SPORT

BRAVA, SIMONA

di Mirko Ballatori

  La voglia di conoscere qualcosa in più sulla Volley Torano, capace di perdere contro la penultima squadra in classifica e vincere con la prima e la seconda si fa sempre più grande.
Il team è forte e lo sanno in molti, anche se l’attuale posizione in classifica non soddisfa a pieno tutti i tifosi. Ma la nostra curiosità si è concentrata su una persona in particolare. Tanti la conoscono come “la nuova alzatrice”. In realtà questa ragazza si chiama Simona Leone, è di Taranto ed ha venticinque anni.
Sapere solo questo non ci ha soddisfatto e davanti ad una scrivania noi della TGS siamo diventati più seri ed abbiamo sottoposto la volley player ad un vero terzo grado di domande.
In breve vi descriviamo una ragazza pronta a dare oltre il massimo per inseguire il suo sogno di diventare una giocatrice professionista, magari in serie A. Ciò la spinge ad allontanarsi fino a 600 Km da casa, a lasciare la famiglia e l’anima gemella. Ha una carica agonistica incredibile. E’ capace di allenarsi anche con la febbre. Noi tutti ci chiediamo come faccia!
E’ figlia d’arte. Anche i suoi genitori erano dei bravi pallavolisti. Ha un fratello ed una sorella. Ha avuto la prima parte della sua giovinezza sempre impegnata nella pallavolo. La sua carriera è incominciata a partire dalla Mini-Volley, a Taranto, praticamente da molto piccola, dove è rimasta per ben sei anni fino a raggiungere la serie C.
A questo punto ha iniziato a viaggiare. Si è trasferita a Noci, una cittadina in provincia di Bari, in serie B2, dove ha trascorso due anni, poi il salto di qualità a Matera in B1. Dopo una breve parentesi ad Altamura in B1, ha partecipato alla vittoria del campionato di B2 a Brindisi.
Proprio qui la società è rimasta talmente entusiasta da regalare all’intera squadra uno splendido viaggio premio.
Ma dopo tutto questo girovagare cosa l’ha spinta a venire a Torano Nuovo, un paese difficile da incontrare anche sulla cartina geografica?
L’incontro con la Gammavetroresina è avvenuto grazie ad un appunto del Mr Sergio De Santis preso su di lei qualche stagione precedente.
Così il 28 Agosto 2001 Simona Leone ha conosciuto il nostro mondo. L’impatto non è stato dei migliori!
La prima cosa a colpirla è stata la poca affluenza di automobili. Per questo dopo vari mesi in Val Vibrata è giunta a drastiche conclusioni ma reali: a Torano c’è una noia mortale!
Non alloggia da sola in via Roma, presso l’appartamento di Giovannino Cavarocchi, anch’ egli accanito tifoso della Volley, ma convive con altre due ragazze: Laura Di Prospero nostra vecchia conoscenza e con Emanuela Ferrini spesso pendolare da L’Aquila ove frequenta l’università.
Il suo contratto stagionale la soddisfa molto e poi si è trovata di fronte ad una società serissima nel rispettare i tempi dei pagamenti. E’ questa, dice Simona, una volley che insegna molto.
Infatti se avesse l’opportunità, lei tornerebbe volentieri magari in un alloggio diverso, fuori Torano, dove ci sia qualche maggiore attrattiva giovanile. Nella società, tra i componenti, colui che l’ha più impressionata è Nazareno Magnanimi. Ogni sabato sera, durante la partita, abbandona le vesti di umile cittadino per “trasformarsi” in un irriconoscibile capo-ultrà.
Dati tutti gli impegni sportivi la nostra giocatrice può tornare a casa solo ogni due, tre mesi. E’ quasi inutile dire quale nostalgia provi per la sua famiglia e per i suoi compagni.
Qualche sabato sera, dopo la partita, esce con degli amici, per uno spuntino o per conoscere qualche nuovo locale. Insomma un posto diverso dal Ristorante Roma di Angelo Bizzarri dove Simona si reca spesso per consumare l’immancabile pizza.
Per quanto riguarda il futuro vorrebbe farsi una famiglia, ma data la giovane età, per il momento pensa prima alla pallavolo. Le piace la sua vita. Tra l’essere e l’avere preferisce entrambi. Non male come scelta!
Dopo tutte le domande subite la ragazza ormai stremata ci ha portato a concludere osservando come sia una pallavolista tanto grintosa quanto sensibile, vogliosa di realizzarsi ma non senza l’aiuto di chi le è accanto.
Con questa visione finiamo di scrivere nella speranza di trovare sempre nella Volley Torano sportive di questo calibro, meritevoli di giocare anche in serie superiori.