chi non punisce il male,
comanda che si facci.
Leonardo
Una doverosa premessa:
Liguriambiente
non è un'Associazione.
E' solamente il nome che, all'atto di doverne scegliere uno per il dominio
internet, abbiamo adottato perché ritenevamo consono agli argomenti trattati
dal sito. Gli Autori appartengono infatti ad Associazioni ed Enti diversi,
operanti in campo di tutela ambientale ed antincendio boschivo, come più sotto
specificato, che però non entrano direttamente nella gestione del sito stesso,
che è autonoma e sotto il solo controllo degli Autori stessi.
Da alcuni anni la nostra attività non riguarda esclusivamente l'estinzione degli incendi boschivi, ma tratta anche degli illeciti ambientali, sia per quanto riguarda la prevenzione che la repressione.
Alcuni di noi hanno acquisito la qualifica di Guardia Particolare Giurata del WWF, altri sono inquadrati nelle Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia di Savona.
Abbiamo pertanto competenza su tutta la normativa ambientale, per quanto riguarda la parte amministrativa, per tutto il territorio provinciale.
La qualifica di tutti è quella di Agente di Polizia Amministrativa ed in alcuni campi di Polizia Giudiziaria.
Essendo in servizio Pubblici Ufficiali abbiamo inoltre l'obbligo di legge di comunicare all'Autorità Giudiziaria qualsiasi reato di cui si venga a conoscenza.
Vorremmo spiegare e far comprendere qual'è
la molla che spinge molte persone, tra cui noialtri, ad accollarci l'onere di
far rispettare la legge: è nostra convinzione che il territorio vada tutelato
in quanto è un bene inestimabile di cui tutti abbiamo il diritto di godere. E'
un patrimonio di difficile gestione ed estremamente delicato. Gli insulti di
ogni genere portati nei confronti dell'ambiente provocano danni cui è
difficile porre rimedio o lo si riesce a fare, comunque, in tempi sempre lunghissimi.
Insomma:
sbagli oggi e paghi per cent'anni.
Si vedano, come esempio, gli spaventosi
dissesti idrogeologici conseguenti alla mal gestione del patrimonio forestale e
agli incendi boschivi da una parte e, dall'altra, una più o meno selvaggia
opera di cementificazione, abusiva o meno, in luoghi decisamente a rischio,
senza, per anni, aver posto riguardo ad un attento studio della situazione
geologica ed ambientale di siti rivelatisi, in seguito, delle vere e proprie
trappole per topi.
Poiché siamo fermamente convinti (come avrete più volte occasione di notare navigando nel nostro sito) che la cura a tali mali sia l'educazione della cittadinanza al rispetto di questo patrimonio e ad una sua corretta gestione, e, contestualmente, l'obbligare i molti Enti pubblici, Comuni, Province, Regione, Enti parco, Comunità montane e chi più ne ha più ne metta, per arrivare agli stessi organi di vigilanza istituzionale, non sempre presenti ai loro doveri di legge nei confronti del cittadino-elettore o cittadino-amico, abbiamo ritenuto doveroso prendere la decisione di contribuire in tal senso.
Si spera di riuscire a far comprendere, a chi
tiene comportamenti scorretti e dannosi, le conseguenze del suo operato.
Certamente chi non
capisce, o chi la fa troppo grossa, paga. Dalla nostra esperienza abbiamo
raggiunto la certezza, suffragata dai fatti, che la presenza di personale che
opera controlli sul territorio in maniera costante, imprevedibile e competente,
è un'eccellente forma di prevenzione.
E' la certezza di essere presi, più che
la durezza della pena, a scoraggiare il malfattore od il semplice furbo di turno.
D'altro canto si cerca di stimolare gli stessi Enti competenti ad intervenire nel campo della prevenzione, ad esempio con l'apposizione di tabelle esplicative e di divieto, ove questi sussistano, al fine di avvertire ed informare il cittadino, o, d'altro canto, di portare a conoscenza delle popolazioni residenti, le varie deroghe ai diversi divieti esistenti per proprietari e lavoratori della terra o del bosco.
