 l museo, situato nell'ex convento di San Francesco, venne costituito nel 1925 con il materiale dell'etnologo G. Tancredi. La raccolta si compone di oggetti della vita quotidiana, prodotti di artigianato, attrezzi da lavoro, oltre a materiali connessi alla pratica del culto di S. Michele Arcangelo.
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Vasca per macinare le olive.
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 Il vario materiale esposto nel Museo, recentemente ristrutturato, riassume e documenta le feste popolari e religiose, i riti superstiziosi, l'attività rurale e urbana delle popolazioni garganiche riferiti a un'epoca recente ('800-'900) ed è indicativa di una tradizione storica che, dalle origini neolitiche, si è svolta fino ai nostri giorni. |
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Artigianato del legno:
bastone intagliato
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 La struttura del Museo si presta a continui ricambi di momenti, temi e aspetti espositivi riferiti alla realtà lavorativa delle classi subalterne e, partendo dalla preistoria, si proietta nel futuro, documentando la storia dell'intero territorio garganico di cui Monte Sant'Angelo risulta essere luogo emblematico anche per la sua posizione geografica. |
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 Questa cittadina, infatti, si erge su un promontorio di 831 m. di altezza, tra boschi secolari e un mare di cristallo; la sua storia ha inizio l'8 maggio del 490 con la prima apparizione di S. Michele in quella grotta scelta dallo stesso Santo come sua sede terrena.
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Statua in pietra di San Michele
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 Intorno alla Sacra Grotta, meta di ininterrotti pellegrinaggi, venne crescendo il paese, arricchendosi di monumenti; ne citiamo i più rappresentativi:
- la Basilica di S. Michele, con la statua del Santo in puro marmo bianco, fa parte, dal punto di vista spirituale, dei più antichi e importanti luoghi di pellegrinaggio che racchiudevano il trinomio Deus (Gerusalemme), Angelus (la Grotta di San Michele), Homo (le tombe degli apostoli a Roma e di San Giacomo di Campostella in Galizia);
- Il Battistero di San Giovanni in Tumba detto Tomba di Rotari;
- La Chiesa della SS. Trinità ed ex convento delle Clarisse;
- Il Castello.
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