto già nell’anno passato le sperimentazioni di autonomia, ovvero nella direzione di promuovere una formazione diversificata e individualizzata degli studenti, che sappia rispondere alle inclinazioni ed alle aspirazione di questi ultimi, nell’area dell’elettività si realizzeranno progetti (corsi, seminari, attività motorie e sportive, ecc.) su tematiche affini a quelle trattate nelle altre aree, come momenti di approfondimento e occasioni di ricerca.
L’area dell’elettività non costituisce obbligo per gli studenti, ma darà luogo al guadagno di crediti, che verranno misurati sia negli ambiti disciplinari afferenti alle tematiche svolte nelle attività, sia all’interno dei Consigli di Classe per la valutazione del profitto individuale.
Le attività si svolgeranno al di fuori dell’orario curriculare, principalmente nel pomeriggio o nei giorni di sospensione delle lezioni, esse saranno destinate a gruppi di studenti non necessariamente legati alla stessa classe o allo stesso anno di corso.
I Docenti che si impegneranno a promuovere iniziative nell’area di elettività, poiché queste trovano spazio al di fuori dell’orario di servizio, saranno retribuiti nei modi stabiliti dalla legge.
Il piano per le attività elettive viene predisposto all’inizio dell’anno da un Gruppo di lavoro costituito da Docenti. Il Gruppo dovrà tenere conto degli intenti espressi dagli Studenti e dalle Famiglie.
In ciascuna area didattica si presterà una attenzione esplicita e si individueranno idonei strumenti di supporto ai percorsi di apprendimento degli allievi sui versanti cognitivi, metacognitivi, motivazionali, emotivi e relazionali, nella consapevolezza che il soggetto costituisce il punto di riferimento ed il protagonista attivo di un processo di co-costruzione del curricolo formativo.
In questo quadro ciascuna area concorre allo sviluppo della persona attraverso i processi di apprendimento e, rispetto ai percorsi di studio, mette a disposizione spazi, tempi e risorse per il recupero scolastico, per l’approfondimento e l’individualizzazione dei percorsi di apprendimento.
L’armonia e l’efficacia dei percorsi formativi nell’articolazione della didattica è assicurato mediante forme di tutoring e di consulenza individuale e di gruppo agli studenti e mediante dispositivi (laboratori) di analisi del processo formativo
Gli spazi di intersezione identificano spazi di elaborazione comune in cui si realizza una condivisione di obiettivi e la possibile compresenza di docenti
Nella direzione indicata dagli obiettivi di miglioramento indicati nel paragrafo 7, il Piano per l’offerta formativa propone alcune varianti al piano orario del volte al recupero di alcune conoscenze non sviluppate (lingua e cultura straniera, Filosofia). Nell’inserimento delle nuove discipline si è applicato il tasso di flessibilità del 15% e l’uso delle compresenze, così come indicato dal regolamento per l’autonomia. Parallelamente le risorse che si rendono in tal modo disponibili contribuiranno all'ampliamento dell'offerta formativa su specifici progetti predisposti dai consigli di classe.
Corso Ordinamentale
1° anno
in incremento: Lingua Straniera 2 ore;
2° anno
in incremento: Lingua Straniera 2 ore;
3° anno Sezione Accademia
in incremento: Filosofia 2 ore;
3° anno Sezione Architettura
in incremento: Filosofia 2 ore;
4° anno Sezione Accademia
in incremento: Filosofia 2 ore;
4° anno Sezione Architettura
in incremento: Filosofia 2 ore;
Nel rispetto della norma che consente la ridefinizione del calendario delle attività didattiche, il Piano dell’Offerta Formativa si propone di estendere il periodo delle lezioni ai primi giorni del mese di settembre, realizzando economie di tempo che possano consentire l’attuazione di periodi intermedi di sospensione o l’attuazione di settimane corte. La proposta potrà essere negoziata tra le parti che sottoscrivono il Piano.
Sono previsti corsi ed iniziative di recupero, di approfondimento ed attività elettive in tutto l’arco dell’anno scolastico, sulla base delle esigenze didattiche, nonché delle richieste degli studenti e/o delle famiglie e della disponibilità dei docenti
In considerazione del pendolarismo
degli studenti e del fatto che i diversi mezzi di trasporto sono attivi con
maggiore frequenza nelle fasce orarie che vanno dalle ore 7,00 alle 8,15, dalle
12,00 alle
L’inizio delle ore del mattino è fissato alle ore 8,15.
Solo in casi eccezionali, ampiamente documentati, e sotto la responsabilità delle famiglie, la Presidenza potrà consentire uscite anticipate dalle lezioni ed entrate posticipate.
