L'EVENTO SEGNALATO
"Non
cercarti fuori". Juri
Camisasca
Teatro
alle Grazie, Bergamo, 14 marzo 2003
E’
da tempo difficile trovare occasioni per ascoltare Juri Camisasca, che ha
scelto per una vita “in solitudine nella pace e nel silenzio”.
Anni
fa si è ritirato alle pendici dell’Etna, per dipingere le bellissime icone
che si possono apprezzare nel sito http://www.juricamisasca.it,
e per comporre, sporadicamente, per se stesso e per gli amici di sempre: Battiato,
Alice, Milva, Giuni Russo...
La
musica di Camisasca basta a se
stessa e alla pienezza della sua arte, tuttavia,
ogni tanto il musicista milanese lascia il suo eremo per incontrare il pubblico
e cantare.
Venerdì 14 marzo al Teatro
alle Grazie di Bergamo abbiamo assistito ad uno dei suoi rarissimi concerti.
L'incontro
s’inseriva nel cammino di Quaresima elaborato dalla Commissione per la
pastorale universitaria di Bergamo, ed era pensato in due parti. La prima, con
un’intervista curata da Massimo Maffioletti, direttore del settimanale
di Bergamo La nostra Domenica,
la seconda col concerto di Camisasca, accompagnato alle tastiere dal bravissimo Francesco
Calì.
Un programma interessante, che ha richiamato un pubblico composto in gran parte da studenti universitari, ma anche da parecchie famiglie, preti e suore, oltre che da numerosi fan arrivati fin da Roma per riempire il teatro.
Come ha scritto Massimo
Maffioletti nel suo settimanale, è “difficile distinguere il confine fra
canzone e preghiera, quando lo si ascolta. I suoi ormai non sono più dei veri e
propri concerti, ma narrazioni della sua ricerca e singolare esperienza
spirituale: l’essere «stato toccato dalla grazia. Perché così è stato per
me – afferma Juri Camisasca –: un capovolgimento esistenziale». Che con
pudore «definisco conversione»”.
Il linguaggio di Juri è altro dalla musica, diverso. E’ fatto anch’esso di segni, ma suoi, di convenzioni sue, di armonie sue, più suoni che senso, suoni di cui le parole poco si occupano e che le parole lasciano alla poesia.
Il programma della serata si rifà
alle composizioni degli ultimi anni di Camisasca: dal “Te Deum” fino
ad “Arcano Enigma”, passando per lo splendido “Il
Carmelo di Echt”, omaggio ad Edith Stein. Questa è la scaletta
complessiva: Exultet, Victimae paschali laudes, Aurea luce, Ave Maris
stella, Nuvole bianche, Nomadi, L'era del mito, Il Carmelo di Echt, Il sole
nella pioggia, L'urlo degli dei, La nave dell'eterno talismano, Tocchi terra
tocchi Dio, S. Agostino, Le Acque di Siloe, Arcano Enigma.
Alla fine l’ascolto della voce, calda e penetrante, di Camisasca, da un senso d’abbandono. Un abbandono alla sua musica, alla quiete, a un luogo di pace della vita sotto il cielo, tuttavia un abbandono vigile, in cui solo l’emozione resiste.
Paolo
Micheli
Foto
di Yuri Colleoni per gentile concessione di http://www.juricamisasca.it