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Liceo Scientifico e Classico "G. Asproni" - Iglesias

 

Trasfusioni

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MODERNA TRASFUSIONE

La trasfusione di sangue costituisce una delle più preziose e selettive terapie sostitutive di cui il medico oggi disponga e, nel caso della Talassemia è tuttora la terapia elettiva.

Il Centro Microcitemico di Iglesias cura, con la terapia trasfusionale circa 55 pazienti talassemici, il maggiore dei quali ha attualmente 37 anni, come è ovvio date le caratteristiche della malattia, questo può considerarsi davvero un successo.

Fino ad alcuni anni fa la trasfusione consisteva esclusivamente nella somministrazione ad un paziente, del sangue intero prelevato da un donatore sano. Attualmente il sangue non viene in realtà somministrato nella sua interezza se non in casi particolari, mentre la grande maggioranza del sangue prelevato dai donatori viene variamente trattato per ottenere diversi emoderivati con specifiche indicazioni terapeutiche.

Tutto ciò ha comportato una modifica radicale delle attività dei centri trasfusionali, cui spettano funzioni sempre più complesse e diversificate, in relazione alle ampie applicazioni in campo clinico dei vari emoderivati.

 

LA DONAZIONE DI SANGUE

La prima tappa del complesso processo, che porta in fine alla somministrazione del sangue o di emoderivati al paziente, è costituita dalla selezione del donatore.

Possono donare il sangue:

  • i soggetti di entrambi i sessi, di età compresa tra i 18 e 65 anni,
  • di peso superiore ai 50 Kg,
  • non febbrili,
  • con pressione arteriosa massima compresa tra 100 e 180 mmHg e minima non superiore a 100 mmHg;
  • l'emoglobina deve essere superiore a 12,5 g/dl nelle donne e 13,5 g/dl negli uomini.

Accertamenti preliminari sul donatore permettono al medico del centro trasfusionale sia di valutare se esso è in grado di donare il sangue, sia di mettere in evidenza eventuali malattie trasmissibili, di origine batterica o virale.

Al momento del salasso, il donatore deve essere a digiuno da almeno sei ore. Il prelievo viene effettuato utilizzando apposite sacche di plastica singole e multiple, che in un sistema a circuito chiuso permettono di effettuare in condizioni di asepsi sia il prelievo sia la separazione del plasma e delle emazie.

La quantità massima di sangue che si può prelevare e di 6-7 ml/kg nell'uomo e di 5-6 ml/kg nella donna.

Il donatore di sesso maschile può nuovamente donare il sangue dopo almeno 3 mesi, mentre la donna dopo 6 mesi.

Dopo il salasso, il donatore deve rimanere per almeno 15 minuti in posizione sdraiata per evitare un'eventuale lipotimia (caratterizzata da abbassamento della pressione arteriosa, tachicardia, sudorazione, raffreddamento della cute).

In casi particolari il donatore può essere sottoposto ad una particolare forma di prelievo, l'aferesi, che è un procedimento attraverso il quale viene prelevata soltanto una componente del sangue e restituite le altri parti, utilizzando apposite macchine dette separatori cellulari. Con questi sistemi si possono elettivamente prelevare plasma, globuli rossi, leucociti, piastrine.

Sul sangue donato si effettuano alcune indagini di laboratorio prescritte per legge:
la determinazione del gruppo AB0 e del fattore Rh, un test per la sifilide la ricerca

dell'antigene di superficie del virus dell'epatite B, la ricerca degli anticorpi diretti contro il virus dell'AIDS, la ricerca del virus dell'epatite C, la determinazione della transaminasi alanina aminotransferasi.

Il sangue prelevato deve essere costantemente mantenuto a 4° C,
compresi gli intervalli dei procedimenti di preparazione degli emoderivati.

 

 



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