IL NEOLITICO NEL BASSO SALENTO

Verso la fine del VII millennio si hanno le prime testimonianze del Neolitico sul territorio italiano e il basso Salento è una delle poche regioni che conserva le tracce di siti così antichi. Siamo nella fase della ceramica impressa. Presso il museo di Maglie sono conservati reperti provenienti da Grotta Sacara e da Santa Maria della Grotta.
Alla fine del VI millennio la ceramica impressa ha decorazioni organizzate in schemi più organici e si affermano la Ceramica Graffita e la Ceramica dipinta a Bande Rosse che relegano quella impressa al ruolo di ceramica detta da cucina . Presso il museo di Maglie si trovano reperti di ceramica graffita e dipinta a bande rosse provenienti dalle grotte Sacara e Zinzulusa.
Intorno alla fine del V millennio a.C. intervengono nuovi schemi nella decorazione dipinta: si tratta della Ceramica Tricomica.

Lo Stregone di Badisco
Nella seconda metà del IV millennio a.C. compare la Ceramica di Serra d'Alto con motivi decorativi molto elaborati e raffinati e con particolare gusto plastico nella resa delle anse. Nel museo di Maglie sono conservati materiali provenienti da Campo Belmonte (laghi Alimini), dal pianoro di porto Badisco, da Supersano.
L'aspetto di Serra d'Alto viene spesso a sovrapporsi, nel Salento, alla facies di Diana, che occupa gran parte del III millennio a.C. e che chiude nell'Italia meridionale il capitolo della Civiltà neolitica.

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