La Morte

I più grandi pensatori dell'Occultismo, dai più antichi, ai più moderni, hanno considerato la Morte l'attimo finale della vita, dove lo Spirito, Immortale, si spoglia del suo involucro.
La materia, in punto di premorte lascia che lo spirito abbandoni il corpo per divenire spettatore del suo trapasso. La materia perde la sua funzione e degenera rapidamente, mentre il corpo etereo dello Spirito si eleva sopra la dimensione terrena.
L'involucro Etereo (anima), condizionato dalla materia durante la vita, trattiene com'esperienza vissuta l'egoismo, l'odio, l'amore ed alcuni istinti materiali, che restituirà al campo astrale quando lo spirito prende coscienza di avere perso la sua parte materiale.
Generalmente la Morte non provoca dolore, ma solo un torpore, che in alcuni casi, quando gli istinti materiali prodotti nella sfera evolutiva sono stati molto forti provoca un dolore Spirituale, una consapevolezza di ciò che ha fatto.
Lo spirito, in quella nuova veste, continua la sua evoluzione su un piano etereo spirituale superiore, senza dimenticare quello materiale dove a vissuto condizionato dalla carne e dai pensieri di coloro che hanno condiviso con lui la sfera terrena.     
Le persone, che non credono ad una vita spirituale dopo la morte, restano più a lungo nella sfera eterea e vagano senza meta in cerca della propria spiritualità. Questi enti non ancora coscienti di una vita spirituale sono chiamati gli erranti.

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