Questo sono io al termine di un faticoso allenamento, di seguito vedrete la mia carta d’identità e parte della mia storia se non vi interessa… allora tornate alla home page.

Nome: Luca Emanuele

Cognome: Scaramel

Data di Nascita: 06/03/1975

Luogo di Nascita: Alessandria

Titolo di studio: Laurea in Ingegneria Elettronica a indirizzo telecomunicazioni

Professione: impiegato presso l'Aitek S.p.A dove ho mansioni di programmatore C e per applicazioni web (Java, perl, JavaScript, ecc.)

Stato civile: celibe (ma fidanzatissimo!!!)

Residenza: Novi Ligure (AL)

La mia storiaIniziai a nuotare nel lontano 1979 (sigh! Come passa il tempo!) facendo il primo corso di nuoto nella piscina estiva di Novi Ligure, la mia città, dove il mio papà faceva il bagnino. Lo stesso inverno ho frequentato i corsi della piscina dello “Swimming Club Basaluzzo” dove ho imparato i primi rudimenti: scivolate, battute di gambe a dorso e a stile libero. L’estate successiva ho cominciato la mia carriera sotto l’occhio vigile di papà e mamma nell’UISP Novi partecipando al mitico “2° Trofeo Mario Bosoni” il 31-08-80 a soli 5 anni!?! Dopo un inizio carriera costellato di premi al più giovane partecipante e di medaglie in quanto unico partecipante di quell’età, arrivano le prime soddisfazioni con la conquista della partecipazione alla finale regionale della “Coppa Scarioni” con la neonata Novi Nuoto squadra nata dalle ceneri della gloriosa UISP. Nel 1986 dalla scissione della Novi Nuoto nasce la Rari Nantes Novi con la quale partecipo ai miei primi Campionati Nazionali UISP dove colgo piazzamenti nei primi 15 nei 50 a stile libero e a farfalla. Grazie a queste prestazioni l’anno venturo vengo convocato nella rappresentativa regionale UISP classificandomi 5° nei 50 farfalla. L’anno successivo (1988) è l’anno del boom: scopro il nuoto per salvamento e mi classifico 3° nei regionali invernali esordienti e 1° in quelli estivi, in estate  mi classifico 10° nei 100 RA ai Campionati italiani UISP e 5° al prestigioso “20° Memorial Morena”. Queste ultime prestazioni mi portano ad una scelta travagliata: la Derthona Nuoto, società leader nella provincia richiede il mio cartellino, la proposta è allettante perché mi permette di allenarmi per sei volte la settimana e partecipare a gare a livello nazionale, ma devo lasciare i miei compagni di squadra e soprattutto la guida tecnica di papà. Accettato il cambio di società i risultati non si fanno attendere, in inverno mi avvicino molto al tempo di ammissione ai Criteria ed in estate guadagno l’accesso ai miei primi Campionati Italiani giovanili di categoria nel fantastico impianto del Foro Italico. Parallelamente continuo anche a praticare il Salvamento dove mi classifico 11° ai Campionati Italiani nel Tetrathlon categoria Ragazzi. Nel 1990 i risultati che non mi aspettavo: partecipazione al “Trofeo Lavazza”, ai Criteria 7° nei 100 e 8° nei 200 RA, partecipazione alla Semifinale di Coppa Olimpica, al Memorial Morena 5° nei  100 e 3° nei 200 RA e dulcis in fundo conquista delle finali ai Categoria estivi , 5° posto nei 200 RA e 3° posto nei 100 RA unica medaglia nazionale nel nuoto in carriera. Nello stesso anno, anche per quel che riguarda il salvamento, le prime medaglie nazionali: argento nel trasporto del manichino e bronzo nei sottopassaggi, nel misto e nel tetrathlon dietro a un certo Gianluca Landori futuro dominatore del panorama nazionale. L’anno seguente (1991) nel nuoto non  ottengo la consacrazione piazzandomi lontano dai primi ai Criteria (il miglior risultato è il 9° posto nei 200 RA), va invece meglio ai Categoria estivi dove sfioro l’ingresso in finale nell’anno di svantaggio. L’exploit lo ottengo invece nel salvamento dove sono Campione italiano primaverile categoria ragazzi conquistando il titolo nei sottopassaggi, l’argento nel lancio e nel misto ed il bronzo nel manichino. Nonostante le prestazioni ottime negli ultimi due anni però i selezionatori della federazione non trovano opportuno convocarmi per la nazionale giovanile di salvamento in quanto (motivazione ufficiale) non ho mai fatto una gara