1° ora |
8,20 |
9,10 |
2° ora |
9,10 |
10,00 |
3° ora |
10,00 |
10,50 |
Intervallo |
10,50 |
11,00 |
4° ora |
11,00 |
11,50 |
5° ora |
11,50 |
12,40 |
6° ora |
12,40 |
13,30 |
Intervallo pranzo |
13,30 |
13,45 |
7° ora pomeridiana |
13,45 |
14,35 |
8° ora pomeridiana |
14,35 |
15,25 |
9° ora pomeridiana |
15,25 |
16,15 |
10° ora pomeridiana |
16,15 |
17,05 |
N.B. si consideri che le dieci ore di lezione costituiscono di fatto N° 8 ore reali di minuti 60
In base al piano orario sopra indicato si verifica la seguente situazione:
Classi Prime 6 mattine di 6 ore più un pomeriggio di 3 ore
Classi Seconde 6 mattine di 6 ore più un pomeriggio di 4 ore
Classi Terze Sez. Accademia 6 mattine di 6 ore più un pomeriggio di 3 ore
e uno di 4
Classi Terze Sez. Architettura 6 mattine di 6 ore più un pomeriggio di 3 ore
e uno da 2
Classi Quarte Sez. Accademia 6 mattine di 6 ore più due pomeriggi di 4 ore
Classi Quarte Sez. Architettura 6 mattine di 6 ore più un pomeriggio di 3 ore
e uno da 2
Le attività elettive si terranno nei pomeriggi nei quali le classi non sono impegnate nelle lezioni, esse si collocheranno temporalmente nelle scansioni dell’orario pomeridiano
Al fine di consentire agli studenti la consultazione di volumi e riviste, anche al di fuori dell’orario delle lezioni, la Biblioteca di Istituto resterà aperta ogni mattina per la durata dell’orario delle lezioni e ogni pomeriggio dalle 14,00 alle 17,30.
L’edificio scolastico si propone
oltre che come luogo delle lezioni, pure come spazio per lo studio individuale e
di gruppo e per le attività integrative e le iniziative complementari previste
dal DPR 567/
L’edificio scolastico resterà aperto ogni giorno dalle ore 8,00 alle 18,00.
Fermo restando i principi generali enunciati precedentemente si sottolinea la necessità di riferire tali temi alla peculiarità delle singole discipline e al criterio della libertà di insegnamento. La valutazione del profitto scolastico è parte fondamentale della formazione.
L’azione valutativa sui percorsi didattici viene effettuata non secondo astratti livelli qualitativi, ma a partire dalle singole situazioni personali. Il numero di valutazioni inoltre deve essere congruo tanto da permettere il monitoraggio di un percorso e non di singoli episodi. Si ribadisce inoltre la necessità di differenziare le prove per stimolare e nel contempo incentivare le potenzialità di tutti. La trasparenza sugli obiettivi, i criteri di valutazione delle singole prove e, in itinere, la comunicazione dei risultati raggiunti sono passi irrinunciabili dell’azione valutativa dell’insegnante.
Si ritiene irrinunciabile effettuare verifiche in itinere e in congruo numero, per trimestre, come stabilito annualmente dal Collegio dei Docenti .
I Docenti, nel promuovere negli studenti l’assunzione del ruolo di “protagonisti” della propria formazione, li guideranno in modo graduale verso forme di autovalutazione.
Al fine di favorire un percorso formativo – culturale adeguato al carattere della scuola, si ritiene fondamentale utilizzare uscite didattiche, visite guidate, viaggi di istruzione come strumenti necessari all’acquisizione di conoscenze specifiche interdisciplinari e fatte proprie riguardo al processo di maturazione personale. La promozione di tale attività è competenza dei Consigli di Classe con parere favorevole del Collegio Docenti, in relazione alla programmazione annuale.
Fatte salve le norme ministeriali vigenti, si definisce debito scolastico in una disciplina una valutazione insufficiente riportata da un alunno allo scrutinio finale.
Lo strumento per recuperare il debito ( corso di recupero a giugno o a settembre, studio individuale, ripasso del programma o di parte di esso…) è proposto dall’insegnante di ogni singola disciplina all’interno del Consiglio di Classe, che, dopo averne valutato l’efficacia in relazione all’azione formativa generale ed al contesto della classe, ne delibera le modalità.
Il debito scolastico deve essere estinto all’inizio dell’anno scolastico successivo, o comunque entro la conclusione dello stesso. Lo stesso insegnante dovrà valutare tramite opportuna prova di verifica , precedentemente stabilita nei modi e nei tempi, l’estinzione del debito, notificandone gli esiti allo studente ed alla sua famiglia.
La presenza di debito consente di acquisire il punteggio minimo di credito scolastico per quell’anno. L’anno successivo, a debito estinto, il punteggio può essere integrato.
