Lo sviluppo urbanistico

Nel 1847 l'amministrazione comunale, dette l incarico all'architetto De Candia
per la redazione di un nuovo progetto Urbanistico catastale dell'abitato. Il Catasto De Candia delimitava il Centro Storico alle vie circostanti il Nuraghe, ancora esistente, e la Piazza Chiesa, estendendo le zone periferiche verso Nord e Sud.



Giurisdizione Parrocchiale

La parrocchiale di Nurachi, in passato , aveva giurisdizione per antichi titoli, ora ignoti, sopra la chiesa di S.Giovanni di Sinis la quale cominciò a decadere nel 1826, e sopra un'altra chiesa, S.Jaccu (S.Giacomo) dove attualmente esiste soltanto alcuni metri di una parete laterale, entrambe nel comune di Cabras.
Aveva alttresì la giurisdizione su altre otto chiese dislocate nel territorio di Nurachi e Riola Sardo (S.Agostino, S.Simeone, Sant'Anna, S.Quirico, S.Giusto, Le Anime del Purgatorio, S.Michele, S.Giovanni Battista).

Tipologie delle case

Il discorso sulla architettura è molto vasto e pieno di fascino e di spunti sempre nuovi e prospettive inattese. Nurachi ci offre la tecnica del mattone crudo (ladrini).
La casa tipica nurachese aveva sempre il cortile e i locali annessi alla struttura principale tutti costruiti con mattoni crudi, fabbricati sul posto. La costruzione era totalmente, escluse le fondamenta in pietra basaltica o arenaria, in mattoni in mattoni crudi e per la copertura il cannicciato coperto da tegole siliesi, costruite a mano una per una.
L'edificio è sempre arrichito da un corpo rialzato detto "Su sostrunu" ed occupa soltanto un lato della casa. Presenta due o tre piccole finestre munite di inferriate. Al piano terra due o quattro stanze tutte comunicanti con "Sa saba", dove, in genere, ogni famiglia aveva il caratteristico telaio sardo con il quale le giovani si preparavano il corredo di nozze. In cucina era situato "Su fochile" senza canna fumaria. I locali annessi erano il frantoio oleario, la cantina, il forno, la stalla, il pagliaio.

Monumenti

Gli unici monumenti esistenti in Nurachi, oltre la parrocchiale, sono quello dedicato ai caduti in Guerra, costruito recentemente 1998, quello dedicato alla Madonna, costruito nel 1953, e numero tre Croci in ferro esistenti nelle vie Corso Eleonora, Tharros, Dante.

La Chiesa Parrocchiale di S.Giovanni Battista

Con i lavori di restauro del 1983 effettuati dalla Soprintendenza Archeologica di Cagliari-Oristano sotto la direzione del Dott. Raimondo Zucca, sono venuti alla luce una piccola aula di culto, con annesso Battistero risalente al VI secolo e resti di pavimentazione in mattoni a schiena di pesce, oltre che una settantina di tombe di diverso periodo.
La chiesa di Nurachi non possiede alcuna documentazione sulle vicende storiche-archittettoniche. Nel 1955 fu abbattuto il campanile, per lasciare spazio alla cappella di S.Antonio. Le notizie storiche riguardanti il campanile sono riferite dal Casalis e porta la data "M628" scritta nel campanile "con cifre romane ed arabe.



Economia

L'economia trainante del paese è senz'altro l'agricoltura, con 263 aziende agricole di cui 205 manodopera familiare, 39 con prevalente manodopera familiare, 19 con manodopera Extrafamiliare prevalente. Queste aziende lavorano su una superficie agraria del 66% della superficie comunale (0,6% del territorio provinciale). Altre attività: Addetti all'industria N. 98; Commercio n. 55; Altre attività n. 49; Istituzioni n. 27. Le coltivazioni si dividono in cereali, ortive, foraggere, vite, agrumi, fruttiferi ed altre. Grande importanza riveste anche la pastorizia con allevamenti ovini, equini, avicoli, bovini, suini. Altre risorse: 13 ettari di stagno di Mare e Pauli dove lavorano un numero inprecisato di pescatori. Del territorio di Nurachi, 428 ettari sono inseriti nell' area parco a norma della legge Regionale 31/89 del " PARCO SINIS-MONTIFERRU ". Nurachi rientra tra i comuni che fanno agriturismo, con sei aziende.