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ARCHIVIO RECENSIONI

SILUET

Mai a posto

Autoprodotto 2002

Diciamoci la verità. Con poche e lodevoli eccezioni la canzone d’autore poche volte è stata femminile. Se però uno si avventura in terra bolognese scopre che esiste una band di 6-femmine-6 (fisarmonica, batteria, violino, basso, voce e pianoforte) che fa canzone d’autore a suo modo: un modo egregio.

E se “le donne odiavano il jazz” ascoltando le Siluet  ancora di più un poveruomo risolve che “non si capisce il motivo”. Loro (compresa la cantante che ha una netta e piacevole impostazione jazzistica) con il jazz ci giocano, rispettose quanto basta, così come giocano nei testi, divertenti e divertiti, con i luoghi comuni sulla donna. 

Ma elementi stilistici di vario tipo si ritrovano e si salutano gioiosi nella loro musica della band. C’è pure qualcosa di classico e di classica.

La deformazione professionale ci porta ad un paragone con gli Avion Travel. Ma sia ben chiaro che è solo per provare a collocare da qualche parte la proposta di queste ragazze. Lo spirito della band, del loro suono, delle loro canzoni, delle loro trovate armoniche, del loro cuore pulsante ritmico e della loro sfiziosità melodica, sono assolutamente personali. Diciamo che con loro si possono ritrovare la freschezza, la gioia, il gusto degli Avion Travel migliori, quelli di “Oplà”.

Questo è veramente un bel disco (consiglio per gli acquisti) anche se non riesce a rappresentare compiutamente il valore del gruppo dal vivo.

Enrico Deregibus