DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE

03.08.2001            N.44

 

Piano del parco naturale regionale del Beigua ai sensi dell’articolo 18 della legge regionale 22 febbraio 1995 n. 12 (riordino delle aree protette).

 

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 IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che:

la legge regionale 22 febbraio 1995 n. 12 (riordino delle aree protette), in relazione agli strumenti di attuazione delle finalità istitutive delle aree protette e, in particolare, al Piano del Parco:

· all’articolo 7, nell’individuare le funzioni degli Enti Parco, affida loro il compito di elaborare ed adottare il Piano per il Parco;

· all’articolo 17 stabilisce i contenuti fondamentali di tale piano, con riferimento a quanto previsto dalla legge quadro sulle aree protette 6 dicembre 1991 n. 394;

· all’articolo 18 stabilisce le procedure di approvazione del Piano, prevedendo in particolare la predisposizione di una proposta di Giunta regionale al Consiglio regionale, sentita la Sezione aree naturali protette del Comitato Tecnico per l’Ambiente ed il Comitato Tecnico Urbanistico, oggi sostituiti dal Comitato Tecnico Regionale per il Territorio;

· all’articolo 20 precisa i contenuti del Piano definendo l’articolazione del territorio in fasce di protezione;

· agli articoli 22 e 25 individua nel Piano pluriennale socioeconomico e nei Regolamenti i principali strumenti di attuazione del Piano e di integrazione della normativa di comportamento;

· all’articolo 47 stabilisce le norme transitorie che operano prima dell’entrata in vigore del Piano;

- la legge regionale 4 settembre 1997 n. 36 (legge urbanistica regionale) stabilisce che le previsioni dei Piani dei Parchi - nelle loro indicazioni di carattere prescrittivo - abbiano valore vincolante nei confronti degli altri atti di pianificazione territoriale di livello regionale, provinciale e comunale con effetto di integrazione degli stessi e, in caso di contrasto, di prevalenza sui medesimi;

- la legge regionale 6 aprile 1999 n. 11 (riordino degli organi tecnici collegiali operanti in materia di territorio), all’articolo 2 ha affidato al Comitato Tecnico Regionale per il Territorio, in Adunanza Generale, il compito di esprimere il parere sui piani delle aree protette;

- la Giunta regionale con deliberazione n. 74 del 19 gennaio 2001 ha fornito indicazioni regionali per la redazione dei piani delle aree protette, volte a valorizzarne il ruolo di strumenti della conservazione, tutela e valorizzazione sia dei pregi naturalistici e ambientali sia delle attività umane tradizionali, orientando in particolare:

·i contenuti strategici dei piani;
·la perimetrazione e zonizzazione;
·la progettualità e la condivisione delle scelte con le amministrazioni locali;

- che la Giunta regionale con deliberazione n. 646 dell’8 giugno 2001 ha attribuito agli Enti di gestione delle aree protette la verifica della valutazione di incidenza per i proposti Siti di Importanza Comunitaria e le Zone di Protezione Speciale ricadenti in tutto o in parte all’interno di aree naturali protette;

Rilevato che:

· in data 28 giugno 2001 è pervenuto, ai sensi dell’articolo 18 comma 2 della l.r. 12/1995, il progetto di Piano del Parco del Beigua, adottato dall’Ente Parco con deliberazione del Consiglio n. 13 del 15 marzo 2001 e trasmesso con nota prot. 931 del 26 giugno 2001;
·contestualmente sono state trasmesse le osservazioni corredate dai relativi pareri dell’Ente Parco espressi con la deliberazione del Consiglio dell’Ente n. 27 del 22 giugno 2001;
·la competente struttura ha proceduto immediatamente all’esame del Piano del Parco al fine di consentire la formulazione della relativa proposta di deliberazione entro termini ancora utili per la discussione entro la pausa estiva, in modo da poter anticipare il più possibile gli effetti positivi del Piano stesso;

Preso atto che:

- al fine di acquisire eventuali apporti istruttori propositivi, è stata fatta apposita comunicazione ai Direttori Generali dei Dipartimenti Tutela dell’Ambiente ed Edilizia, Agricoltura e Turismo, Lavoro, Formazione e Servizi alla Persona, Infrastrutture, Trasporti e Opere Pubbliche, nonché al Coordinatore Regionale del Corpo Forestale dello Stato;
- che in esito a quanto sopra è pervenuta la nota prot. 3396 del 16 luglio 2001 del Settore Assetto del Territorio e Controllo Tecnico, il cui contenuto è stato recepito nell’istruttoria;

 Visti:

