Adad  dio del vento, della tempesta e dei flutti, è il figlio di Marduk, Nabu.
Adonaj  Quando, nel VII secolo d.C., i dotti masoreti si accinsero a dotare di vocali i libri biblici per renderne più sicura la tradizione testuale, inserirono nel tetragramma sacro le vocali di "Adonai", dando luogo alla forma "Yehowah" che sta all'origine del nome Geova.
Agopuntura    Antica tecnica terapeutica di origine cinese, attualmente diffusa anche in Occidente, in cui aghi estremamente sottili vengono infissi in determinati punti del corpo, collocati lungo 26 linee del corpo, che vengono definite meridiani. La tecnica dell'agopuntura si ricollega alla filosofia taoista, e si basa sulla convinzione che nel corpo vi sia un equilibrio di energie di diverso tipo che regolano i processi vitali.
Agopuntura   Antica tecnica terapeutica di origine cinese, attualmente diffusa anche in Occidente, in cui aghi estremamente sottili vengono infissi in determinati punti del corpo, collocati lungo 26 linee del corpo, che vengono definite meridiani. La tecnica dell'agopuntura si ricollega alla filosofia taoista, e si basa sulla convinzione che nel corpo vi sia un equilibrio di energie di diverso tipo che regolano i processi vitali. La malattia non sarebbe altro che la manifestazione di un disequilibrio tra le diverse energie; la stimolazione mediante aghi di precisi punti del corpo consentirebbe di ripristinare la condizione di equilibrio e di sbloccare i punti in cui l'energia si è accumulata. L'applicazione dell'agopuntura si estende dalla terapia di malattie psicosomatiche alla cura del dolore come sintomo di diverse patologie (asma, gastrite, colite); inoltre, questa tecnica è risultata efficace come anestetico nel corso di interventi chirurgici con paziente sveglio come parti cesarei e rimozioni di tumori cranici. Un'interpretazione degli effetti positivi ottenuti tramite agopuntura è quella secondo cui gli aghi infissi determinerebbero uno stato prossimo al sonno, come si riscontra dall'analisi di elettroencefalogrammi di pazienti trattati; inoltre, sembra che vi sia un'azione di risposta dell'organismo all'infissione degli aghi che stimolerebbe il sistema immunitario; ancora, vi sarebbe anche un'azione di inibizione della sensibilità al dolore grazie alla stimolazione di alcuni punti del sistema nervoso autonomo.
Ahura Mazda Il supremo creatore secondo lo zoroastrismo, la religione diffusa in Persia (odierno Iran) prima dell'introduzione dell'Islam, nel VII secolo. Il termine Ahura era originariamente riferito a 33 deità regnanti nelle religioni prezoroastriane in Persia e in India. Zoroastro, il profeta che fondò lo zoroastrismo, predicò contro tutti gli altri dei eccetto Ahura Mazda che, diceva, avrebbe dovuto essere adorato per l'eternità. Ahura Mazda significa "Saggezza di Dio" nell'antica lingua persiana dell'Avesta. Negli scritti che riportano gli insegnamenti di Zoroastro, è caratterizzato come un dio benevolo e saggio, contrapposto ad Angra Mainyu, un demone il cui proposito è distruggere la terra e i suoi abitanti.
Ahura Mazda non ha una forma fisica, ma gli zoroastriani lo adorano attraverso i suoi attributi, o Amesha-Spenta (Santi Immortali). Gli Amesha-Spenta riflettono i differenti aspetti della divina natura di Ahura Mazda, quali l'Afflato Creativo, la Rettitudine, i Buoni Propositi, la Devozione, il Potere, la Salute e la Lunga Vita. Alcuni vengono considerati maschili, altri femminili. Gli studiosi a volte paragonano gli Amesha-Spenta agli angeli del cristianesimo.
Ahura Mazda è simboleggiato dal fuoco, considerato dagli zoroastriani la sostanza più sacra per il fatto che rappresenta l'emanazione divina. Poiché il fuoco simboleggia il potere, la presenza e la purezza di Ahura Mazda, deve costantemente essere tenuto acceso nei templi del fuoco. Questi sacri fuochi sono curati da un sacerdote con carica ereditaria, che deve conoscere le preghiere ed eseguire le funzioni rituali.
