Isole & spedizioni

                                   Ho “Pescato” il DX

                                          LIPSI ISL. - EU 001

 

 

GIÀ dallo scorso ottobre mi ero por­tato a Lipsi il mio 730 Icom per fare qualche collegamento da questa piccolissima isola del Dodecanneso che frequento ormai da dodici anni. Questa prima­vera ho dovuto portare tutto con me in tre­no, autobus e navi varie.

I problemi erano: l’antenna, che doveva stare in poco spazio e l’ingombro dell’alimen­tatore.

Per antenna ho utilizzato una vec­chia canna da pesca in vetroresina di sei metri che avevo ormai dimenticato da qual­che parte. Ho messo alla base un anello zincato con tre bulloncini, adatti a sostenere i tre fili risuonanti nelle tre bande 10-15-20 metri che ho fissato in verticale distanzian­doli con del tubo di plastica per impianti elet­trici così da ridurre il meno possibile l’influenza tra le bande. Ho poi aggiunto alla base -a circa 3 cm dall’anello precedente - un altro anello dove ho fissato 6 radiali calcolati per ogni banda. Il tutto stava in un tubo di tela di i metro per 5 cm compresa la linea di discesa.

L’alimentatore l’ho sigillato con plastica da imballaggi a pallini e spalleggiato in uno zainetto.

Il TX stava tranquillamente in una valigia di alluminio imbottita insieme al rosmetro, PC portatile, modem e qualche attrezzo tipo, pinza, saldatore, ecc..

Dopo aver faticato a far capire ai greci che del bagaglio ero l’unico a dovermi preoccu­pare per la fragilità del contenuto, arrivo fi­nalmente a Lipsi, che si trova esattamente a metà tra l’isola di Leros e quella di Patmos.

In quest’ultima l’evangelista Giovanni scrisse l’Apocalisse

Grazie all’amica Paola che lì ci abita, ottengo un passaggio da uno dei tanti Manolis che mi accompagna con la sua vecchia 127 allo splendido golfo di Katsadià nella casa messa a disposizione dagli amici Ettore e Rosella dove allestisco, quasi subito, la sta­zione.

E’ mia intenzione attivare l’isola anche in RTTY.

Il 27aprile - giorno del mio arrivo - la pro­pagazione è scarsa, però qualcosa si comin­cia a leggere verso il tramonto: qualche sta­zione dell’Est europeo arriva piuttosto bene.

I giorni successivi collego moltissimi OM italiani ed europei, di sera americani e qual­che giapponese nonché, durante il contest, anche alcuni africani.

L’antenna registra stazionarie di 1.2 -1.8 ma questo fa parte del gioco (e del vento) tuttavia anche così, durante l’ARI Contest, collego moltissimi italiani che mi ringraziano del moltiplicatore. La cosa di­vertente era ascoltare con quale distacco gli OM nostrani collegavano F, D, G, SP, ecc. e quando rispondeva la mia stazione 5V5/IK2WZD si svegliavano improvvisa­mente dalla routine del “CQ..CQ.. CQ.. test de” ed oltre che riferire l’RS e la Prov. mi intrattenevano per sapere come anda­va, cosa ci facevo lì, come mi chiamo, se ho fatto il bagno, com’è il tempo, ecc. In­somma mi sono divertito come un pazzo a far notte, malgrado la guerra così vici­na...

lI 6 maggio è arrivato Moreno IK2CYC. Credevo si fosse portato il tasto telegrafico.

L’aveva dimenticato a casa!

Si è rimediato fabbricando un tasto con due coltelli da cucina legati da un elastico. Ha funzionato benissimo ma data la sua struttura “poco maneggevole” i collegamen­ti eseguiti con questo mezzo rudimentale sono stati pochi poiché era estenuante tra­smettere così e ci si stancava presto, per la ragione che non lavorando il polso si intorpi­diva l’avambraccio.

Alla fine della permanenza a Lipsi, il 14 maggio, sono ripartito per Milano insieme a Moreno IK2CYC totalizzando circa 1000 OSO e 59 paesi collegati. Insomma non mi pare che sia andata proprio male, visti i mezzi a disposizione.

Ci tornerò certamente a settembre e questa volta, oltre alla canna da pesca, mi porterò anche un lazo (dipolo) per i 40 e 80 m.

Cercherò di fare anche buona caccia.

 

                                                                        Ermanno A. Marazzini, IK2WZD

 

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