 · gli elaborati costitutivi del Piano e gli atti ad esso allegati trasmessi dall’Ente Parco alla Regione;
·  il parere del Comitato Tecnico per il Territorio, riunito in Adunanza Generale nella seduta del 17 luglio 2001, espresso con voto n. 13 del 17 luglio 2001, allegato alla presente deliberazione quale sua parte integrante e sostanziale;
· la documentazione istruttoria allegata al suddetto voto, predisposta dall’Ufficio Parchi e Aree Protette, articolata in:

- Relazione Istruttoria (allegato 1.1);
- Testo delle Norme di Attuazione del Piano del Parco del Beigua. contenente le modifiche regionali (allegato 1.2);
-
 le osservazioni n. 21 e 92 del Comune di Arenzano, n. 91 della Comunità Montana Argentea e n. 102 del Comune di Varazze riportate rispettivamente a pagina 29, 30 e 31 della relazione istruttoria (Allegato 1.1);

 Considerato che:

· il Piano del Parco del Beigua, per quanto concerne contenuti e struttura, risulta conforme alle indicazioni delle principali norme di riferimento (legge quadro 394/1991 e l.r. 12/1995) e delle "Indicazioni regionali per la redazione dei Piani delle Aree Protette” di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 74 del 19 gennaio 2001;

· il Piano, ricercando un punto di equilibrio tra le esigenze di tutela e valorizzazione di ambienti naturali di grande pregio e di ambienti rurali che si vanno perdendo, e le istanze avanzate dalle comunità locali, in un quadro legislativo particolarmente rigido, prevede una significativa contrazione della sua superficie, arretrando i confini verso quote elevate, in prossimità delle aree di maggior interesse naturalistico e forestale, e lasciando all’esterno la quasi totalità degli ambiti a più marcata caratterizzazione agricola;

· quanto sopra è pienamente coerente con la prevalenza di territori classificati come Riserva Generale Orientata, nei quali il Piano si fa comunque carico di garantire, per gli insediamenti esistenti, con una norma specifica, le stesse possibilità di intervento delle Aree di Protezione;

· il Piano tiene conto delle priorità ambientali, mediante l’integrazione tra la gestione del Parco con là tutela di SIC e ZPS, attraverso connessioni ecologiche e continuità ecosistemi che, conservazione della biodiversità di aree ad elevata naturalità, gestione e tutela del patrimonio forestale, di quello faunistico, di quello geologico e delle risorse idriche, cercando il migliore equilibrio possibile con le attività agricole tradizionali e con le esigenze locali in genere;

· il Piano sviluppa un ruolo progettuale incisivo attraverso 4 progetti strategici di valorizzazione: progetto di turismo sostenibile e per la fruizione sociale del Parco, progetto di sviluppo dei territori rurali, progetto di riqualifica­zione forestale, progetto di gestione faunistica;

· nel quadro dell’articolato progetto di riqualificazione forestale, si inserisce la creazione di un “servizio di assistenza tecnica e la redazione di un manuale operativo per ottimizzarne la gestione, e in particolare la scheda di “progetto per il miglioramento e la valorizzazione del patrimonio ambientale delle Foreste Demaniali Regionali”;

· il Piano, in continuità e in coerenza con gli interventi che l’Ente Parco sta realizzando con risorse regionali, statali e comunitarie, come ad esempio il progetto LIFE-Natura, organizza un sistema della fruizione di grande importanza sia escursionistica, sia come integrazione di qualità all’offerta turistica della vicina costa, sia come polmone verde per i residenti nelle vicine aree urbane, con particolare attenzione agli aspetti di informazione ed educazione ambientale;

· l’individuazione delle Aree Contigue, prevista in una fase successiva sulla base dei territori funzionalmente connessi definiti dal Piano, se, da un lato, può risultare un limite, dall’altro, essendo legata a indicazioni del Piano pluriennale socio-economico e ad accordi con gli Enti locali, può rappresentare una valorizzazione del significato e del ruolo delle aree contigue nello sviluppo di attività compatibili e di supporto alla gestione del Parco che comunque, a differenza di altri parchi, presenta ugualmente una sufficiente continuità, per lo meno nel suo corpo centrale;

· per i motivi esposti nella relazione istruttoria, il Piano è condivisibile nell’impostazione e negli obiettivi, e contiene, grazie anche a un quadro di conoscenze multidisciplinari approfondito ed esteso a un territorio più vasto, i presupposti per diventare con efficacia quello “strumento di individuazione e orientamento delle sue potenzialità a vantaggio delle popolazioni locali” auspicato dalle “Indicazioni regionali per la redazione dei piani delle aree protette”;

