Cista a cordoni da Rudiae.
(VI sec. a.C.)

cistaIl Fondatore

Sigismondo Castromediano duca di Cavallino (1811-1895).
Convinto antiborbonico fu, per la sua attività, condannato alle carceri e poi all'esilio. Eletto deputato al primo parlamento d'Italia, abbandonò la politica per dedicarsi agli studi di storia e archeologia. Fu a capo della commissione che propose l'istituzione del Museo, la cui fondazione fu deliberata dalla Provincia di Terra d'Otranto il 1868.


Cratere a colonnette di stile attico raffigurante la Vittoria alata che premia un auriga.
Pittore di Efesto.
(V sec. a.C.)

cratereIl Palazzo

Chiamato Collegio Argento dal Padre gesuita che lo fondò nel 1888.
È stato acquistato dalla Provincia di Lecce nel 1967 e ristrutturato con progetto museografico dall'architetto Franco Minissi.
Conserva l'antica facciata ed alcuni ambienti interni cui si sono aggiunti nuovi corpi di fabbrica.
Precedentemente, dal 1868 al 1979, il museo era allogato in alcune sale del convento dei Celestini.


Cratere a colonnette di stile attico raffigurante una lezione di danza.
Pittore dei Maiali.
(V sec. a.C.)

cratereLe Collezioni

Provengono da scavi già iniziati con il Castromediano alla fine dell'Ottocento.
Si sono arricchite con campagne di scavo finanziate in gran parte dalla Provincia di Lecce (Roca, Rudiae, Cavallino, Poggiardo).
Consentono di offrire un panorama organico della civiltà messapica nel Salento.
Acquisti, donazioni, e depositi ne hanno arricchito la consistenza e le classi, cosicchè oggi il museo è articolato in varie sezioni: antiquarium, museo topografico, pinacoteca.


Zona Didattica

Pannelli, diapositive, disegni, fotografie, rilievi, disposti intorno al plastico della penisola salentina, introducono alle varie sezioni, fornendo gli elementi essenziali per la comprensione storica e tecnica dei manufatti.



Crateri a campana dello stile di Gnathia.
(III sec. a.C.)

 craterecratere

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