GENERALITA'

E' una cittadina prevalentemente agricola e turistica situata a pochi chilometri dalla costa e ai piedi della catena montuosa del monte Albo. Siniscola è uno dei nuclei più importanti della Gallura, secondo gli storici pare abbia avuto origine nel XVI secolo, era dotato di mura e torri di difesa.

SITI NATURALISTICI

Il suo territorio parte dal mare con le suggestive spiagge di La Caletta, Berchida e Capo Comino per poi arrivare al monte Albo.

Molto importante è La Caletta poiché è un ampio porto turistico dove approdano catamarani provenienti dalla penisola.

Santa Lucia , fornita di ottimi campeggi e di una pineta costiera , molto frequentata nella stagione estiva per la miriade di divertimenti e di intrattenimenti coinvolgenti.

Capo Comino con le sue spiagge di sabbia finissima ornata con scogli modellati dal tempo e dalle onde.

SITI ARCHEOLOGICI

Nel monte Albo si possono trovare le più antiche grotte della zona: "sa preione e s'orcu" e "duas vuccas" ; nella zona pianeggiante si possono trovare numerosi nuraghi e tombe di giganti, ma in particolare i ruderi del villaggio alto medievale di "rempellos".

Tra le chiese più importanti troviamo : San Giovanni Battista risalente al XVIII secolo.

FESTE E SAGRE

S. Antonio Abate (16-17 gennaio) - S. Giacomo (1° maggio) - N.S. di Fatima (a la Caletta, seconda domenica di maggio) - S. Elena (agosto).

Nella tradizione popolare di Siniscola si possono trovare 2 tipi di costume femminile:

COSTUME FESTIVO O DA SPOSA: "SU CORITTU".

Sul capo viene indossata "sa caretta" di tela rossa con guarnizioni dorate e nastri ricamati a fiori (sos listrones) che si legano lateralmente. Sopra si mette una benda di cotone bianco o di lino bianco "sa benda" che circonda il viso e cade lunga a sinistra.

La camicia viene chiamata "sa cammisa" ed è di tela bianca molto scollata e ricamata sul davanti con "sos limones" (fitto ricamo) e "sas castiglias" (ventaglietti). L'apertura della camicia è coperta da "su pettus", pettina ricamata e guarnita con ricami e sottili pieghe.

Sopra viene indossato "su zustillu" , di broccato , guarnito con nastro rosso: è diviso in tre parti collegate tra loro dal nastro rosso che termina con roselline . corto sotto il seno si lega davanti con laccio.

La giacca è chiamata "su corittu" fatto di broccato chiaro alternato a panno rosso sul davanti e sulle spalle , è di velluto nella parte superiore e guarnita al centro con broccato , panno e trina dorata. Nelle maniche ha una piccola apertura da cui fuoriesce il polsino della camicia .chiude a sinistra con un nastrino azzurro che si nasconde sotto la gonna chiamata "sa unnedda". Questa è fatta con panno marron o blu con balza di broccato (uguale a "su corittu") circa di 20 cm e rifinite con "listrones" e trine dorate. Plissetata ai fianchi e dietro , è liscia sul davanti i cui lati "sas bagas" sono rifiniti con broccato. Viene legato in vita con due nastri che girano intorno alla vita , poi si aggancia il pannello ai lati. In vita è rifinita con "su chintu", una cinta della stessa stoffa della gonna e guarnita con nastrini o broccato. Sotto la gonna viene indossato "su cassu" di tela guarnita nel bordo con pizzo. Sopra il grembiule c'è "s'antela" di broccato come la balza, legato dietro con fiocco marrone.

I gioielli indossati sono i bottoni d'oro per chiudere camicia e polsini , spille per la benda e la pettina, collane , "sa cara 'e coraddu"(viso scolpito nel corallo), "sa corniola", la fede sarda, l'occhio di santa Lucia.

COSTUME MASCHILE

Sul capo viene indossata "sa berritta" lunga 50 cm ora di panno nero prima di uresi.

La camicia è di tela bianca o cotone grezzo con collo tipo coreana ricamato , pettina guarnita con piccole pieghe. I polsini sono semplici e le maniche ampie. Il gilè è chiamato "su zustillu" di panno rosso e velluto blu con scollatura triangolare guarnito con trina dorata. Il gonnellino viene chiamato "sas ragas" di uresi nero. In vita si indossa "sa zintola". Poi ci sono i calzoni "sos carzos" di cotone grezzo, che si infilano sotto "sas carzittas" di furesi nero.

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