INCENDI:
WWF: "PROTEGGERE I BOSCHI COME
"BANCHE VERDI'"

Accolta dai Prefetti la strategia antincendio del WWF

Per "abbattere" alla radice il fenomeno degli incendi servono pattugliamenti serrati sul territorio, un'opera capillare di prevenzione in grado di proteggere il patrimonio verde dai soliti "incendiari", ormai considerati dal Codice penale veri criminali al pari di ladri o svaligiatori.

Con una lettera inviata agli oltre 100 Prefetti il WWF ha chiesto di proteggere il patrimonio forestale come avviene per banche e gioiellerie attraverso pattugliamenti costanti sui territori piu' a rischio effettuati da tutte le forze di polizia: alla lettera inviata ai primi di luglio hanno gia' risposto un quarto degli interessati gia' pronti a disporre direttive specifiche per attivare un controllo serrato dei boschi.

Proteggere i boschi come Banche verdi mettendo al sicuro gli oltre 6milioni 850mila ettari di boschi italiani, di cui 83mila sono andati in fumo solo lo scorso anno (dai dati del Corpo Forestale e del Ministero dell'Ambiente). "Nonostante il cauto ottimismo del Ministero delle Politiche Agricole quest'anno sono gia' andati in fumo circa 500 miliardi di lire per gli oltre 23.000 ettari di bosco bruciati da gennaio. L'estate del 2001 deve segnare una svolta per la prevenzione degli incendi - ha dichiarato Maurizio Santoloci, Vicepresidente del WWF Italia e Magistrato - rispetto alla scorsa stagione di fuoco c'e' infatti una novita' rivoluzionaria nel Codice Penale che ha inserito (artt. 423 e segg) il reato specifico di "incendio boschivo": non si parla piu' di semplici "piromani" (come dire "cleptomani" parlando di scassinatori o ladri di banca) ma di veri criminali.

Il fenomeno dell'autocombustione e' davvero marginale: gli incendi boschivi, in particolare quelli di grande rilievo, sono tutti certamente dolosi o fortemente colposi, quindi, fenomeni criminali che vanno repressi come un problema di ordine pubblico e di sicurezza.

Il valore ambientale ed economico dei boschi e' inestimabile per le importanti funzioni di stabilizzazione del territorio, climatiche e idrogeologiche.

Questo impone una capillare e intensa opera di controllo da parte delle forze dell'ordine (polizia, carabinieri oltre al Corpo Forestale dello Stato): solo cosi' si possono scovare gli inneschi incendiari nascosti nelle auto private, individui sospetti e ogni altro segnale che faccia supporre l'intenzione di appiccare il fuoco.

Il WWF mette a disposizione anche i propri volontari per creare pattuglie specializzate. Questa importante forma di prevenzione, che affianca la preziosa collaborazione dei cittadini nella segnalazione dei focolai, si puo' attuare in modo semplice, inserendo anche i tratti di bosco nelle normali operazioni di controllo sul territorio senza alcun aggravio sul personale o sulla spesa pubblica".


Nota: il DOSSIER DEL WWF "INCENDI 2001:STAVOLTA PENSIAMOCI PRIMA" E' DISPONIBILE SU RICHIESTA PER LA STAMPA

Roma, 25 luglio 2001 - Ufficio Stampa WWF Italia - tel. 06-84497377-375 o  329-8315725

Maurizio Santoloci: VicePresidente del WWF Italia - 348-7407473

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