l monastero benedettino di Conversano è un imponente monumento che, in un lontano passato, fu al centro di varie vicende storiche, religiose ed economiche. Pare che un primo nucleo monastico si aggregò in questa chiesa nel 957; nel Medioevo era noto per le preziose pergamene che compongono il suo Chartularium. |
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Portale d'ingresso del Convento di San Benedetto
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Nel 1110, per volere del Papa Pasquale II, il monastero fu esentato dalla giurisdizione del vescovo locale; pertanto gli abati conversanesi avevano il privilegio di dipendere direttamente dalla sede romana.
Nel 1266 i monaci, per cause politiche, abbandonarono il monastero che, dall'anno successivo, fu affidato a un gruppo di monache cistercensi.
La vita della nuova comunità benedettina prosperò nei secoli successivi in virtù delle ricchezze patrimoniali dell'abbazia e del prestigio delle nobili abbadesse che ne reggevano le sorti.
Nel chiostro di questo premillenario monastero - definito Monstrum Apuliae da alcuni studiosi - si affacciano alcuni locali che, restaurati, sono provvisoriamente utilizzati come sede del Museo Civico, in attesa che l'Ente Pubblico provveda all'acquisizione e al restauro del Castello dei conti Acquaviva d'Aragona.
Attualmente, nei locali del monastero, è visitabile la sezione archeologica che comprende reperti provenienti da lunghe ed estese ricognizioni topografiche svolte sul territorio. |
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Grotta Masseria del Monte
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