L'EVENTO SEGNALATO
Mircomenna 18 dicembre 2002
Bar
del Mercato
Bologna
Un tempo i cantastorie medioevali giravano l’Italia fermandosi
nelle piazze (luoghi deputati alle feste cittadine e al mercato) per vendere le
loro storie cantate. Solitamente le loro canzoni narravano sia leggende legate
al ciclo arturiano o quello carolingio, sia fatti di cronaca con maggior
inclinazione per quelli ad alto tasso di sangue e violenza, e che oggi
definiremmo cronaca nera.
Non essendoci all’epoca, evidentemente, microfoni o
amplificatori, per farsi ascoltare dal pubblico più lontano i cantastorie
dipingevano quadri che illustravano le storie cantate. Solitamente la moglie o i
figli del cantastorie muovevano le illustrazioni creando una sorta di videoclip
ante litteram.
Mircomenna, anche lui un cantastorie, anzi diremmo oggi un
cantautore, si è esibito mercoledì 18 dicembre al Bar del Mercato di Bologna,
un piccolo locale attento a quello che succede nel mondo dell’arte
contemporanea e che organizza regolarmente mostre di fotografia, quadri ecc.
Mentre il cantautore presentava un set composto da tre canzoni, tratte dal suo
album Nebbia di idee, il pittore
Bolognese Paolo Roversi mostrava delle tavole ispirate ai suoi testi.
I brani proposti sono stati All’arme,
Piccola alice e Il melo davanti ad un pubblico che aveva affollato l’ingresso del
Bar. Roversi ha saputo sapientemente visualizzarle sfruttando diverse tecniche e
pescando tra innumerevoli reminescenze pittoriche che vanno dal naif a Munch, da
Modigliani a Klee.
Una serata che sembrava riportarci indietro nel tempo, e che ha
saputo riconiugare l’arte sonora con quella visiva senza l’ausilio (spesso
nocivo) del piccolo schermo.
Peccato solo che una parte del
pubblico fosse distratto rispetto all’esibizione impeccabile di Mirco.