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ARCHIVIO RECENSIONI

LES ANARCHISTES

Figli di origine oscura

Storie di note 2003

Sante Caserio  e O Gorizia tu sei maledetta appartengono al miglior repertorio della musica popolare italiana. Ci possono essere due approcci a questi “santuari”: quello rispettoso e quasi filologico, proposto da De Gregori e Giovanna Marini oppure la reinvenzione tentata da Les Anarchistes, un ensemble toscano di 8 elementi che allinea corde e fiati per produrre un melting pot musicale in cui si mescolano folk-jazz, antiche canzoni popolari e brani di Léo Ferrè o, ancora, qualche produzione originale.

La scrittura della canzone popolare da loro manipolata, risulta assai variata nella forma rispetto all’originale, ma questa variazione la rivitalizza, la rinnova, la modifica, la modella e ne preserva intatta la bellezza. È un trattamento originale sulla musica che ne fa una cosa loro: ritmiche mediterranee che si innestano nel cuore di una canzone padana, voci filtrate, quasi di sfondo, suoni, rumori, vita.. In quella che una volta sarebbe stata la faccia B del long playing il tiro cambia e viene dato spazio a belle cover sostanzialmente infedeli di Léo Ferrè, tra cui quella che dà il nome al gruppo. L’album, autoprodotto e ora distribuito da Storie di note, ha vinto il Premio Ciampi per l’esordio discografico. Les Anarchistes hanno carte da giocare.

Giorgio Maimone