SILUET
Mai
a posto
Diciamoci
la verità. Con poche e lodevoli eccezioni la canzone d’autore poche volte è
stata femminile. Se però uno si avventura in terra bolognese scopre che esiste
una band di 6-femmine-6 (fisarmonica, batteria, violino, basso, voce e
pianoforte) che fa canzone d’autore a suo modo: un modo egregio.
E
se “le donne odiavano il jazz” ascoltando le Siluet ancora
di più un poveruomo risolve che “non si capisce il motivo”. Loro (compresa
la cantante che ha una netta e piacevole impostazione jazzistica) con il jazz ci
giocano, rispettose quanto basta, così come giocano nei testi, divertenti e
divertiti, con i luoghi comuni sulla donna.
Ma
elementi stilistici di vario tipo si ritrovano e si salutano gioiosi nella loro
musica della band. C’è pure qualcosa di classico e di classica.
La
deformazione professionale ci porta ad un paragone con gli Avion Travel.
Ma sia ben chiaro che è solo per provare a collocare da qualche parte la
proposta di queste ragazze. Lo spirito della band, del loro suono, delle loro
canzoni, delle loro trovate armoniche, del loro cuore pulsante ritmico e della
loro sfiziosità melodica, sono assolutamente personali. Diciamo che con loro si
possono ritrovare la freschezza, la gioia, il gusto degli Avion Travel migliori,
quelli di “Oplà”.
Questo
è veramente un bel disco (consiglio per gli acquisti) anche se non riesce a
rappresentare compiutamente il valore del gruppo dal vivo.