GENERALITA' 

Gavoi ospita 3.050 abitanti, a m. 777 s.l.m., fa parte della Barbagia di Ollolai, il cuore della Sardegna. Dista soltanto 30 km. dal capoluogo di provincia, Nuoro, e rimane in posizione centrale rispetto agli altri paesi della Barbagia : Fonni, Ollolai, Ovodda, Lodine, Olzai, Sarule.

CENNI STORICI 

Ancora incerte le origini e il significato del toponimo Gavoi: comunità, recinto di bestiame, accrescitivo di Gavino, il Santo turritano al quale è intitolata la Chiesa parrocchiale. Nel 1473 Leonardo de Alagon suddivise i territori della villa di Oleri, distrutta dalla peste del 1398-1401, tra le ville di Gavoi ed Ovodda. Nel 1504 re Ferdinando concesse a Pietro Massa Carroz di Arborea il villaggio di Gavoi, in seguito attorno il 1615 Gavoi fece parte del Ducato di Mandas.


Per arrivare a Gavoi basta prendere dalla ss. 131 lo svincolo per Orani e proseguire

ECONOMIA 

Tra le produzioni alimentari di Gavoi, è doveroso ricordare il delizioso e profumato Formaggio Pecorino FIORE SARDO. I gavoesi sono i maggiori produttori di questo formaggio. Si produce secondo antiche e particolari tecniche di lavorazione artigianale : esclusivamente con latte intero di pecora, fresco, fatto coagulare con fermenti naturali alla temperatura di circa 34 gradi. Uno dei 31 formaggi italiani D.O.C, ma l'unico formaggio ovino italiano prodotto con latte crudo.

Si può conservare per mesi, per anni, nelle fresche cantine che abbiano sufficiente umidità ed una buona aerazione.

SITI ARCHEOLOGICI 

La  Chiesa di San Gavino (XVI sec.), di modi tardo-gotici, ha una interessante torre campanaria alta 30 metri, un bel rosone gotico e all'interno un fonte battesimale in marmo con sormontato un tempietto ligneo poligonale con decorazioni ad intaglio del 1706.

Numerosi i resti di strade e ponti romani. Sommerso dal lago di Gusana è Su ponte vetzu, un ponte a quattro arcate ancora integro.

Il ritrovamento in agro di Gavoi di monete Cartaginesi testimonia dei rapporti sociali e commerciali tra le popolazioni sardo - puniche e quelle nuragiche.

Nella Chiesa di Sant'Antioco (XV sec.) si possono osservare affreschi del 1701 ; interessanti affreschi anche nella chiesetta del Carmine.

Nella parte alta del paese vi è l'antica  Chiesa di San  Giovanni.

Il centro storico è caratterizzato da costruzioni in blocchi di granito, la pietra locale lavorata da sos picaperderis (tagliatori di pietre) di Gavoi, dai tetti rossi e i balconi in legno o ferro battuto che riservano sulle vie cascate di gerani in fiore.

SITI NATURALISTICI 

Assistiamo ad un alternarsi continuo di monti e colline e altopiani, destinati quasi sempre al pascolo degli ovini.

La parte meridionale è occupata quasi completamente la Lago di Gusana, un bacino artificiale che raccoglie quasi 60 milioni di metri

cubi d'acqua e raggiunge una punta massima di profondità di circa  90 m. Notevole la rilevanza naturalistica e paesaggistica del lago e delle vallate circostanti, che rappresentano una delle più significative attrattive turistiche della Barbagia.

In tutto il territorio sono presenti diverse specie faunistiche di particolare interesse : l'euprotto sardo (anfibio), il nibbio reale, il falco pellegrino, il corvo imperiale, e così via.

FESTE E SAGRE

Le feste più importanti sono :

il Carnevale che si svolge soprattutto con il giovedì grasso, giorno in cui si tiene Sa 'e tumbarinos il raduno dei tamburini costruiti dai ragazzi. Si costruiscono con pelli di cane, capra, pecora, accompagnati da i zufoli di canna palustre e i triangoli di ferro battuto. Con essi si eseguono e si danzano i balli tradizionali di Gavoi che coinvolgono tutta la comunità.

la Festa di Sa Itria : nel Santuario campestre omonimo, che si tiene l'ultima domenica di luglio , con corse di cavalli anglo - arabi sardi e manifestazioni

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