a battello che è sì prevista nel programma internazionale, ma per quel che ne so non è in programma nei meeting cui avrei partecipato… Nel 1992 finalmente il salto di qualità: dopo la partecipazione con la staffetta mista ai primi Campionati italiani assoluti, il quarto posto nei 200 RA ed il 5° nei 100 con record personali di buon livello (2:22.48 e 1:06.98) In estate mi confermo 4° ai Categoria nei 200 RA ma soprattutto dopo averla inseguita tutta la stagione ottengo la qualificazione ai Campionati italiani assoluti estivi nei 200 RA. Nel salvamento nonostante il cambio di categoria ottengo comunque l’oro nel trasporto e l’argento nei sottopassaggi e nel misto. Il 1993 è l’anno della crisi: malanni fisici mi  impediscono di allenarmi al top e di ottenere i risultati che l’anno prima facevo intravedere, mi tengo a galla solo nel salvamento dove ottengo un bronzo nel trasporto sempre ai categoria. Seguono anni bui in cui per problemi di affaticamento non posso allenarmi come vorrei. Solo nel salvamento comunque mostro le mie capacità: nel ‘94 due argenti (misto e manichino) ai categoria, un bronzo nel ’96 nei sottopassaggi e il 9° posto nel pentathlon agli assoluti primaverili. Nel ’97 la rinascita: nella stagione invernale torniamo ad osare con gli allenamenti e ottengo nuovamente il tempo di ammissione ai Campionati assoluti sia indoor che estivi nei 200 RA e un decimo posto nel Pentathlon ai categoria primaverili di salvamento. Dopo un ’98 buio nel ’99 torno in auge ottenendo la qualificazione per gli assoluti sia indoor che estivi e infine nel 2000 ottengo la qualificazione per gli assoluti indoor sempre nei 200 RA ed un bronzo ai categoria di salvamento nel misto dove fino ad ora mi sono espresso già tre volte in una stagione in 1:10 e rotti tempo d’elite che mi fa sperare di essere notato per la convocazione in nazionale… la speranza è l’ultima a morire! Brutta tegola però: a maggio per motivi di lavoro devo interrompere la preparazione e butto al vento le mie chance. Stagione difficile quella del 2001, dove si alternano alti e bassi. A febbraio al meeting di Lugano conquisto due finali B nei 100 e 200 rana, nei 200 ottengo il mio miglior risultato di sempre in condizioni di carico e da non depilato, ma qualche settimana dopo fallisco il limite per i Campionati Italiani assoluti. Devo combattere con una contrattura al braccio che condiziona il resto della stagione. Nel Salvamento mi esprimo su buoni livelli in quasi tutte le occasioni, toccando l’apice col secondo posto ai Campionati Italiani assoluti primaverili nel percorso misto dove infrango il muro dell’1:10. Stagione 2002... Tra impegni di varia natura ho ritardato l'inizio dell'attività che ho dovuto interrompere dopo la coppa Brema affrontata da staffettista, per il riacutizzarsi del dolore. La tendinite dovrebbe essere passata, ho solo una costante contrattura al braccio che non riesco a togliere. La coppa Brema e\ stata l'ultima gara da agonista Per tutta la stagione ho allenato un gruppo di esordienti che ho portato poi ai campionati italiani propaganda.Ad aprile mi laureo e a luglio comincio a lavorare... Ad ottobre riesco a tornare a nuotare, due volte la settimana ed attendo un anno per potermi tesserare fra i master. Nel 2003 partecipo da Master alle gare di salvamento sotto l'egida del Fiduciarato provinciale vincendo due ori e due argenti sia ai Campionati Italiani Master di prove oceaniche sia ai Campionati Italiani estivi Master in piscina dove ottengo anche due record italiani M25 nei 100 SP e nei 50 TM. Ad ottobre riprendo la stagione partendo deciso a ben figurare tra i master 25... Allo stato attuale ho partecipate alle gare di Vimercate e Genova con risultati abbastanza buoni... Ma le prove impegnative partono da questo week-end con l'esordio stagionale nei 100 rana a Bergamo...

 

Progressione cronometrica nuoto: vasca da 25 / vasca da 50 - Progressione cronometrica salvamento: vasca da 25 / vasca da 50

Torna alla home pageTecnica del nuoto - Guarda i miei links


Pagina creata da Logaloga – Ultimo aggiornamento 04/12/03 21.26 +0100