· l’impianto normativo del Piano è caratterizzato da una impostazione coerente, prevalentemente di indirizzo, rivolto agli Enti locali ai quali è attribuita l’attuazione di azioni di sviluppo, e all’Ente Parco stesso, che si riserva la gestione diretta di aspetti peculiari, e prevede con un successivo Regolamento la definizione puntuale di comportamenti specifici;

· l’esclusione dal Parco del Comune di Urbe, pur rappresentando una riduzione della articolazione territoriale e del complesso delle opportunità, non pregiudica l’efficacia generale del Piano;

· in fase istruttoria sono state prese in esame tutte le osservazioni pervenute e che siano da condividere i pareri formulati in merito dall’Ente Parco;

· inoltre si rende opportuno precisare le cautele necessarie per il collegamento della località Veirera, con particolare attenzione alla salvaguardia dell’eccezionale pregio ambientale della VaI Gargassa;

· le modifiche alla perimetrazione del Parco richieste dai Comuni di Varazze ed Arenzano e dalla Comunità Montana Argentea sono di modesta entità e non pregiudicano gli equilibri complessivi del Parco;

· in ottemperanza alla richiesta di una verifica tecnica evidenziata dal C.T.R. nel soprarichiamato parere, si è riscontrata una inesattezza della Carta Tecnica Regionale 1:25.000, utilizzata come base cartografica per le tavole di piano redatte nella suddetta scala, consistente nella traslazione di un tratto del confine comunale Tiglieto-Genova in prossimità del Passo del Faiallo, tale da rendere necessaria una conseguente rettifica di detta carta tecnica;

Ritenuto:

· di introdurre alla perimetrazione e alla zonizzazione le limitate modifiche richieste dai Co­muni di Varazze ed Arenzano e dalla Comunità Montana Argentea;

· di precisare peraltro, per quanto concerne i territori definiti come funzionalmente connessi al Parco, che essi hanno un valore esclusivamente ricognitivo;

· di apportare al testo delle Norme di Attuazione le modifiche riportate dettagliatamente nell’Allegato 1.2 alla presente deliberazione quale sua parte integrante e sostanziale, consistenti per lo più in rettifiche e specificazioni, anche in recepimento delle osservazioni o parti di esse sulle quali l’Ente Parco si è espresso favorevolmente, e con la particolare precisazione relativa alla Val Gargassa sopra indicata;

· di dare atto che per quanto concerne l’area classificata dal vigente PTCP-Assetto Insediativo come ANI-MO-B, ricadente nel comune di Sassello, presso il Passo del Faiallo, individuata sulle tavole di Piano del Parco, a fronte del fatto che tale Piano stabilisce un regime normativo di maggiore restrizione, ne deriva, a seguito dell’approvazione del Piano in questione, ai sensi dell’articolo 18, comma 3, della l.r. 12/1995. una variante al PTCP consistente nell’assoggettamento della suddetta area a regime normativo di Mantenimento (MA);

Vista la proposta di deliberazione della Giunta regionale n. 35 del 24 luglio 2001, preventivamente esaminata dalla IV Commissione consiliare, competente per materia, ai sensi degli articoli 28, dello Statuto e 23. primo comma del Regolamento interno, nella seduta del 2 agosto 2001;

Ritenuto di accogliere gli emendamenti proposti dalla suddetta Commissione;

DELIBERA

1) di approvare il Piano del Parco naturale regionale del Beigua, adottato con deliberazione del Consiglio dell’Ente Parco n. 13 del 15 marzo 2001, con la precisazione in premessa indicata, la modifica alla perimetrazione riportata all’Allegato 2, conseguente all’accogli-mento delle osservazioni formulate dai Comuni di Varazze ed Arenzano e dalla Comunità Montana Argentea, e le modifiche al testo delle Norme di Attuazione riportate dettagliatamente nell’Allegato 1.2 alla presente deliberazione;

2) dare atto che gli atti ed elaborati del Piano del Parco naturale regionale del Beigua, allegati al presente provvedimento quale sua parte integrante e necessaria, sono costituiti da:

- ALLEGATO 1: Voto n. 13 del 17 luglio 2001 del Comitato Tecnico Regionale per il Territorio, Adunanza Generale,

- ALLEGATO 1.1 Relazione Istruttoria,

- ALLEGATO 1.2 Norme di Attuazione, contenenti le modifiche regionali,

- ALLEGATO 2: Cartografia di Piano, con perimetrazione del Parco Naturale e relative fasce di protezione: tavola n. 3a in scala 1:25.000, come modificata dalla Regione, con le ulteriori modifiche alla perimetrazione del Parco proposte dai Comuni di Varazze ed Arenzano e dalla Comunità Montana Argentea, di cui all’allegato stralcio cartografico;