Il numero dei debiti scolastici riportati a fine anno non è in assoluto determinante ai fini della mancata promozione. Il consiglio di classe valutando il percorso individuale del singolo alunno giudicherà la possibilità o meno che l’allievo possa frequentare con profitto l’anno successivo.
Concorrono a formare credito scolastico più elementi di valutazione derivanti da esperienze scolastiche e da esperienze formative extra/scolastiche, debitamente documentate, coerenti con la crescita personale , civile e culturale dell’allievo. Il Collegio dei Docenti definirà entro il mese di Dicembre i criteri di individuazione dei crediti formativi certificabili ai fini della valutazione degli alunni, pertinenti agli indirizzi generali e specifici del corso di studi, agli obiettivi di sviluppo della persona e di promozione della cittadinanza degli studenti.
Viene favorita la progressiva e graduale adozione di una didattica di tipo modulare in cui il curricolo e i percorsi educativi e di insegnamento/apprendimento possano essere costruiti secondo criteri di flessibilità e di individualizzazione, anche con l’ausilio di un sistema di “crediti formativi capitalizzabili”
Per quanto attiene a tale punto si fa riferimento al Regolamento interno dell’Istituto che dovrà conformarsi, oltre che alla normativa vigente, compreso lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, anche alle seguenti scelte fondamentali:
· L’organizzazione della scuola deve essere coerente col progetto formativo della scuola ed intesa, in ogni suo aspetto, a facilitare i processi di apprendimento degli studenti e la libertà di insegnamento dei docenti, la partecipazione studentesca e di tutti i protagonisti della vita scolastica, la promozione della salute, della cittadinanza e del rapporto tra la scuola e il territorio;
· In particolare l’organizzazione scolastica si conforma ai principi della trasparenza e della riservatezza, in spirito di servizio nei confronti degli operatori e degli utenti della scuola, facilitando l’accesso ai servizi offerti dalla scuola;
· Nel suo funzionamento l’organizzazione scolastica agisce per funzioni e si articola in modalità di lavoro per staff operativi sugli indirizzi generali e sugli obiettivi di miglioramento della scuola definiti nel Piano dell’Offerta Formativa. Agli staff e gruppi di lavoro partecipano sia la componente docente sia la componente ATA e sono aperti al contributo degli studenti e dei genitori, secondo i principi della partecipazione alla vita della scuola.
· L’istituzione scolastica prevede processi di etero ed auto-valutazione dei processi organizzaztivi, congiuntamente alla valutazione della propria autonoma azione didattica, finanziaria, di ricerca e sviluppo
· Le figure obiettivo previste dal CCNL/99 sviluppano un’azione funzionale all’efficacia ed efficienza organizzativa. Nell’anno scolastico 2001/2002 tali funzioni obiettivo sono individuate nel seguente modo:
· Funzione-obiettivo dell’area 1 - gestione del piano dell’offerta formativa: coordinamento, gestione e raccordo della progettazione curricolare tra vecchio e nuovo ordinamento.
· Funzione-obiettivo dell’area 2 – sostegno al lavoro dei docenti: introduzione e coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie.
· Funzione-obiettivo dell’area 3 – interventi e servizi per gli studenti: coordinamento delle attività di continuità, orientamento, tutoraggio degli studenti con difficoltà di studio; sportello studenti. Coordinamento delle attività di compensazione e recupero.
·
· Oltre alle figure obiettivo si indicano di seguito una serie di figure funzionali alla realizzazione del piano dell’offerta formativa:
- educazione alla salute
- orientamento scolastico, formativo e universitario
- aggiornamento del personale
- viaggi di istruzione
- tutoring per la costruzione dei curricoli flessibili
- gestione laboratori di discipline plastiche
- gestione laboratorio informatica
In relazione al prolungarsi della fase evolutiva e di scelta del proprio percorso scolastico, il Liceo Artistico , tramite apposita Commissione, accoglie e valuta situazioni diverse di itinerario formativo. Al fine di favorire lo sviluppo personale dell’allievo e di agevolarlo nei cambiamenti di scelta di indirizzo tra corso sperimentale quinquennale e corso istituzionale quadriennale , sono consentiti passaggi tra classi di pari livello espletando eventuali esami integrativi, ove richiesti dalla normativa vigente. A questo scopo si introdurrà progressivamente e gradualmente una didattica di tipo modulare che consenta la costruzione e la valutazione del curricolo flessibile anche mediante lo sviluppo di un sistema di crediti formativi.
Con riferimento alla vigente normativa, è possibile per gli studenti recuperare anni di corso, anche senza averli frequentati; ciò avviene sostenendo appositi Esami di Idoneità
Si definiscono come esami di idoneità le prove che un candidato è chiamato a svolgere per tutte le discipline, al fine di poter essere immesso in un anno di corso per il quale non ha titolo di ammissione. Gli esami si svolgono nei modi stabiliti dalla normativa ed in base alle indicazioni fornite dal Collegio dei Docenti.
