Lo stile...

Altro stile simmetrico si differenzia totalmente dalle altre nuotate che possono trovare punti di congruenza. Partendo da posizione prona con le braccia in avanti si allargano le mani coi gomiti alti e le braccia flesse fino alla linea delle spalle dove le mani vanno a ricongiungersi in prossimità della base del collo per poi essere riportate in vanti unite come in un tuffo. Nel momento in cui le mani cominciano il loro ricongiungimento la testa si solleva per effettuare la respirazione che va fatta ad ogni bracciata. Mentre le braccia si allungano in avanti le gambe si flettono mantenendo le ginocchia le più strette possibile fino a portare i talloni al sedere; qui i piedi si piegano a martello e si aprono verso l’esterno per poi calciare contemporaneamente verso fuori e dietro e richiudersi in posizione tesa. Terminata la gambata si sfrutta per un certo tempo la spinta scivolando in acqua e poi si ricomincia il ciclo braccia/gambe. Nella partenza e nella virata la prima bracciata viene eseguita sott’acqua ed è l’unica in cui è consentito superare la linea delle spalle fino ad arrivare lungo i fianchi per poi recuperare le mani vicine passando vicino al corpo e dando una gambata che permette la riemersione.

Gli esercizi...

ü Braccia rana, gambe stile o delfino. Può essere visto sia come esercizio di coordinazione che come esercizio per la bracciata, si pone l’attenzione sulla chiusura della bracciata. Facendo la gambata a delfino si costringe a velocizzare proprio quell’aspetto, mentre con le gambe a stile si può mettere più attenzione sul movimento in maniera più ampia.

ü 2 gambate, una bracciata. È certamente un esercizio di coordinazione sulla nuotata; la pausa dovuta alla seconda gambata, permette di scivolare alla fine del movimento inserendo quel momento di scivolamento che separa un ciclo gambe/braccia dall’altro.

ü Gambe rana sul dorso. Esercizio per la gambata, permette di controllare visivamente il raccoglimento delle gambe che deve avvenire con le ginocchia strette; inoltre variando la posizione del corpo permette di valutare diversamente la spinta di gambe.

ü Gambe rana con doppia bracciata. Sicuramente esercizio di coordinazione, si deve contrastare l’affondamento dovuto al recupero delle braccia e abitua ad aspettare il termine del movimento delle braccia prima di partire con le gambe.

ü Gambata e bracciata separate. Aiuta a non sovrapporre i movimenti di gambata e bracciata inserendo una pausa dopo ciascuno dei due, si può dire un esercizio di coordinazione.

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