L'UNCINO DI PLATO?

Durante il normale lavoro di catalogazione delle migliaia di riprese lunari effettuate, visionando quelle del 13 febbraio 2000 la mia attenzione è stata caturata da Plato che si presentava con una larga parte del fondo in ombra, ingrandite e aumentata la luminosità fui sorpreso nel vedere, quello che io reputo possa essere, il famoso uncino stagliarsi sul fondo del cratere.Analizzate in fretta tutte le immagini in cui era presente Plato mi resi conto che l'ombra era più o meno evidente su tutte.

Seguì il lavoro di ricostruzione dell'orario di ripresa VEDI, il risultato dovrebbe avere un margine di errore inferiore ai 3 minuti.

Seguono nell'ordine:

  1. Immagini riprese il 13 febbraio 2000i

  2. Parte di un articolo di Walter Ferreri per Nuovo Orione dell'Aprile 1993 sull'argomento (corredato di 2 disegni).

  3. Dati del giorno di ripresa ed effemeridi di quando si riproporranno le stesse condizioni.

Nuovi contributi

  1. Confronto diretto del frame 196 ulteriormente elaborato con il disegno di Wilkins

  2. Immagine ricevuta da Davide Zompatori che, seguendo le effemeridi di cui al punto 3. ha prodotto un'immagine interessante

uno dei frame originali

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tre frame con ritagliata l'area di Plato

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I misteri di Plato

(da un articolo di Walter Ferreri per Nuovo Orione)

Le ombre recedono attraverso il fondo di Plato con sorprendente velocità. Entro un'ora, la metà ovest dell'interno è illuminata dal Sole, ad eccezione di un'ombra appuntita che lo attraversa ancora (quella causata da Plato Gamma). Proprio in quest'ombra si ha uno degli enigmi di Plato. Essa è prodotta da una montagna solida e inamovibile e può variare solo con l'altezza dei raggi solari e con la natura della superficie attraversata. Gli osservatori hanno notato che essa varia il suo contorno; talvolta appare più larga e talvolta più stretta e in qualche occasione mostra una punta ricurva.

Le testimonianze sulla conformazione del fondo di Plato sono sorprendentemente contraddittorie. Nel 1892-93 W.H. Pickering studiò accuratamente Plato presso la stazione australe dell'Osservatorio di Harvard (ad Arequipa in Perù). I suoi risultati, pubblicati nel vol. 32 degli Annali di Harvard, riportano il fondo come "estremamente convesso", molto più della normale curvatura sferica della Luna. Egli si soffermò anche su alcune irregolarità e pendii del fondo, dove in due occasioni C. Jackson notò macchie ovali scure subito dopo il sorgere del Sole. Esse scomparvero rapidamente; in altre occasioni, con un'illuminazione simile, non fu vista alcuna macchia.

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Disegno di Wilkins eseguito il 3/4/52 osservando con il rifrattore di Meudon da 83 cm a 460X in cui è evidente l'ombra a uncino.

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Disegno di Moore eseguito la stessa sera dallo stesso strumento di Wilkins dove è altrettanto evidente l'ombra ricurva

Il 3 aprile del 1952 H.P. Wilkins e P.A. Moore osservarono Plato con il potente rifrattore da 83 cm di Meudon ed ebbero - a loro dire - una delle migliori vedute mai ottenute di questa formazione. Il primo riportò che "il fondo apparve rimarchevolmente uniforme e livellato", benché nel suo disegno di quella notte figurino parecchi dettagli. Analogamente, nel suo libro A guide to the Moon, Moore descrive Plato, in base a ciò che vide quella notte, come "probabilmente la macchia più livellata della Luna". Nel disegno di Wiikins, l'ombra della cinta est si estende per circa 1/5 del diametro del fondo. La lunga ombra del picco Plato Gamma sporge verso ovest ed è ricurva a sud. Questa forma ricurva si potrebbe interpretare come un errore del disegnatore se non comparisse pure nel disegno eseguito la stessa sera e attraverso lo stesso strumento (ma indipendentemente) da Moore! Negli anni seguenti C. Jackson ricercò la forma ricurva ma senza successo; evidentemente essa richiede certe condizioni di librazione e dirczione della luce solare piuttosto rare. Ma una sua spiegazione presuppone pure un fondo convesso, ondulato o con qualche irregolarità.

DATI

DATI GENERALI: Data 13/02/2000 UT 23.28 (ora dell'immagine 196)

DATI PLATO: Longitudine: -9° 18' , Latitudine: 51° 36' , Xi: -0.100 , Eta: 0.784 , Diametro: 101 km

DATI SOLE: Altitudine = 4.225°(*) , Azimuth = 96.223°, Colongitudine = 16.798°

(*) In precedenza era stato erroneamente riportato il valore della colongitudine invece dell'altezza, si ringrazia il GLR,  che tratta in un suo articolo lo stesso argomento, per la segnalazione.

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Effemeridi dell'anno 2000 con i giorni in cui si riproporranno le medesime condizioni

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Confronto del frame 196 con il disegno di Wilkins

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Si è cercato di ricondurre i livelli di grigio del disegno a quelli dell'immagine, indubbiamente il risultato può dirsi interessante.

Immagine ricevuta da Davide Zompatori

8 agosto 2000 ore 20.00 UT, Meade 203/1220 f/6 a fuoco diretto, telecamera webcam.

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Pur se maggiormente elaborata l'immagine di Zompatori mostra anch'essa l'affusolata ombra.