La Commissione nominata dal Preside per effettuare gli esami di idoneità dovrà predisporre e valutare prove che mirino ad accertare le conoscenze e le competenze dei candidati in base alla possibilità che possano seguire con profitto e successo le lezioni nell’anno di corso per il quale fanno richiesta.
Gli studenti che hanno frequentato con successo scuole di altro ordine, ottenendo la promozione agli anni intermedi del corso, possono iscriversi al primo anno del Liceo Artistico; è data loro pure facoltà di accedere direttamente agli anni successivi, in base agli studi compiuti presso le scuole di provenienza. Tale accesso è subordinato al superamento di Esami integrativi.
Si definiscono come esami integrativi tutte quelle prove, non relative a tutte le discipline, che dovranno sostenere gli studenti che intendono iscriversi al Liceo Artistico dopo aver conseguito la promozione agli anni intermedi di altre scuole di diverso ordine.
La scelta delle prove integrative, alle quali sottoporre i candidati viene effettuata dalla Commissione per gli Esami di Idoneità, tenendo conto delle competenze e conoscenze acquisite nel precedente corso di studi, considerate “crediti formativi”.
La stessa Commissione, in considerazione dei crediti e delle prove sostenute, indicherà l’anno di corso al quale iscrivere lo studente, indipendentemente dalla richiesta prodotta dallo stesso: tale azione della Commissione, che riveste carattere orientativo, avrà lo scopo di “tutelare” lo studente, garantendo per esso tutti i migliori presupposti per frequentare il corso del Liceo Artistico con successo.
Il Liceo Artistico prevederà percorsi flessibili per l'assolvimento dell'obbligo scolastico a 15 anni (legge 9/99) e dell'obbligo formativo a 18 anni (Legge 144/99) anche attraverso itinerari integrati con le agenzie formative territoriali di cui al precedente punto 3.1.4., per il sostegno delle competenze di base e per l'orientamento verso la prosecuzione degli studi o verso la formazione al lavoro.
In linea generale, il Liceo Artistico è disponibile alla collaborazione con altre Istituzioni Scolastiche e con i Centri di Formazione Professionale per la progettazione e lo sviluppo di percorsi flessibili e integrati per l'assolvimento degli obblighi scolatici e formativi secondo gli indirizzi contenuti nei citati dispositivi legislativi. I compiti della scuola in materia di obbligo scolastico/formativo e di orientamento rafforzano l'esigenza di sviluppare sistemi di certificazione delle competenze e accreditamento formativo che richiedono, tra l'altro, lo sviluppo di intese miranti ad armonizzare ed integrare l'offerta formativa a livello territoriale.
Il Liceo Artistico considera le differenze personali e culturali come un valore e una risorsa per la formazione individuale e per il bene della comunità sociale. In questo senso si intende facilitare la libera espressione delle inclinazioni degli studenti, valorizzare le intelligenze multiple, promuovere lo sviluppo delle cosiddette competenze psicosociali di base e, soprattutto, favorire la crescita culturale secondo principi che consentano a ciascuno di ottimizzare le proprie capacità entro un progetto di vita coerente e significativo.
Contemporaneamente il Liceo offre il proprio impegno per sostenere gli studenti e le famiglie nel rimuovere le difficoltà di ordine fisico, psicologico e socio-culturale che ostacolino i processi di apprendimento e di sviluppo, secondo i principi della Costituzione e per la promozione personale e sociale di ciascuno, fermi restando il diritto all'assolvimento individuale degli obblighi scolastici e formativi e tenuto conto degli indirizzi propri dell'istruzione artistica.
A questo scopo il L.A.S.T. dichiara la propria disponibilità a collaborare con le altre istituzioni scolastiche e formative e con i servizi territoriali al fine di realizzare percorsi flessibili ed efficaci di integrazione e promozione personale e per consentire un impiego ottimale delle risorse finanziarie, strutturali ed umane. In particolare si propone lo sviluppo di strategie di formazione e utilizzazione "in rete" degli insegnanti di sostegno (fermi restando i diritti contrattuali degli insegnanti) in modo da consentire:
a) la specializzazione degli insegnanti;
b) l'assegnazione funzionale alle classi e agli alunni in funzione della specializzazione degli insegnanti, minimizzando il peso negativo dell'applicazione dei soli criteri burocratici di assegnazione;
c) il rispetto delle esigenze della continuità educativa;
d) la differenziazione dei percorsi e delle strategie di sostegno in funzione delle esigenze del soggetto in formazione;
e) l'istituzione di centri di servizio, presso le istituzioni scolastiche, per la consulenza, la supervisione e il supporto per i consigli di classe, per gli insegnanti e per gli educatori.