Per capire più nello specifico i motivi per cui è importante rispettare e far rispettare le leggi che regolamentano i comportamenti ambientali vi invitiamo a visitare il nostro decalogo ragionato, che abbiamo creato all'uopo.
Nella pratica la nostra opera sul territorio si esplica nel controllo delle norme ambientali ed in particolare:
la prevenzione e l'estinzione degli incendi boschivi
abbandoni di rifiuti e scarichi inquinanti
transito fuoristrada
vincolo idrogeologico, movimenti terra e vincolo paesaggistico
raccolta funghi ed altre leggi in materia ambientale
- La prevenzione degli incendi comprende l'avvistamento e pattugliamento delle zone a rischio, la raccolta di eventuali informazioni, lo studio del fenomeno e l'applicazione della normativa sull'accensione fuochi (tempi, modalità e distanze dal bosco da rispettare per le accensioni) e sull'utilizzo delle aree percorse da incendi (tempi di sospensione del pascolo, destinazione d'uso diversa da quella precedente al sinistro, ecc.)
Contestualmente abbiamo sempre ritenuto doveroso intervenire sugli incendi in atto portando il nostro, seppur limitato, ausilio. Le attrezzature in nostra dotazione sono di nostra proprietà e si limitano a qualche zappa, roncola, flabello, pala pieghevole, vestiario adeguato, elmetti antinfortunistici. Occasionalmente utilizziamo soffiatori, motoseghe ed altro materiale individuale in possesso a Squadre di Volontari antincendio a cui siamo iscritti.
Si ferma un incendio lungo una strada. Volontari a.i.b. di Celle
Ligure e personale C.F.S.
Loc. Mucchio Pietre, Stella (SV), 1990.
- Particolare attenzione poniamo nella lotta
al problema più grave, dopo gli incendi, presente sul nostro territorio:
lo
smaltimento abusivo dei rifiuti.
Cerchiamo, nel limite del possibile, di mantenere un monitoraggio dei luoghi a
rischio e di censire periodicamente gli abbandoni presenti nei vari comuni.
Purtroppo, fin'ora, salvo rari casi, le Amministrazioni comunali hanno spesso
ignorato gli obblighi di ripristino previsti, nei loro confronti, dalla
normativa vigente. Recentemente è stato effettuato un ulteriore censimento,
completo di schede fotografiche, da proporre ai comuni interessati. E' nostra
intenzione, qualora neanche questa volta si ottengano risultati positivi,
vagliare la possibilità di segnalare gli inadempienti per ipotesi di reati
riguardanti mancanze verso gli obblighi previsti dai loro doveri istituzionali.
Un esempio di inciviltà purtroppo
abbastanza diffusa tra imprese disoneste e privati di scarso acume.
Su
abbandoni di rifiuti e discariche abusive vengono condotte indagini che hanno
condotto a sanzionamenti amministrativi od a denuncie penali, seconda dei casi.
Per ciascun abbandono che rinveniamo viene esperita una piccola indagine. In diversi casi è stato possibile risalire al responsabile e procedere nei suoi confronti amministrativamente o con segnalazione all'autorità giudiziaria. Purtroppo, a fronte di un'ineducazione ed un'inciviltà ancora molto diffusa, tale opera è di poco peso.
- Il transito fuoristrada rappresenta, in
Liguria, un problema non secondario. Purtroppo, nonostante le sanzioni salate
previste dalla legge, sono ancora in molti a non voler rinunciare ad esercitare
questo sport dove non è ammesso. La stessa normativa che lo vieta dà la
possibilità, alle organizzazioni interessate, di individuare percorsi, al di
fuori delle aree protette, in cui praticare questa attività ludica. Una volta
segnalatone il percorso all'Amministrazione Provinciale competente e, qualora
non venga opposto rifiuto, tabellatone il tracciato, questo potrà essere
utilizzato per attività di transito fuoristrada motorizzato a norma di legge.
Inspiegabilmente, a tutt'oggi, nessuna iniziativa, per quel che ci è dato
sapere, è stata intrapresa in tal senso in Provincia di Savona preferendo
proseguire nell'attività illecita.
Alcuni fuoristradisti vengono fermati ed
identificati lungo una strada forestale del Savonese.