Ahura Mazda fu dapprima adorato ufficialmente come un dio onnipotente dal re persiano Dario I (521?-486 a.C.). Il suo culto continua oggi soprattutto in India, presso Bombay, tra i parsi, zoroastriani che migrarono dall'Iran nel X secolo; altre comunità di zoroastriani sopravvivono anche in Iran. Per esprimere la loro fede, i membri della comunità dovrebbero indossare vesti speciali, osservare sette festività nazionali e pregare cinque volte al giorno. Alla fine dei tempi, i seguaci di Zoroastro prevedono la resurrezione di tutti i credenti in un regno terrestre comandato da Ahura Mazda.

Alchimia  Antica arte, esercitata soprattutto durante il Medioevo, che mirava a trasformare i metalli comuni, in particolare il piombo, in oro o argento. Alla serie di tecniche artigianali impiegate venivano attribuite valenze religiose che simboleggiavano il cammino spirituale verso la meta dell'immortalità. Sebbene i suoi propositi fossero spesso dubbi e illusori, l'alchimia può essere considerata, sotto molti punti di vista, l'antenata della chimica moderna. Dopo Paracelso, gli alchimisti europei si divisero in due gruppi: i primi si dedicarono alla scoperta di nuovi composti e reazioni con metodi rigorosamente scientifici e possono essere considerati i legittimi predecessori dei chimici moderni.
Allah - Maometto (La Mecca 570 ca. - Medina 632), principale profeta dell'Islam, da talune fonti considerato il fondatore di questa religione, nonostante ciò sia una semplificazione da un punto di vista storico e religioso. In una prospettiva religiosa, l'Islam è per i musulmani monoteismo puro, fede nella dottrina dell'unicità di Dio che Allah ha rivelato all'umanità a partire dalla creazione per mezzo di numerosi profeti; da un punto di vista storico l'Islam, quale noi lo conosciamo, è una religione complessa e non va quindi intesa come opera di un singolo individuo.
Amesa Spenta    Il Dio Ahura Mazda non ha una forma fisica, ma gli zoroastriani lo adorano attraverso i suoi attributi, o Amesha-Spenta (Santi Immortali). Gli Amesha-Spenta riflettono i differenti aspetti della divina natura di Ahura Mazda, quali l'Afflato Creativo, la Rettitudine, i Buoni Propositi, la Devozione, il Potere, la Salute e la Lunga Vita. Alcuni vengono considerati maschili, altri femminili. Gli studiosi a volte paragonano gli Amesha-Spenta agli angeli del cristianesimo.
Anael    Arcangelo inferiore oggi praticamente scomparso dalla liturgia Cristiana.
Angelo  Spirito celeste ritenuto messaggero o intermediario tra Dio, o gli dei, e l'umanità. Tutte le religioni si concentrano sulle relazioni attuali e potenziali dell'uomo con il mondo sovrannaturale. Nell'antica religione greca, nell'ebraismo, nel cristianesimo e nell'Islam si pensa che di tali relazioni si occupino gli angeli (dal greco ànghelos, "messaggero"), emissari divini inviati per istruire, comunicare informazioni o impartire ordini agli uomini. Un angelo può avere inoltre funzione di custode, di guerriero celeste e anche di forza cosmica. La partizione tra angelo buono e cattivo, o diavolo, non è tuttavia sempre chiara; gli angeli, pertanto, possono essere generalmente descritti come forze personali che mediano tra il divino e l'umano.
Angra Mainyu  Negli scritti che riportano gli insegnamenti di Zoroastro, è caratterizzato come un dio benevolo e saggio, contrapposto ad Angra Mainyu, un demone il cui proposito è distruggere la terra e i suoi abitanti.
Anima  Corpo etereo composto di materia astrale, registra e trattiene tutte le esperienze della vita terrena.
