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Presentazione

Può sembrare fuori luogo, o comunque un fatto esclusivamente formale, che un napoletano come me presenti questo lavoro didattico mirato a promuovere e valorizzare la cultura e la lingua sarda fra i giovani.
In realtà credo, con tutta modestia, di averne titolo per più di un motivo: ho sposato una sarda e il secondo dei miei figli è nato in Sardegna, dove oramai risiedo da dodici anni e mi sento pienamente integrato. Credo,quindi, di possedere le 'referenze' per sentirmi 'sardo di adozione' e come tale abilitato a formulare auspici perchè la bella lingua sarda, 'la più neolatina fra tutti i parlati neolatini', riprenda vigore e venga salvata dalle 'fredde ali del tempo'.
Questo progetto, che ha come referente Antonio Frau e al quale collaborano attivamente Gigliola Congiu e Rinaldo Ortu, tre docenti dell'Istituto, che mi onoro di dirigere, vuole essere appunto un valido contributo nella direzione voluta dalla Legge Regionale n.26 del 15.10.1997. Senza la volontà dei tre professori menzionati non sarebbe stato possibile convincere e coinvolgere gli alunni delle classe quarta sezione D del corso commerciale a portare avanti questa sperimentazione, che sta dando finora buoni risultati.
Sento, perciò, il dovere di ringraziarli tutti, uno per uno, docenti ed alunni, che si sono avviati con entusiasmo in una strada impervia perchè nuova, ma anche, ne sono sicuro, piena di soddisfazioni.
Lo stesso ringraziamento rivolgo all'Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione, che ha finanziato il progetto, consentendo così a un gruppo di insegnanti e di studenti di poter dimostrare come la lingua sarda sia in grado di competere con le lingue 'maggiori' anche nell'insegnamento delle discipline scolastiche.


Raffaele Franzese

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