In questo quadro il nostro istituto intende valorizzare e mettere a disposizione gli strumenti propri dell'istruzione artistica per l'integrazione e la promozione personale degli studenti in difficoltà.
Il Collegio Docenti, i Consigli di Classe ed i Consigli di Disciplina, rispetto alle reciproche competenze, sono chiamati annualmente a verificare ed eventualmente ricalibrare gli obiettivi precedentemente fissati per adeguare costantemente la propria azione formativa e quindi i tempi, i modi , gli strumenti di volta in volta predisposti.
Al fine di effettuare tale operazione di verifica nel modo più efficace, il Collegio dei Docenti, i Consigli di Classe ed i Consigli di Disciplina, potranno tenere presenti i dati pubblicati da Enti ed Agenzie esterne alla Scuola; potranno altresì avvalersi della collaborazione di esperti nei più diversi settori.
L’azione di verifica dell’azione formativa, aperta al contributo di esterni, costituisce un irrinunciabile elemento di ricchezza per l’intera scuola, che potrà uniformare il proprio lavoro ai bisogni espressi dalla società civile.
La valutazione e autovalutazione di istituto riguarderà con particolare attenzione gli obiettivi di miglioramento previsti dal Piano dell’Offerta Formativa, anche mediante l’individuazione e il monitoraggio e la verifica di specifici indicatori.
Recenti disposizioni Ministeriali hanno sottolineato l’importanza che la scuola si presenti al ragazzo come luogo di “ benessere”.
Il diritto allo studio inteso come diritto alla buona qualità della vita scolastica, comincia a farsi strada nelle scelte e nell’azione degli operatori scolastici e diventa attenzione e sensibilità per il discente che affronta la sua esperienza scolastica.
Fin dai primi giorni si presentano i problemi di disadattamento dei ragazzi che devono superare il disorientamento prodotto dall’immissione in una sfera didattica che non comunica con quella precedente. E’ una fase problematica anche per gli insegnanti che devono impegnarsi in una faticosa opera di adattamento alle esperienze dei ragazzi.
Le attività di accoglienza mirano ai seguenti obiettivi:
1. Favorire la socializzazione ambientale
E’ il primo nucleo di abitudini da sviluppare; riguarda l’organizzazione tecnica della scuola. Si guidano i ragazzi a conoscere i luoghi destinati alla loro vita scolastica.
2. Favorire l’organizzazione temporale.
E’ sicuramente l’aspetto più nuovo: l’alunno deve abituarsi all’alternanza dell’orario, dei docenti, al cambio di materia, al rinvio dei compiti anche a distanza di più giorni ecc…
3. Facilitare la socializzazione all’interno della scuola.
4. Illustrare i programmi, gli obiettivi, le metodologie e le attività di studio di ogni disciplina.
da alcuni anni il Liceo artistico conta tra i propri iscritti portatori di handicap. Per essi, sentite le famiglie, gli assistenti, gli insegnanti di sostegno e gli esperti necessari, verranno costruiti percorsi didattici individuali che ne favoriscano:
· l’inserimento nel tessuto scolastico e sociale;
· gli interventi terapeutici necessari;
· una formazione adeguata alle potenzialità concesse dall’handicap.
A tale proposito vengono sottolineate l’importanza della razionalità intrinseca alla manualità ed alle tecniche artistiche e le possibilità comunicative dei linguaggi visivi, per cui le discipline di indirizzo potrebbero svolgere un ruolo tutt’altro che secondario, a condizione che venga assicurata un’adeguata assistenza scientifica e professionale.
Per l’analisi delle situazioni di partenza del portatore di handicap, se iscritto alla classe prima, e per le indicazioni metodologiche d’intervento, sarà necessaria la stretta collaborazione con i docenti di classe e di sostegno che lo hanno seguito nella scuola precedente.
Sarà necessario, per un lavoro più proficuo, effettuare nel corso dell’anno uno o due incontri specifici del Consiglio di classe, affinchè la programmazione venga modificata, ove possibile, alle esigenze individuali dei portatori di handicap. Si prevede, inoltre, la presenza di una equipe medico-sanitaria a due Consigli di classe, uno in apertura dell’anno scolastico ed il secondo in chiusura, per verifiche e suggerimenti.
Esso è mirato alla durevole costruzione nel discente di una salda e vigile attitudine ed abitudine all’accettazione di se stesso e quindi, innanzitutto, del proprio corpo e delle sue trasformazioni.