3) dare atto che gli ulteriori atti ed elaborati del Piano del Parco naturale regionale del Beigua, come adottato, sono depositati agli atti dell’Ufficio Parchi e Aree Protette e sono costituiti da:

- Deliberazione del Consiglio dell’Ente Parco n. 13 del 15 marzo 2001 di adozione del Piano del Parco, con verbale della seduta;

- Deliberazione del Consiglio dell’Ente Parco n. 27 del 22 giugno 2001 di approvazione dei pareri sulle Osservazioni al Piano del Parco, comprendente schede delle osservazioni e relativi pareri;

- Documenti programmatici

- Documenti programmatici

 Relazione illustrativa

Allegato A Carta del sistema regionale delle aree protette (fuori scala)

Allegato B Carta dei vincoli ambientali (fuori scala)

Allegato C Carta dei valori - scala 1:50000

Allegato D Carta dei terreni di proprietà pubblica (significativi per consistenza areale) presenti nei comuni del Parco (fuori scala)

Allegato E Carta di confronto delle perimetrazioni del Parco (fuori scala)

Allegato F Sovrapposizione fasce di protezione del Parco (proposta nel Piano) e Zonizzazione PTCP-Assetto insediativo, scala 1:25000

Allegato G Carta degli obiettivi progettuali (fuori scala)

Allegato H Tabella opportunità del piano regionale di sviluppo rurale

Allegato I Schede di progetto per il miglioramento e la valorizzazione del patrimonio ambientale delle foreste demaniali regionali che ricadono all’interno dell’area protetta.

- Documenti normativi

Norme di attuazione

Tav. 1 Inquadramento territoriale – scala 1:50000

Tav. 2 Organizzazione del territorio – scala 1:25000

Tav. 3a Disciplina del Piano (comprensiva delle zone di reperimento delle aree contigue) scala 1:25000

Tav. 3b Disciplina del Piano (con la sola suddivisione in fasce di protezione) n. 5 fogli in scala 1:10000

 4) dare atto che, contestualmente al piano, sono stati trasmessi gli studi propedeutici costituiti da:

 — Indagini geologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche:

1.  Relazione illustrativa

2.  Inventano dei geositi

3.  Carta dei geositi - scala 1:25000

4.  Tav. 1 foglio a - Carta geologica – scala 1:25000

5.  Tav. 1 foglio b - Carta geologica – scala 1:25000

6.  Tav. 2 foglio a - Carta geomorfologica -scala 1:25000

7.  Tav. 2 foglio b - Carta geomorfologica -scala 1:25000

8.  Tav. 3 foglio a - Carta idrogeologica -scala 1:25000

9.  Tav. 3 foglio b - Carta idrogeologica -scala 1:25000

Indagini socio-economiche e culturali:

1 Demografia

 2 Insediamenti

 3 Agricoltura

 4 Industria e Artigianato

 5 Turismo e Seconde Case

a)  Turismo
b)  Seconde Case
c)  Emergenze Artistiche
d)  I Paesaggi Storici

Risorse naturalistiche:

1.  Schede zone umide importanti per il mantenimento della biodiversità

2.  Relazione: carta delle risorse faunistiche

3.  Schede specie vegetali endemiche, rare, protette o di particolare interesse

4.  Relazione: Carta della vegetazione reale Carta delle risorse forestali

5. Relazione: Carta dei valori floristici e forestali

6. Relazione: Carta degli habitat e dei biotopi importanti per la conservazione della biodiversità

7. Carta degli elementi ambientali significativi per il mantenimento della biodiversità

Avifauna:

Situazione avifaunistica, aree e habitat di particolare interesse per l’avifauna e proposte gestionali.

- Cartografia:

Relazione tecnica sulla attività di vettorializzazione e di restituzione delle cartografie del piano del Beigua;

5) di dare mandato ai competenti uffici della Giunta regionale di provvedere alla rettifica della Carta Tecnica Regionale 1:25.000, del confine comunale Tiglieto-Genova in prossimità del Passo del Faiallo;

6) di dare atto che, a seguito dell’approvazione del Piano del Parco, ai sensi dell’articolo 18, comma 3, della l.r. 12/1995, si intende apportata al vigente Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico-Assetto Insediativo la variante individuata nelle premesse;

7) di dare mandato ai competenti uffici della Giunta regionale di provvedere, a seguito della approvazione del Piano del Parco, alla collazione degli atti e alla stesura definitiva degli elaborati grafici e normativi, eventualmente avvalendosi della collaborazione tecnica dell’Ente Parco.

 

IL PRESIDENTE

Vincenzo Gianni Plinio

 

I CONSIGLIERI SEGRETARI

Mario Maggi

Vincenzo Nesci

(allegati cartografici omessi)


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