capotesto -L-a quarta stanza ospita il vaso più bello e famoso della collezione Jatta, assunto a simbolo del Museo e, talora, della stessa città di Ruvo.

 

cratereÈ un cratere attico, della fine del V sec. a.C., attribuito al pittore di Talos. Oggetto della raffigurazione è una spedizione degli Argonauti al seguito di Giasone per la conquista del famoso vello d'oro; straordinaria risulta la qualità, la cura dei particolari e la ricerca compositiva di tutte le figure che animano questo bellissimo pezzo della collezione che vede, al centro, Talos sconfitto da Castore e Polluce.

cratereProcedendo troviamo un cratere a calice apulo con coperchio, raffigurante una vivace scena di combattimento fra Làpiti e Centauri.
Una bellissima pelike apula con decorazioni fin sulle anse; vi troviamo le Sfingi, le Nereidi, Achille a cavallo, Apollo e Marsia, personaggi che compongono varie scene.

cratereAltra straordinaria testimonianza d'arte è il cratere a volute apulo attribuito al Pittore della Nascita di Dionisio; la raffinata eleganza della forma richiama i modelli metallici soprattutto nell'arredamento delle anse e nella baccellatura che ricopre la metà superiore del corpo.
La decorazione principale di questo vaso è limitata ad una fascia che abbraccia senza soluzione di continuità tutta la parte inferiore del cratere: notevole è la raffigurazione delle quadrighe in corsa.

phialeInfine segnaliamo un pezzo di particolare raffinatezza: una phiale apula attribuita al pittore della Patera, raffigurante una figura femminile portata in volo da due eroti.