L'isola per i suoi imponenti fenomeni eruttivi noti sin
dall'antichità ha sempre suscitato timore e religiosità negli uomini. I greci la
chiamarono Hierà (sacra) e immaginarono che lì ci fosse la fucina del dio Vulcano, il
fabbro degli dei dell'Olimpo, ed una delle reggie di Eolo, il dio dei venti.Via
terra
- Al cratere della Fossa ( 389 m s.l.m.), l'unico dei 5 vulcani presenti sull'isola
ancora in attività; si possono ammirare infatti le fumarole di gas solforato, che
fuoriescono dal terreno ad alta temperatura. Ha un diamentro di 500 metri ed una
profondità di 200 metri; ha dato luogo ad eruzioni storicamente descritte, caratterizzate
da attività esplosiva e colate di lava, una dalle quali, la colata di ossidiana delle
Pietre Cotte, si espanse lungo il lato nord-ovest.
L'ultima eruzione risale al 1888-1890, durante la quale ci fu l'esplosione del tappo
che ostruiva il condotto e il lancio di bombe a crosta di pane .
- Al porto di Levante per i fanghi sulfurei e le acque termali , che hanno notevole
efficacia terapeutica (uso gratuito)
- A Vulcanello ( 123 m s.l.m.) sorto dal mare nel 183 a.C. da una eruzione sottomarina;
i suoi tre crateri sono inattivi: Vulcanello è collegato a Vulcano da un sottile istmo, 1
metro s.l.m, che viene sommerso dalle acque in condizioni metereologiche particolarmente
avverse .
- Alla Valle dei Mostri, ove per ostacoli naturali la lava si è depositata in altezza
anzicchè in lunghezza, dando così origine a delle statue laviche con forme di animali
- A Capo Grillo per ammirare il panorama
- Al Piano, il più vasto altopiano delle Eolie formato da lava, banchi di tufi e
depositi quaternari; è solcato da profondi valloni e cinto da colline ondulate e nude,
che digradano verso il mare
Via mare (giro dell'isola in barca)
- Alla grotta del Cavallo.
- Alla grotta dei Rossi.
- A Vulcano Gelso, ove c'è una lunga spiaggia di sabbia nera ed il vecchio faro.