Erba - Alpe del Vicerè, per il sentiero delle scale

• Difficoltà: impegnativo
• Segnaletica direzionale e segnavia a cura della sezione di Erba del CAI a partire dalla località Cà Nova.
• Tempo totale: ore 1,30
• Dislivello: 538 m.

Come ci si arriva:

Da Erba, 320 m. si segue il corso XXV Aprile fino alla scalinata che sale al monumento dei Caduti. Qui, preso a destra per le vie Clerici, Foscolo, Chiesa dei Crevenna, San Giorgio e Minoretti, ci si alza alla trattoria Cà Nova (400 m. possibile parcheggio).

Poco a valle della trattoria, a sinistra, si stacca una carrareggia che si inoltra nella Val Bova. Si lascia a sinistra una traccia che scende al torrente e si sale a destra con un'impennata che porta al pianoro di Campiròn.

In leggera discesa ci si dirige verso il torrente, si abbandona la strada principale che porta alla presa dell'acquedotto e si prende a destra un sentierino che si inerpica nel bosco.

A questo punto è possibile percorrere il lato destro della valle risalendo la scala di legno che collega la valBova con l'alpe del Vicerè.

Sul lato sinistro, superata una paretina rocciosa con l'aiuto di una catena si arriva alla base di una solida scala di ferro, posta proprio sul ciglio di una profonda forra in cui scorre impetuoso il torrente Bova. Risalita la scala, inizia ora il tratto più delicato che richiede attenzione. Per una cengetta erbosa si penetra in una valletta laterale, se ne attraversa il torrente e si scende per roccette nel cuore della forra che ha l'aspetto di una stretta e profonda spaccatura. Un ponte roccioso naturale ("pont di cost") permette di superare la forra. Passati sul lato destro idrografico della valle si risale un torrentello, lo si guada e si percorre il ciglio della bastionata del Buco del Piombo, proprio dove sbucano le vie della sottostante palestra di roccia.

L'itinerario non offre più alcuna difficoltà: ci si immette nella Vallategna che si rimonta per una ripida traccia entro una faggeta, si compie una lunga e pianeggiante traversata a mezza costa a destra e si prende un crestone fra la val Mara (a destra) e la Vallategna, (a sinistra). Si segue la carrareccia e in breve si sbuca sul ciglio meridionale dell'alpe del Vicerè, all'altezza della cappella di Santa Rita. Da qui, a destra, per carrozzabile, in pochi minuti si perviene al rifugio Cacciatori, all'Alpe del Vicerè. 858 m., ore 1,30.