La progressiva acquisizione di una solida maturità psicofisica e sociale, che ne accresca il gradi di consapevolezza della complessità del mondo, permetterà, d’altronde, all’alunno di percepire quanto il rispetto di sé, con il benessere fisico e psicologico che esso comporta, sia importante per la vita dei gruppi di cui volta per volta farà parte.
Accanto a giovani che sono aiutati dalle famiglie ad usare il proprio tempo libero in modo positivo, talvolta culturalmente ricco, ve ne sono altri che consumano il tempo libero in spazi sociali nei quali sono esposti a tentazioni e pericoli di vario genere.
Bisogna perciò operare con metodologie appropriate, soprattutto nei riguardi di questo secondo gruppo, motivandolo a compiere scelte valide per sé e per gli altri.
Per mettere a punto una strategia d’intervento efficace, bisogna per prima cosa, procedere ad un’accurata conoscenza delle situazioni ambientali che, nel loro intreccio, costituiscono il tempo sociale in cui la scuola opera. A tal fine si farà uso in primo luogo di questionari, tecnicamente validi, per rilevare i bisogni superficiali e profondi degli alunni.
Alle informazioni così raccolte, si aggiungeranno quelle acquisite e fornite dagli organismi che operano nel settore della prevenzione, e più i generale, nel sociale ( consultorio, comune, circoli culturali, associazioni di volontariato, ecc.).
18. Progetti approvati, da attivare nel corso dell’anno scolastico
v n. 1 corso IFTS per “interior design”, per venti persone;
v n. 1 corso per la lavorazione artistica del vetro ( per 20 persone della durata di 600 ore annuali con 35 stage aziendali);
v n. 1 corso per la lavorazione artistica della pietra.
v Progetto per l’introduzione del corso serale per adulti;
v Progetto per un laboratorio di scrittura creativa;
v Progetto “SOS”, per l’attivazione di sportelli didattici annuali.
Progetto “ Corso di incisione”: vedi allegati.
Progetto “Corso di formazione NUCT” : vedi allegati.
L’attuazione di tali progetti è subordinata al reperimento degli spazi e dei fondi necessari.
· Anno scolastico 2002/2003
· Numero allievi: liceo …., corso integrativo ….
· Alunni in situazione di handicap: …
·
Numero classi:
nel corrente anno scolastico il Liceo conta 16
classi (13 ordinarie
· Numero docenti: …..
· Numero unità personale ATA: ….
· Assistenti tecnici: 1
La scuola dispone di:
7 aule per le materie culturali
3 aule per le discipline architettoniche
3 aule per il modellato
6 aule per le discipline pittoriche
1 biblioteca
1 aula multimediale
1 aula polifunzionale
1 stazione informatica per i docenti
1 aula di informatica
1 palestra condivisa con l’Istituto Professionale per il Commercio
Nel corrente a. s. verrà avviato un progetto di catalogazione e potenziamento della biblioteca scolastica sulla base degli argomenti indicati nelle programmazioni e su specifiche richieste di docenti, alunni e personale ATA.
La biblioteca assume anche la funzione di centro di documentazione per quanto riguarda:
· le norme inerenti le attività della scuola, in particolare sulle riforme in atto
· l’archivio docimologico interno;
· le simulazioni delle prove d’esame;
· i piani didattici;
· i dati raccolti nell’ambito dei progetti
· altre attività della scuola
Vedi allegato
Vedi allegati.
· Dirigente Amministrativo: Sig.
· Attività ordinaria di Segreteria: Sig. Gabriele Adamoli, Sig.ra Elisa Adorno, Sig. Antonio D’Alelio
· Attività ordinaria dei collaboratori scolastici: Di Pietro Antonietta, Rauseo Teresa, Mucci Anna, Marconi Leta, Di Paolo Vincenza.
· Manutenzione: Sig. Domenico Ferroni
· Magazzino, inventario, controllo periodico dello stato delle attrezzature della scuola: Sig. Ivan Sperandii.
· Assistente tecnico: Sig. Enzo Temperini.
Il Centro di Informazione e Consulenza – C.I.C.
Si ritiene necessario riprendere le attività del C.I.C. all’interno dell’Istituto allo scopo di attuare le finalità del POF riguardanti la promozione e la formazione dell’individuo e per dare una risposta concreta ai bisogni degli studenti. Obiettivi del C.I.C. sono:
· eliminare il disagio scolastico;
· promuovere lo star bene con se stessi e con gli altri;
· promuovere il dialogo tra gli individui e le istituzioni;
· favorire un clima di serenità costruttiva e creativa.
Verranno al più presto individuati spazi, tempi, modi e persone disponibili per l’attuazione delle finalità del C.I.C., dopo una consultazione preventiva di studenti, famiglie e docenti.