Arcangelo Un angelo, o una creatura celeste di gerarchia superiore rispetto agli angeli. Nella letteratura ebraica e cristiana, i quattro più noti sono Michele, Gabriele, Raffaele e Uriel. Nell'Islam si crede che quattro arcangeli custodiscano il trono di Allah. Secondo la tradizione cristiana, gli arcangeli appartengono all'ottavo dei nove cori angelici. In ordine gerarchico discendente, i nove cori comprendono: serafini, cherubini, troni, dominazioni, virtù, potestà, principati, arcangeli e angeli.
Arconte  Angelo di grado superiore agli Arcangeli
Ario, il sacerdote alessandrino che negò la natura divina di Gesù Cristo entrando in conflitto con il suo vescovo nel 319 e subendo la condanna all'esilio nel 325. Ario insegnava che, essendo Dio ingenerato e senza principio, il Figlio, seconda persona della Trinità, in quanto generato non può essere considerato Dio come il Padre e non esiste dall'eternità, ma è stato creato, come tutti gli altri esseri, per volontà del Padre, cosicché fra Padre e Figlio non sussisterebbe un legame di natura ma di adozione. Queste dottrine furono condannate nel 325 dal concilio ecumenico di Nicea: i 318 vescovi che vi parteciparono elaborarono un simbolo di fede, tuttora utilizzato dai cristiani, per proclamare il Cristo come Figlio di Dio "generato e non creato, della stessa sostanza del Padre". La condanna solenne non riuscì comunque a fermare la diffusione dell'arianesimo e la sua strumentalizzazione in chiave politica: fu l'imperatore Costantino a richiamare Ario dall'esilio nel 334 e, per influenza di personaggi di spicco quali il patriarca di Costantinopoli Eusebio di Nicomedia e lo stesso imperatore Costanzo II, la fede ariana acquisì per alcuni anni, fino al 359, la dignità di religione ufficiale dell'impero. Nacquero poi all'interno del movimento alcune divisioni fra i cosiddetti "semiariani" che, pur accettando i principi del simbolo niceno, avanzavano perplessità circa l'identità di sostanza fra il Padre e il Figlio, e la corrente più intransigente che non esitava a proclamare la natura totalmente diversa del Figlio rispetto al Padre, mentre un terzo gruppo considerava anche lo Spirito Santo come realtà creata al pari del Figlio. Con l'ascesa al trono di Valente dopo la morte di Costanzo II nel 361, si ebbero i primi segnali di un ritorno all'ortodossia nicena, dichiarata fede unica e ufficiale dall'imperatore Teodosio nel 379, e ribadita come tale dal concilio di Costantinopoli del 381. L'arianesimo sopravvisse comunque per altri due secoli fra i popoli germanici che erano stati convertiti al cristianesimo da missionari ariani.
Simbolo niceno-costantinopolitano Professione di fede cristiana. Il primo simbolo niceno (o credo) propriamente detto venne adottato al concilio di Nicea, convocato nel 325 per dirimere una controversia a proposito delle persone della Trinità e della divinità di Cristo; il concilio dichiarò Cristo homooúsios (greco, "della stessa sostanza" del Padre) per correggere l'errore della fazione omoiusiana ("di sostanza simile").
Un successivo simbolo niceno, chiamato più propriamente niceno-costantinopolitano o costantinopolitano, si fonda sul simbolo del IV secolo composto sotto l'influenza del vescovo di Gerusalemme, san Cirillo. È contenuto nell'
Ancoratus di sant'Epifanio di Salamina ed è tradizionalmente, ma erroneamente, attribuito al I concilio di Costantinopoli, svoltosi nel 381. Delle 178 parole di questo secondo "simbolo niceno" solo 33 sono tratte sicuramente dal simbolo del 325. Il secondo credo, considerato come ecumenico da orientali e cattolici e dalla maggioranza delle Chiese riformate, utilizza la forma singolare per le parole che dovrebbero esprimere consenso: "credo", "spero", "confesso". Al concilio di Toledo (589), la Chiesa occidentale aggiunse l'espressione Filioque.
Astrale    Zona indefinita dove vengono registrati tutti gli eventi dell'uomo. Lo spirito vi soggiorna per un periodo non definito in rapporto al suo stato di purezza.