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Mi chiamo
Licciardello Concetto (lico) e mi occupo a vario titolo di scultura
della pietra lavica, ho conseguito il diploma di maestro d'arte presso
l'ist. stat. d'arte di Catania e della locale A. BB. Arti. Il contatto
con questo materiale straordinario, ha scatenato la mia passione, forze
ancestrali mi hanno spinto verso una sperimentazione estrema non
disdegnando la possibilità di usare la Pietra in modo accademico. Forse
la necessità di creare un collegamento tra il presente e il passato mi
ha indotto a produrre opere figurative e il bisogno di dimostrare la
nobiltà di questa materia |
VOLTO - "EQUILIBRIO
COMPROMESSO" particolare dell'opera tuttotondo basalto
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SONO
NATO ALLE FALDE DELL'ETNA, DOVE SONO SEMPRE VISSUTO E SVOLGO L'ATTIVITA'
DI SCULTORE DELLA PIETRA LAVICA. INSEGNO DISCIPLINE PLASTICHE
ALL'ISTITUTO STATALE D'ARTE DI CATANIA. DA SEMPRE LOTTO PER LA
VALORIZZAZIONE DI QUESTO STRAORDINARIO MATERIALE, DIMOSTRANDO
ATTRAVERSO LE MIE OPERE LA SUA BELLEZZA. LAVORANDO IN QUESTO
COMPARTO, CERCO CON TUTTE LE MIE FORZE DI DIMOSTRARE L'ENORME VALORE
MATERIALE E CULTURALE CHE IL BASALTO HA PER IL TERRITORIO
ETNEO. USANDO LA PIETRA LAVICA, HO REALIZZATO DIVERSE
OPERE DI SCULTURA, ALCUNE DI QUESTE FANNO PARTE DI COLLEZIONI PRIVATE
ITALIANE E STRANIERE, MA LE POCHE OPERE PRODOTTE DOPO IL 1975 FORMANO
LA MIA COLLEZIONE PRIVATA CHE VOGLIO MOSTRARE AL PUBBLICO DI INTERNET. |
ROCCIA VULCANICA DELL'ETNA |
.....ogni granello di sabbia del territorio, gemendo fra assordanti
frastuoni, esplosioni, crepitii. Un fiume di lava travolgente si
riversa fuori dalle viscere del vulcano, pulsante, investe ogni cosa
vorrebbe ostacolarlo. Per suo mezzo la natura rivela la primordiale
verità, la sua forza infinita. Nessuno può sottrarsi
all'attrazione che esercita sull'UOMO, forza ammaliatrice. sensuale,
che costringe a tornare tutti coloro che lo hanno conosciuto, a
essere soggiogati. Chi si accosta, stretti nella morsa della
fantasia, svolazzando in questo mondo primordiale alla scoperta
dell'essenza che c'è in ognuno di noi, mentre stridori e pungenti
odori di zolfo si levano da lave fumanti, inneggiando alla nascita
dell'infinito universale, di questo orgasmo cosmico, di questo
donarsi che la natura rivolge all'UOMO. Li poco lontano lenta
scorre la lava, la paura travolge, ma leggeri nell'aria i lapilli e
le ceneri volano portati dal vento, profondi boati fanno tremare la
terra cosparsa di fuoco. La lava si contorce, si aggroviglia,
scorre lenta e inesorabile colmando valli e inghiottendo ogni cosa,
l'alta barriera di fuoco avanza livellando tutto, scompaiono monti e
se ne formano altri. "Si è fermata, si è fermata"
gridano di speranza come a volerla esorcizzare, ma preso nuovo
vigore risgorga dal suo ingrottamento, mentre una finissima polvere
leggera piove dal cielo, sono ceneri e lapilli che scendono a
fertilizzare la terra. Da ogni parte si alzano fumi, forti sono gli
odori e il calore ch'emana. Leggera la brezza scopre i pendii, dopo
il lungo travaglio è silenzio ovunque, vibrante , struggente, è la
vita che si rigenera mostrando la sua bellezza. In questi
momenti si può scoprire il silenzio, il contatto diretto con la
materia, immersi in questo paesaggio, fermi ad ascoltare l'aria che
da lontano con i suoi fruscii racconta questo silenzio impossibile,
a chi sa ascoltare le profonde vibrazioni, il pulsare vivo che ci
circonda, il fluido magnetico ch'emana. La materia si sta
raffreddando, scricchiola vivacemente nel suo contrarsi, fratture si
formano lungo le contorsioni del suo scorrere, dei fremiti
attraversano il corpo magmatico, non è morte, è la Natura che
rinnova il suo patto tra suoni
ancestrali.
lico |
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