CARMEN VILLANI
Mi va di cantare
A metà degli anni Sessanta, nel periodo del beat (o delle
traduzioni?) e delle reginette “Casco d’oro”/Caterina Caselli e Guy
Magenta/Patti Pravo (con Battisti che scaldava il motore), Carmen
Villani c’era già da un bel po’ e le sue belle soddisfazioni aveva
cominciato a togliersele fin da giovanissima. Dal ’67 al ’70 poi, periodo
del contratto con l’etichetta Cetra, aveva vissuto la sua seconda
“giovinezza” artistica partecipando ai festival più importanti, stazionando
spesso nelle zone alte delle classifiche di vendita, partecipando a programmi
televisivi che utilizzavano perfino le sue canzoni come sigle. Questo disco, in
tiratura limitata, raccoglie venticinque canzoni di quei quattro anni in cui
l’artista si dimostra cantante notevole. Accidenti a te, Se
(Yes), Grin grin grin, Il profeta, Mi
va di cantare, Quelli belli come noi, Hippy
e diversi altri brani che hanno caratterizzato quegli anni, risultano molto
interessanti anche oggi. Non a caso portano la firma di gente come Gino Paoli,
Franco Califano, il duo Vito Pallavicini-Paolo Conte, Gianni
Boncompagni, Pipolo & Castellano… addirittura Armando
Trovajoli.