Accordo di rete. E’ l’accordo che le istituzioni scolastiche stipulano per collegarsi tra di loro. L’accordo, che viene depositato presso le segreterie delle scuole interessate, individua le finalità del
progetto, nonché le competenze e i poteri dell’organo responsabile della gestione. L’accordo di rete può prevedere altresì intese con enti esterni operanti sul territorio.
Attività fondamentali. Sono le attività, anche di laboratorio, individuate a livello nazionale. Esse possono avere caratteristiche di autonomia o essere collegate con le discipline fondamentali.
Autovalutazione. E’ il processo autoregolativo con cui le scuole misurano i livelli di competenza, di efficienza e di efficacia raggiunti con riferimento agli standard di apprendimento e di qualità del servizio, utilizzando gli indicatori resi noti a livello nazionale.
Certificare. Attestare le competenze acquisite non in termini generali, ma in riferimento a specifiche abilità e prestazioni.
Competenza. E’ l’intreccio di conoscenze e di abilità e/o capacità, di "sapere" e di "saper fare".
Credito formativo. E’ la competenza certificata raggiunta in una disciplina, in una attività o in
tematiche trasversali, anche fuori del percorso scolastico. Il credito formativo può essere speso all’interno del percorso scolastico, nei passaggi da un indirizzo all’altro e nei percorsi integrati tra i diversi sistemi formativi.
Curricolo. E’ il piano di studi proprio di ogni scuola. Nel rispetto del monte ore stabilito a livello nazionale, ogni istituzione scolastica compone il quadro unitario in cui sono indicate le discipline e le attività fondamentali definite a livello nazionale, quelle fondamentali alternative tra loro, quelle integrative, nonché gli spazi di flessibilità.
Curricoli differenziati. Sono i curricoli che una istituzione scolastica può attivare variando le
opzionalità all’interno delle discipline e attività alternative e integrative, nell’ambito dello stesso
piano di studi. I curricoli differenziati devono essere indicati nel piano dell’offerta formativa.
Debito formativo. E’ la difformità tra la competenza attesa in un momento prefissato del percorso scolastico e la competenza effettivamente conseguita. Tempi e procedure per compensare tale difformità sono stabilite autonomamente dalle istituzioni scolastiche attraverso forme di differenziazione della didattica.
Dirigente scolastico. Definito dall’articolo 21 della legge n. 59/97 è il responsabile dei risultati
dell’istituzione scolastica. In pratica come capo d’istituto prende il posto dell’attuale preside.
Disciplina e attività facoltative. Sono quelle che nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa si aggiungono ai curricoli e la cui frequenza non è obbligatoria per gli alunni.
Discipline e attività fondamentali alternative. Sono le discipline e le attività indicate a livello nazionale tra cui è possibile una scelta da parte delle scuole (discipline opzionali ex art. 21 della legge n. 59/97).
Discipline e attività integrative. Sono le discipline e le attività che integrano obbligatoriamente il
curricolo. Esse sono scelte autonomamente dalle istituzioni scolastiche nel rispetto del monte ore stabilito a livello nazionale. Nell’ambito di tali discipline e attività le istituzioni scolastiche possono proporre una pluralità di offerte con possibilità di opzione da parte delle famiglie e degli studenti (discipline aggiuntive ex art. 21 della legge n. 59/97).
Discipline fondamentali. Sono le discipline obbligatorie che compongono un piano di studi.
Flessibilità temporale. E’ la possibilità, affidata all’autonoma scelta delle istituzioni scolastiche, di
modificare, secondo una percentuale indicata a livello nazionale, il monte orario annuale e/o di ciclo delle discipline e delle attività fondamentali, operando una compensazione attraverso l’incremento o il decremento delle ore di insegnamento curricolare.
Indicatori. Sono i parametri stabiliti a livello nazionale per la valutazione e l’autovalutazione degli apprendimenti e della qualità del servizio. Gli indicatori sono resi noti alle istituzioni scolastiche.
Individualizzare. Far nascere uno stretto rapporto di insegnamento-apprendimento tra allievo e docente che tenga conto delle caratteristiche e delle attitudini personali dello studente.
Laboratori territoriali. Sono sedi deputate ad accogliere, nell’ambito della rete, le attività di ricerca didattica e sperimentale, di documentazione e di formazione.
Modulo. E’ una parte del percorso formativo, anche articolata in unità didattiche, che ha una propria autonomia in quanto consente di raggiungere competenze determinate in una o in più discipline. La didattica modulare può comportare il superamento del gruppo classe e una diversa articolazione del lavoro degli insegnanti.
Monitoraggio. Azione continua e costante di osservazione di un processo durante il suo svolgimento al fine di raccogliere informazioni utili per consentire correzioni
e/o miglioramenti.
