Basilio il Grande (Cesarea di Cappadocia 329 ca. - 379), padre e dottore della Chiesa, patriarca del monachesimo orientale, santo. Nato da una ricca famiglia, Basilio studiò ad Atene e Costantinopoli, dove conobbe Gregorio Nazianzeno, al quale fu legato da profonda amicizia. Dopo aver visitato celebri eremiti in Egitto e Siria, abbandonò la carriera pubblica e praticò l'eremitaggio in una sua proprietà sul fiume Iris (Neocesarea); qui attese alla composizione di una regola monastica, che in seguito venne adottata dall'ordine monastico (soprannominato dei "monaci basiliani") da lui fondato nel 360 ca. Alla Regola di Basilio, cardine del monachesimo orientale, obbediscono tuttora ordini sia cattolici sia ortodossi. Famoso per la sua sapienza e la santità della sua vita, fu convocato dal vescovo di Cesarea, Eusebio, per difendere la dottrina cristiana contro le dottrine eretiche degli ariani. Nel 370 divenne egli stesso vescovo di Cesarea, ufficio che mantenne fino alla morte.
Bilocazione Astrale   Possibilità di sdoppiarsi attraverso uno stato meditativo
Bilocazione possibilità di separare la mente dal corpo 
  Bilocazione Astrale  possibilità di separare la mente dal corpo per entrare nella zona detta Astrale   
Biopsicochimica  Energia prodotta dalla volontà del sensitivo per riportare a livelli ottimali la chimica dei corpi.
Biopsicoradiante  Energia prodotta volontariamente dalla volontà del sensitivo a beneficio di tutte le formre di vita.
Bioradiante  Energia irradiata dalle mani di un sensitivo.
Buddhismo Zen Indirizzo di pensiero sorto in Cina dall'incontro del buddhismo mahayana con il taoismo e diffusosi prevalentemente in Giappone a partire dal XII secolo: "zen" è la forma giapponese della parola cinese chan, a sua volta connessa con il termine dhyana, che in sanscrito esprime la condizione contemplativa che libera la mente dalla distinzione fra il sé e la realtà esterna. Si tratta del tentativo, comune anche ad altre scuole buddhiste, di superare i condizionamenti delle proprie sensazioni attraverso la consapevolezza del "vuoto" (sunyata) che caratterizza tutte le cose.

Campo Astrale  Zona indefinita dove vengono registrati tutti gli eventi dell'uomo. Lo spirito vi soggiorna per un periodo non definito in rapporto al suo stato di purezza.
Cassiel     Arcangelo inferiore oggi praticamente scomparso dalla liturgia Cristiana.
Cherubini   Nella Bibbia, essere celeste, alato, angelico. Nell'antico pensiero ebraico gli angeli hanno caratteri antropomorfici, mentre i cherubini hanno ali e caratteri zoomorfici. La loro rappresentazione può derivare da quella di antichi dei o spiriti mediorientali; nell'angelologia cristiana, invece, i cherubini costituiscono la seconda in altezza delle nove gerarchie angeliche.
Dio collocò i cherubini alla porta orientale dell'Eden per impedire agli esseri umani di rientrare nel giardino e raggiungere l'albero della vita (
vedi Genesi 3:24). I cherubini inoltre sostengono o fungono da trono di Dio (vedi Salmi 80:2; 18:11). La descrizione dettagliata e fantasiosa che ne fa Ezechiele (1:4-28; 10:3-22) contribuì in larga misura al loro ingresso nella storia dell'arte. Nell'islamismo i cherubini glorificano incessantemente Allah.
Chiarovegente    Sensitivo che vede o intravede il futuro
Ciacra   Zona piccolissima del corpo dove si concentra l'energia vitale e che diffonde agli organi collegati. Energia sottile che può interagire con lo spirito.
Concilio Assemblea convocata per deliberare e decidere sulla dottrina e altri argomenti del cristianesimo. Prima del XII secolo il termine era usato come sinonimo di sinodo, termine che attualmente, tuttavia, indica in senso stretto un concilio diocesano a cui partecipa il clero di una diocesi ed è normalmente presieduto da un vescovo. Altri concili, in ordine gerarchico ascendente, sono: provinciale, primaziale, nazionale, patriarcale e generale o mondiale.
La Chiesa cattolica annovera negli annali ventuno concili ecumenici, che traggono il loro nome dal luogo in cui si sono tenuti; gli ortodossi e molti protestanti riconoscono unicamente l'autorità dei primi sette; Martin Lutero accettava solo i primi quattro.
     
 
Corano (arabo al-Qur'an), il testo sacro fondamentale dell'Islam. Il termine arabo significa lettura o recitazione di un testo a fini liturgici; potrebbe trattarsi della forma arabizzata di una parola siriaca, che indica il libro contenente quelle che, per i musulmani, sono rivelazioni consegnate da Allah (Dio) a Maometto durante la sua vita di profeta alla Mecca e a Medina nei primi decenni del VII secolo. Le rivelazioni erano state trasmesse in lingua araba e, secondo la tradizione musulmana più diffusa, avvenivano attraverso l'arcangelo Gabriele (Jibrail). I seguaci di Maometto impararono a memoria le rivelazioni che il profeta recitò loro e talvolta le trascrissero su oggetti come foglie di palma, schegge d'osso e pelli di animale. Dopo la morte di Maometto, avvenuta nel 632, i suoi seguaci, intorno al 650, durante il califfato di Othman, conferirono loro la forma nella quale attualmente conosciamo il Corano. Poiché l'arabo scritto presenta solo le consonanti, secondo la tradizione le vocali vennero introdotte nel testo successivamente. Dal IV secolo del calendario islamico (cioè dal X secolo), tra i metodi di lettura (ovvero di aggiunta delle vocali) del testo che erano nel frattempo nati, ne vennero considerati accettabili solo sette.
Costantino I  il Grande Flavio Valerio Costantino (Naisso, l'odierna Niš, in Serbia 274 ca. - presso Nicomedia 337), imperatore romano (306-337), il primo a convertirsi al cristianesimo. Fondò Constantinopoli (l'odierna Istanbul), che rimase la capitale dell'impero bizantino fino al 1453.