Essendo risultati in transito solamente per divertimento e non per uno dei
motivi per cui, la legge in materia, prevede le deroghe, si è proceduto a
sanzionarli amministrativamente.
Purtroppo, lungo numerosi percorsi, anche di elevato pregio naturalistico ed
escursionistico, l'incivile utilizzo dei mezzi a motore per esclusivo
divertimento, ha causato e sta causando gravi conseguenze rendendo del tutto
inagibili questi sterrati o sentieri.
Un altro aspetto del problema riguarda l'incivile abitudine di parcheggiare le
auto nei prati, spesso col solo scopo di tenersela vicina o per evitare di fare
poche centinaia di metri a piedi!
Il danno alla cotica erbosa è purtroppo
evidente. Molto è da imputare alla scarsa attenzione dei mass-media a tali
problemi (un richiamo ogni tanto certo non guasterebbe) e alla carenza di tabelle
di avvertimento e divieto.
Per quanto è possibile si cerca di presentare il
problema e di inculcare un comportamento improntato ad un maggior rispetto del
territorio. Insomma: uomo avvisato... Per i casi più gravi e le recidive le
sanzioni, per quanto pesanti, vengono però applicate.
Anche per questo caso si cerca di mantenere un contatto costante con le Amministrazioni competenti per l'apposizione di tabelle e lo sbarramento dei percorsi per segnalare i casi in cui, a nostro avviso, tali provvedimenti potrebbero evitare gli illeciti e prevenire l'applicazione del sistema sanzionatorio.
- Seppur non di nostra stretta competenza,
ricadendo per lo più in campo penale, viene posta una particolare attenzione,
durante l'espletamento dei giri di pattuglia, a quelle opere, soprattutto se di
tipo permanente, che insistono in zone in cui sia prevista la tutela dalla
normativa sul vincolo paesistico-ambientale (adiacenze di alcuni corsi
d'acqua, delle coste, i boschi, ecc., ecc.) e che, per loro natura, facciano
sospettare una loro attuazione abusiva. In questi casi si esperisce una breve
indagine presso gli uffici tecnici comunali e, eventualmente accertatane la
natura illecita, si provvede a segnalare la realtà in atto all'Autorità
Giudiziaria.
In campo amministrativo ricadono, invece, gli accertamenti sui movimenti terra
(apertura di strade, sbancamenti, ecc.) in aree soggette al vincolo
idro-geologico istituito nel lontano 1923 dalla legge forestale nazionale.
Tale vincolo assoggetta ad un regime autorizzativo i movimenti di terra
effettuati nelle zone vincolate, con la finalità di preservarle dal grave
rischio di instabilità dei pendii qualora si operasse in maniera sconsiderata.
Gli esempi, numerosissimi in tutto il Paese, sono a portata di mano per
chiunque.
- Ovviamente nel corso dei servizi si pone
attenzione a tutte le normative di nostra competenza, caccia, pesca, legge
forestale e, tra queste anche la normativa sulla raccolta dei funghi,
che in alcuni luoghi, in determinati periodi dell'anno, rappresenta una vera calamità,
più per il comportamento incivile (dall'abbandono di rifiuti allo sconsiderato
raspare il sottobosco con attrezzi di ogni genere), di molti cercatori
improvvisati e per l'enorme afflusso dei medesimi in aree limitate di
territorio, che per l'asportazione vera e propria dei miceti. Tant'è che la
maggioranza delle contestazioni riguardano i vari comportamenti incivili.
Certo un manipolo ristretto di persone non cambia il mondo, però è anche vero che lascia dietro di se qualcosa. Sempre di più si allarga la rete di chi opera attivamente per la difesa del territorio in cui vive, sempre di più, anche grazie ad Internet, si prendono collegamenti e si stringono conoscenze con volontari delle diverse regioni d'Italia. Lentamente l'armata Brancaleone di chi ha scelto di fare si organizza e prende coscienza di servire e di doversi evolvere verso una forma di volontariato tecnicamente e culturalmente preparato ed aggiornato.
Anche il semplice volontario non può esimersi, in questi campi estremamente delicati, dal rivestire una professionalità pari a quella di chi opera per lavoro.