Nucleo di lavoro. Gruppo attivo presso i provveditorati agli studi con il compito di monitorare l’attuazione dell’autonomia scolastica e valutare i progetti complessi
Obiettivo formativo. E’ la finalità di un piano di studi. L’aggettivo "formativo" riassume al suo interno la duplice valenza di "obiettivo di istruzione" e di "obiettivo di educazione".
Orario obbligatorio curricolare. E’ l’orario che comprende le discipline e le attività fondamentali e
integrative.
Organo responsabile della gestione. E’ l’organo a cui è affidata, secondo quanto stabilito dall’accordo di rete, la gestione delle risorse sia professionali e finanziarie sia del raggiungimento delle finalità.
Percorsi formativi individualizzati. Sono percorsi didattici, integrati nel percorso formativo generale, progettati per garantire il migliore successo formativo del singoli alunni. Tali percorsi sono attivati con particolare attenzione alle situazioni di difficoltà, anche transitorie.
Percorsi formativi integrati. Sono quelli che prevedono competenze certificate e reciprocamente riconosciute raggiunte all’interno del sistema scolastico, del sistema della formazione professionale e del mondo del lavoro, anche in accordo con le Regioni e gli Enti locali.
Piano dell’offerta formativa (Pof). E’ il progetto elaborato dalle singole istituzioni scolastiche che comprende i curricoli, le discipline e attività facoltative, gli eventuali accordi di rete e percorsi formativi integrati: in altri termini sarà la "carta d’identità culturale" per le scuole dell’autonomia. Il Pof dovrebbe essere altresì comprensivo sia della Carta dei servizi che del Progetto educativo d’istituto (Pei), già previsti dall’ordinamento vigente (ma spesso attuati dalle scuole come documenti sostanzialmente burocratici).
Piano di studi. E’ la struttura comprensiva di discipline e quadro orario - articolata secondo scansioni temporali predeterminate - corrispondente a un grado, tipo o indirizzo di istruzione. Il piano di studi è definito a livello nazionale. Esso prevede un quadro orario nel cui ambito sono indicate le discipline e le attività fondamentali e quelle tra loro alternative. Nel piano di studi vengono altresì indicati lo spazio orario delle discipline e attività integrative e la percentuale di flessibilità temporale.
Scadenze significative. Sono i momenti stabiliti a livello nazionale per la verifica del raggiungimento degli standard di apprendimento e di qualità. Tali scadenze sono dette "significative" in quanto rapportate a tappe indicative dei processi formativi. Le scadenze possono o meno coincidere con gli scrutini o gli esami previsti in ciascun grado, tipo e indirizzo di istruzione.
Scambio temporaneo di docenti E’ lo scambio che può operarsi temporaneamente tra docenti che dichiarino la propria disponibilità all’interno della rete e nell’ambito delle finalità di un progetto.
Standard di apprendimento. E’ il livello comune - vale a dire la soglia di accettabilità - dell’insieme di competenze atteso, anche nelle fasi intermedie, per ogni grado, tipo e indirizzo di istruzione
Standard di qualità. E’ il livello comune – vale a dire la soglia di accettabilità – della funzionalità e dell’efficacia del servizio erogato da una istituzione scolastica
Unità di insegnamento. E’ il tempo dedicato a una lezione nell’ambito della flessibilità organizzativa. Esso non coincide necessariamente con l’unità oraria. Le unità di insegnamento si iscrivono nei curricoli e sono determinate nel rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Valutazione. E’ il giudizio sul livello di competenza raggiunto da ogni alunno, espresso negli scrutini intermedi e di fine anno.
· Il Dirigente Scolastico Prof. Vincenzo Rofi riceve dal lunedì al sabato dalle ore 11 alle ore 12.
·
La segreteria è aperta al pubblico nei giorni dal lunedì al
venerdì dalle ore 8 alle
· I genitori degli allievi vengono ricevuti dai docenti settimanalmente, secondo il calendario affisso all’albo della scuola, e su richiesta degli interessati.
· La scuola rimane aperta per le normali attività nei giorni dalle ore alle ore 8.00 alle ore 18.00
· Per ulteriori informazioni è disponibile la Carta dei servizi.
Il Piano dell’Offerta Formativa è stato deliberato dal Collegio dei Docenti all’unanimità nella seduta del 17 Ottobre 2002 ed approvato dal Consiglio d'Istituto nella seduta immediatamente successiva
Il Dirigente Scolastico
Prof. Vincenzo Rofi
[1] I laboratori di Chimica e di Fisica saranno attivi al termine dei lavori di ristrutturazione della sede.
2 l’Educazione Visiva verrà sviluppata principalmente all’interno dei corsi di Ornato Disegnato e Ornato Modellato
3 Sono in corso lavori di ristrutturazione della sede. La situazione illustrata è quella fruibile a lavori finiti,.